Nonostante tutto è sempre bello ritornare a casa, in mezzo alle proprie cose, e affidarsi alle amorevoli cure del caro vecchio divano per poter ricaricare le batterie, dopo 11 aerei in 16 giorni e migliaia di chilometri sul groppone. È una bella esperienza anche perdere (e ritrovare, soprattutto) la valigia ricoperta di polvere e polline di altri mondi, dopo essersi disintossicati dalle squallide vicende italiche ed aver respirato aria diversa, più o meno pulita, ma pur sempre diversa.
In ogni caso, quando si rientra a casa, ci si ritrova nel nostro benamato stivale con il suo calzino puzzolente e rattoppato, sempre lì, uguale, lento, fermo; il telegiornale è assolutamente identico a quello di 16 giorni prima, con le stesse notizie e le solite storie in tipico italian style. La nipote di Mubarak è cresciuta, è una presunta anoressica che guadagna più di quattro milioni di euro all'anno, e il Berluskoni di turno ha l'aspetto bonario di un donnone che pare saltato fuori dai cartoons.
È bellissimo poter contare su alcune incrollabili certezze, nella splendida italietta del "lei non sa chi sono io!" e della legge uguale solo per alcuni tutti, per tutti gli altri tutti, no.
La madrina della cugina di Mubarak:
La notizia migliore appresa al rientro in Italia è che la raccolta firme da presentare alla Commissione Europea per porre fine al massacro di animali per scopi scientifici è andata a buon fine:
1.126.005 firme raccolte da Stop Vivisection.
Purtroppo le notizie di questi giorni non sono tutte così piacevoli: le Filippine sono devastate da un terribile tifone che sta causando migliaia di morti e poi è morto anche il grande Lou Reed, nonostante il fegato nuovo e l'entusiasmo di un ragazzino. Riposa in pace.
"Non vedo l'ora di essere su un palco a esibirmi, di scrivere nuove canzoni per entrare in contatto con i vostri cuori, i vostri spiriti e l'universo per ancora tanto tempo." Lou Reed
Lou Reed (2 marzo 1942 - 27 ottobre 2013)
Per concludere un piccolo spazio per manifestare la solidarietà di questo blog verso i 30 attivisti di Greenpeace reclusi in Russia, con la speranza che questa assurda vicenda finisca subito:
Cristian D'Alessandro
Presto su queste pagine:
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