Ho Chi Minh City, più conosciuta come Saigon (Sài Gòn in vietnamita), è la città più grande e popolosa del Vietnam (quasi 10 milioni di abitanti). Qui gli sciami di motorini sono elevati all'ennesima potenza, anche se bisogna dire che il traffico appare leggermente meno caotico rispetto alla capitale, ma forse è solo una mia impressione. Qui le strade sono state rinnovate in gran parte e hanno l'aspetto e la funzionalità di qualsiasi città moderna. I marciapiedi sono larghi e spaziosi ma sono abitati da intere mandrie di motorini, perciò è praticamente impossibile camminarci. Bisogna dire, però, che i semafori funzionano e qualcuno rispetta anche le strisce pedonali.
Le case, come in quasi tutte le città vietnamite, sono alte e molto strette (e qui molto costose) con degli spazi vitali molto ridotti e forse è per questo motivo che i vietnamiti sono sempre fuori, in strada. Nel piano terra di ogni abitazione c'è un negozio di vario genere (probabilmente solo in questa città ci sono più negozi che in tutta Italia): sono moltissime le pasticcerie in stile francese, i ristoranti, i karaoke che qui sono radicalmente diversi da quello che intendiamo noi e in genere sono frequentati da soli uomini in fuga dal tetto coniugale; sono tantissimi i negozi o i megastore di telefonia mobile ed elettronica e sono un'infinità i rivenditori Apple più o meno ufficiali.
In tutto il Vietnam, anche nei paesini più remoti, si fa largo uso di computer e internet (molto più che da noi) e non è affatto raro trovare qualche cameriere che, tra un cliente e l'altro, si diletta in videogiochi online, nonostante i continui richiami della titolare.
In ogni caso il cibo è eccellente ed economico e le persone sono molto cordiali e simpatiche, oltre che estremamente dignitose: l'accattonaggio non esiste; anche i più poveri non chiedono l'elemosina, tutt'al più cercano di venderti qualcosa, senza la minima ombra dell'insistenza quasi violenta tipica degli assalti organizzati che avvengono nelle nostre città.
Saigon non dorme mai. C'è sempre gente in giro, traffico, rumori e luci; c'è sempre qualcosa da fare e da vedere: i numerosissimi locali, l'imponente cattedrale di Notre Dame, la Bitexco Tower, il bellissimo ufficio postale in stile francese dove la fila è quasi inesistente (ehm...proprio come da noi) o lo sconvolgente museo dedicato alla "Guerra Americana." Non chiamatela guerra del Vietnam perché si potrebbero offendere.
Sài Gòn ha subito numerose invasioni e guerre. Nel 1954 i francesi vennero sconfitti dalle truppe vietnamite comuniste, ma il Sud del paese si divise dal nord rosso come tutti ben sappiamo, sino alla fine della guerra americana nel 1975, quando le truppe del Fronte di Liberazione Nazionale Vietnamita liberarono (o occuparono, dipende dai punti di vista) la città e tutto il sud del paese.
Ora Ho Chi Minh City, o Saigon che dir si voglia, è una bella città moderna, tranquilla e ricca di fascino e attrazioni.
Grazie a Ms Lan.
Il quartiere cinese "Colon" e il suo immenso mercato:
Il museo della Guerra:
My Tho, la capitale della regione Tien Giang, situata 73 chilometri a sud est da Ho Chi Minh City, sul fiume Mekong. La Pagoda di Vinh Trang, la più vecchia e bella del delta del Mekong:
Ho Chi Minh City, i motorini, il traffico e i marciapiedi:
Ho Chi Minh City by night:
La bandiera del Vietnam del Sud, ancora adesso ritenuta la bandiera giusta da buona parte della popolazione del Vietnam meridionale che non si riconosce nel governo comunista imposto dal Nord:
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