Lasciate ogni speranza o voi che entrate

Bochesmalas

domenica 24 aprile 2022

Vladimiro, Cirillo e due mesi di Guerra

 


In questo tempo in cui le fake news scorrono come fiumi in piena (vedi tutto quello che ruota intorno al mondo No Vax) la storica disinformazia del regime di vecchia scuola KGB di Vladimir Putin riesce in pochi semplici passaggi a insinuare il dubbio e a rovesciare la realtà in un modo incredibile, sicuramente efficacissimo. In questi 2 mesi di GUERRA la Russia è riuscita a far passare per vere, a una buona fetta di occidente, tante di quelle strampalate e improbabili notizie da lasciare senza parole chiunque sia in possesso di qualche neurone. Almeno in condizioni normali. È talmente facile che l'occidente si beva qualunque cosa, qualsiasi fandonia, che non occorre nessuna strategia particolarmente raffinata, bastano delle grossolane affermazioni senza alcun fatto o prova in grado di confutarle. Dapprima sono riusciti nell'intento di far credere che 150.000 uomini armati sino ai denti, schierati lungo il confine ucraino, non stessero preparando un'invasione ma forse un picnic o un grande raduno religioso. In tanti, anche tra quelli che contano davvero, hanno deriso o quantomeno sottovalutato le dichiarazioni americane in tal proposito che semplicemente affermavano quello che era più che evidente anche agli occhi di un bambino. Poi sono riusciti a far passare anche l'assurdità che gli ucraini si stessero sparando tra loro per far credere che fossero i russi e anche qui ci sono cadute tante teste pensanti ad ogni latitudine. Non si contano le richieste di far luce sulla verità delle stragi di Bucha, di Mariupol o di quella della stazione di Kramatorsk anche tra autorevoli leader europei, giornalisti, giornalai e finanche l'ANPI. Tuttavia in queste richieste, che parrebbero apparentemente legittime e fondate, quello che serpeggia sinistramente sullo sfondo è solo il dubbio che potrebbe essere vero quello che asseriscono i russi. Quello che proviene dalle fonti ucraine è visto quasi sempre con sospetto o peggio ancora attraverso il dubbio che sia manipolato e orchestrato dagli USA ed è soggetto a inquisizione. Comunque sia, adesso il regime di Valdimiro sta preparando un'altro piatto prelibato da servire all'opinione pubblica occidentale: il primo ingrediente, preparato già qualche tempo fa, è l'affermazione che gli ucraini posseggano armi chimiche e biologiche in grande quantità; il secondo è che le stiano già utilizzando sui combattenti russi; il terzo e ultimo è composto dall'uso criminale di queste armi chimiche da parte dell'armata russa che potrebbe avvenire su Odessa o su qualche altra grande città difficile da prendere in modo tradizionale, per poter dare la colpa all'Ucraina. Si attende solo che il pasto venga servito. Buon appetito. In pratica la disinformazione russa riesce a far credere che siano gli altri a fare quello che loro hanno sempre fatto in tutte le guerre finora condotte da mr. Putin. In Cecenia, Georgia e Siria lo zar ha cercato e trovato assurde scuse per aggredire, distruggere e annientare, falsificando la realtà da offrire al mondo, senza pudore. Per giustificare l'attacco in Cecenia l'FSB ha fatto saltare interi condomini in Russia per dare poi la colpa ai ceceni, e in un'occasione sono stati anche beccati in flagrante, e qui si sono poi giustificati con la stronzata che si trattasse di un'esercitazione. Ebbene, nonostante abbiano sempre utilizzato questi subdoli strumenti per stuprare altre nazioni, gli si crede ancora.

Intanto la grande Russia di Valdimiro, così tanto amata e rispettata dai nostri nazi-fascisti (e purtroppo anche da molti comunisti) si prepara a fagocitare non solo il Donbass, le macerie di Mariupol e la Crimea, già dentro l'apparato digerente del Cremlino da tempo. Ora l'idea è quella di togliere completamente l'accesso al mare all'Ucraina e quindi di trangugiare anche le pietre - perché ovviamente la raderà al suolo - di Odessa e quindi la Transnistria in territorio moldavo, paese che rischia la stessa fine dell'Ucraina. Più a nord è già pronto a ingerire Charkiv, la seconda città ucraina, da due mesi sotto le bombe. In generale le orde barbariche condotte dallo zar vorrebbero spazzare via tutte le nazioni democratiche dove c'è una qualche minoranza russofona che necessità di "protezione". Il patriarca Kirill ha già benedetto la guerra santa di Putin e lui stesso, dopo avere assistito alle celebrazioni della pasqua ortodossa, ha deciso magnanimamente di non dare nessuna tregua in occasione della festività, nonostante le richieste degli ucraini. Quindi per pasqua non ci sarà nessun cessate il fuoco, nessun corridoio umanitario, nessuna evacuazione di civili stremati. Solo bombe, stragi, deportazioni e morte.

venerdì 22 aprile 2022

Weapons, weapons, weapons

 


In questo mondo apatico, ma anche cinico e crudele, vige la legge del “fatti li cazzi tui, amico caro” e non c’è verso di cambiare tendenza. Al popolo ucraino non è bastata l’invasione delle orde barbare di Vlad l'Impalatore, non sono bastate le migliaia di morti, le stragi di civili e la distruzione di ospedali, scuole, asili e condomini per scacciare via l’ipocrisia dalle nostre anime sempre più nere ed egoiste. Secondo una buona fetta di popolazione, guidata da vari professorini e strambi e improbabili ospiti dei talk show nostrani, un popolo aggredito non si deve difendere, deve porgere l’altro gluteo all’aggressore perché noi altrimenti rimarremmo senza il gas e il petrolio insanguinati dell’amico Putin. In buona sostanza questi pacifisti atipici - e anche un po' armati, a seconda delle circostanze - vorrebbero che i cittadini ucraini morissero pacificamente senza neanche un temperino in mano e al contempo vorrebbero continuare a scaldarsi il culo intorpidito dalle poltrone con i barili di Putin colmi di sangue ucraino. In molti pensano che le armi non si debbano dare perché la guerra in questo modo durerebbe meno e quindi - è sotto inteso - gli ucraini morirebbero prima, senza romperci i coglioni. Molte facce note reclamano a gran voce la soluzione diplomatica della crisi, ed è incredibile che lo facciano anche persone colte, stimate e preparate che, evidentemente, non sono al corrente che mister Putin non vuole negoziare a meno che non gli si conceda tutta l’Ucraina e la testa di Zelensky. Basta guardare un qualsiasi programma della tv russa (si trovano tantissimi video in proposito) o ascoltare lo zar stesso. Se qualcuno avesse voglia di ascoltare i giornalisti del regime russo sono sicuro che cambierebbe idea su quanto stia accadendo, sui russi, sulla guerra e soprattutto sul loro dittatore. E forse qualche però verrebbe ritirato.

Sono sempre più squallide le esternazioni da salotto tv di ancora più squallidi personaggi che aprono i discorsi con “premesso che Putin è l’aggressione e gli ucraini gli aggrediti...però” o “Io ho visto morire i bambini a Gaza” come se c’entrasse qualcosa, come se "se sono morti i bambini palestinesi possono morire tranquillamente (e forse di più) quelli ucraini". C’è anche chi asserisce che le mamme di Mariupol gli scrivono per chiedergli di di convincere l'Italia a non inviare armi alla resistenza ucraina, come se fosse possibile inviare mail o telefonare da un luogo dove non c’è energia elettrica né linee telefoniche attive, oltre che né acqua e né gas” da quasi due mesi e come se tutti nel mondo avessero la mail personale di Orsini. Evidentemente qualcuno a forza di riempire lo schermo come i migliori virologi di qualche tempo fa, si è un po’ gasato. Tuttavia la cosa peggiore non è tanto il professor Orsini e le sue strampalate teorie è che in molti, troppi, gli credono pure. Ancora adesso, nonostante le immagini, i video e le testimonianze di giornalisti e reporter di tantissimi paesi, c’è ancora chi mette in dubbio le stragi, le fosse comuni, le torture e la caccia al civile inerme sia a casa propria sia per strada o nei corridoi umanitari versione "trappola putiniana per prede indifese". Come se i russi e il loro padrone non avessero già fatto le stesse cose - e forse anche peggio - in Cecenia, in Georgia o in Siria, come se i cacciatori dello zar non abbiano sempre preferito le prede civili e disarmate. Nel gruppo di “dubbiosi” si è inserita anche l’ANPI perché la resistenza nostra non è paragonabile alla loro, le armi inviate dagli alleati ai partigiani non possono essere ugualmente “necessarie” in una guerra con tanti però. Eh si per molti italiani ed europei ci sono troppi “però:” c’è la NATO (cioè noi stessi, che piaccia o non piaccia), gli USA (quelli stessi che ci hanno liberato a suo tempo se qualcuno lo ricorda ancora) e Zelensky che è un attore comico con l’aggravante di essere ebreo, c’è il Donbass in guerra dal 2014 e poi ci sono i “nazisti”. E la cosa più strana a questo proposito è che Putin abbia qui in Occidente amici soprattutto nella sponda destra, a volte molto estrema, della politica. I neo fascisti europei sono tutti schierati con lo Zar e il suo regime guerrafondaio, sicuramente non con Biden, nonostante la “denazificazione” in corso e nonostante Putin goda incredibilmente anche delle simpatie morbose di una certa sinistra. Siamo messi proprio bene.

Intanto nell’acciaieria di Mariupol ci sono migliaia di persone in trappola come topi, nell’indifferenza generale. Militari e civili. Al mondo è bastato sentire mister Putin dichiarare di voler fermare l’assalto, e quindi di volerli lasciarli morire in pace di fame e sete o per le ferite che non possono curare, per tranquillizzare tutti. Lo zar ha ordinato che da lì non debba uscire né entrare neanche una mosca e il suo volere verrà fatto rispettare dagli insetticidi ceceni. Qualcuno ha anche detto a tal proposito che i russi hanno dato l’occasione di arrendersi ai militari ucraini e sono loro che non hanno accettato, quindi peggio per loro. Tuttavia bisognerebbe spiegare a quel “qualcuno” che se i soldati ucraini si fossero arresi niente e nessuno gli avrebbe potuto evitare le torture e la morte; sarebbero finiti dritti tra le fauci delle milizie cecene jihadiste e quindi sarebbero stati inevitabilmente “denazificati”. Questa vicenda della trappola d’acciaio potrebbe diventare una delle pagine più brutte e tristi della storia dell’umanità, a meno che qualcuno non riesca a salvarli. Speriamo.

Se a qualcuno avanzasse un cannone, un missile, un carro armato, un fucile o anche solo un coltellino svizzero lo invii pure a Kiev, grazie.

venerdì 15 aprile 2022

Пасхальная резня


 C'è chi ha acquisito i diritti d'autore sulla resistenza e chi decide quali bandiere possono essere sventolate il 25 aprile. C'è poi chi è "giustificatore" di professione, qualsiasi cosa faccia l'armata di Putin, incurante dei morti e delle stragi di innocenti; e qui non bastano i video, le immagini e le testimonianze di chi è sul posto. Non può essere vero e allora sicuramente non è vero. Senza se e senza ma, i dubbi sono solo per l'altra sponda. Gli ucraini si bombardano da soli e uccidono i civili solo per dare la colpa ai russi o solo perché sono nazisti e ogni strage diventa presunta, da verificare e controllare. C'è chi insiste che gli ucraini - e con loro gli USA e la Nato - non vogliano i negoziati, ma solo la vittoria. E questa è la cosa che lascia più perplessi; cascano le braccia e anche le palle! Come si può pretendere che un popolo e una nazione, invasi senza alcun motivo, stuprati, massacrati e infine sterminati meticolosamente, non pretenda la vittoria contro l'invasore? È allucinante e terrificante che ci sia gente nei salotti italiani che pretenda che gli ucraini muoiano senza opporre resistenza (perché non ne posseggono il copyright), cedano un gran parte del proprio territorio, se non tutto, per la "pace" di noi occidentali, per la pace delle nostre coscienze  anti-americane e per i nostri salotti sicuri scaldati dal gas insanguinato di Putin. Come se Putin volesse solo il famigerato (e per una strana coincidenza anche ricco!) Donbass, come se Putin volesse davvero negoziare e non mangiarsi tutta (tutta!) l'Ucraina. Ancora si crede che le truppe sgangherate russe e i fondamentalisti islamici ceceni come anche gli altri mercenari asiatici e siriani siano lì per "liberare" solo il Donbass e la Crimea. Se qualcuno guardasse un qualsiasi programma della tv russa e se si ascoltasse un qualsiasi giornalista russo verrebbero fuori le reali intenzioni dello Zar e del suo regime fascista: uccidere  gli ucraini e prendersi la loro terra. Punto e basta.

Mariupol ora è completamente distrutta e con essa tutti gli abitanti rimasti, anche oggi i russi hanno sparato sui cosiddetti "corridoi umanitari" ovvero le trappole preferite dall'armata di Valdimiro per cacciare i civili inermi. E oggi piovono nuovamente missili su Kiev e i bombardieri "pacifisti" di Putin sganciano bombe su tutte le città. E poi ci si chiede perché le trattative siano ferme e nessuno le voglia davvero...   


Resisti Ucraina!

sabato 9 aprile 2022

Del dubbio e della vergogna


 La Russia di quel signore che lavorava per il KGB è riuscita nell'intento, almeno qui in Italia da sempre terreno fertile per ogni fandonia proveniente dall'ex Unione Sovietica: i nostri salotti caldi e sicuri si stanno trasformando in buona parte in succursali distaccate del KGB o della Stasi, il tarlo del dubbio di stato e il germe della falsificazione stanno dilagando più di Omicron. Il lavoro dietro le quinte, dopo anni di manipolazione dei social e un grandissimo hackeraggio a tutti i livelli, sta portando i suoi frutti. Le notizie e le immagini - e anche i morti -  provenienti dal fronte ucraino da molti (troppi) vengono fatte passare per finzione, per una messa in scena della Nato o degli USA o di qualche regista di Hollywood. I benpensanti dei nostri succitati salotti credono sempre di più che sia tutto finto e, soprattutto, che il signor Putin non stia uccidendo nessuno e che stia solo denazificando l'Ucraina. La leggenda della denazificazione sta affascinando tutto un mondo variegato che va dall'estrema sinistra all'estrema (molto estrema) destra, da sempre filo putiniana, nonostante la suddetta "operazione speciale" in atto che dovrebbe riguardare i loro simili. È una roba che sta rinvigorendo gruppi e gruppuscoli di estremisti ma anche quelli dell'ANPI (!!??) in prima fila i questi giorni tra i fans del dubbio. Per tutta questa gente gli ucraini non stanno soffrendo né morendo e anzi si stanno uccidendo tra loro: i morti di Bucha e quelli di Kramatorsk se li hanno fatti loro, si sono tirati dei bei missili e si sono sparati tra vicini di casa, anzi sono gli stessi padri, figli e mariti a sparare su bambini, vecchi e donne in fuga. Del resto sono tutti nazisti. O no?

Il mistero di questo grande amore che mette insieme fascisti, comunisti e anche Berlusconi e la Lega non si riesce proprio a capire. Soprattutto non si riesce a capire il punto di vista di chi sta a sinistra, dato che sotto il regime di Putin non c'è libertà di stampa, non ci sono diritti per la comunità LGBT, chi manifesta  viene arrestato, gli oppositori vengono avvelenati, la stampa censurata, le minoranze etniche perseguitate e le nazioni limitrofe (ma anche la Siria) vengono bombardate e rase al suolo. Qualcuno mi può spiegare la differenza tra un regime nazi-fascista e quello di Putin? Io non ne vedo. Eppure proprio lui parla di denazificazione dell'Ucraina e tutti gli corrono dietro o si prostrano adoranti ai suoi piedi. Probabilmente piace così tanto ed è così credibile solo perché è l'uomo anti-Nato, anti-USA e anti-UE per eccellenza, quindi "rispettabilissimo," l'ultimo baluardo contro l'imperialismo occidentale. Nei nostri salotti si sputa nel piatto dove si mangia, ma nessuno si sogna di andare a vivere nell'idilliaco mondo fatato di Putin. Nei nostri salotti si dubita dei morti e degli ucraini e del suo presidente ex comico, ma nessuno si sogna di andare da quelle parti a vedere con i propri occhi. Secondo questi portatori sani di pantofole le migliaia di cronisti che sono sul campo, che rischiano la vita ogni giorno, ci starebbero raccontando solo tante frottole, o peggio sarebbero pagati da forze occulte occidentali. Una roba allucinante. Di certo, sarebbe da ipocriti negarlo, la Nato, gli USA e anche la stessa UE di stronzate ne hanno combinate parecchie in passato, tra guerre preventive e guerre insensate dei primi due e il "massacro" greco dell'altra. Tuttavia schierarsi con il regime di Putin pur di fare un dispetto a questi mi sembra una follia. E poi cosa c'entrano i poveri ucraini? Perché pur di far un dispetto a mamma e papà (USA e Nato) si gioisce per l'estinzione di questo popolo, che di certo non è meno nazista di noi e soprattutto di Putin?

Evidentemente nessuno sa che San Putin da sempre manipola le notizie, falsifica i fatti e imbavaglia la stampa con tutti i metodi possibili. E ora sta riuscendo a far credere a tantissime persone che tutto quello che ci viene raccontato e fatto vedere dal fronte sia falso e manomesso. È riuscito a capovolgere abilmente la realtà e a confondere i neuroni intimoriti e deboli di migliaia di italioti. L'unico suo problema può essere il fatto che nelle città ucraine i cronisti ci sono, a casa sua invece no, perché anche quelli rimasti o quelli che stanno ritornando lì, sono sottoposti a censura. Prima o poi l'ipocrisia dilagante e la sagra del dubbio finiranno. 

Intanto in Ucraina tutti i giorni vengono fuori massacri di civili, fosse comuni, stupri, torture, saccheggi e stragi senza alcun fine militare. In migliaia vengono deportati in Russia, i corridoio umanitari vengono ostacolati in ogni o modo o bombardati, i civili intrappolati sotto le macerie dei bombardamenti vengono lasciati morire. In Ucraina nessun ospedale è stato risparmiato dalle bombe. In Ucraina si muore anche se alzi bandiera bianca o scrivi che ci sono bambini in un auto o in grande teatro di Mariupol. Di quest'ultima città, una volta popolata da mezzo milione di abitanti, non si saprà mai cosa sia veramente accaduto perché sta esalando gli ultimi respiri tra le fauci fameliche degli orchi russi. Eppure secondo questi benpensanti dei salotti buoni il popolo ucraino non si deve difendere e quello che fanno non può essere chiamata resistenza, perché non ne detengono il copyright. C'è solo una parola per definire tutto ciò: vergogna. Quando sento questi personaggi io mi vergogno di essere italiano...


SLAVA UCRAÏNI!!!!


lunedì 4 aprile 2022

La Guerra di Putin e gli effetti collaterali




 Nei salotti televisivi italici, come nei bar e nelle peggiori bettole, ci si scanna per le differenti posizioni sulla Guerra di Putin; ci sono le fazioni rivali come negli spalti di uno stadio di calcio, si dice di tutto e il contrario di tutto. È in atto una piccola squallida guerretta tra i cuscini delle comode poltrone dei vari studi TV, al caldo, con la pancia piena e la gola ben idratata, oltre a un buon compenso che non guasta mai. Tra gli altri, tra le tante persone ragionevoli - che ci sono e non sono poche, fortunatamente - c'è anche chi vuole unirsi alla "denazificazione," ci sono gli ultras delle "operazioni speciali," c'è chi vuole fare scoppiare la terza guerra mondiale, chi vorrebbe l'estinzione della specie ucraina e chi se ne frega. Beh, questi ultimi, gli indecisi i "non saprei" sono forse i peggiori, quelli più complicati da comprendere e/o giustificare. Ma, si sa, l'umanità soprattutto di questi tempi, è molto varia e in molti casi pare ci sia un'evoluzione (o meglio, un'involuzione) che sta prendendo altre strade, sempre più distanti dal genere umano. Si vanno perdendo molte delle caratteristiche peculiari della nostra specie; stanno venendo fuori altri animali, sempre bipedi e simili esteticamente a noi ma mai così distanti e diversi.

Comunque, a prescindere da tutto ciò, le stragi, i morti, gli stupri e la distruzione causate dalla "operazione speciale" di Vladimir non fanno lo stesso effetto su tutti gli spettatori. I "dubbiosi" i complottisti e i "giustificatori" sono tanti, tantissimi, un vero fiume in piena. Tuttavia il mistero più grande resta il fatto che questa terrificante GUERRA unisce clamorosamente i fascisti di casa nostra e i militanti di estrema sinistra in un malsano amplesso sotto la Z e la bandiera russa di Putin. Probabilmente solo l'odio verso Israele e l'antisemitismo sono riusciti a fare altrettanto nella storia recente. Putin fa accoppiare nazi-fascisti e nuovi e vecchi comunisti italiani come se niente fosse, quasi fosse la cosa più naturale del mondo. L'ex agente del KGB riesce ad unire i due estremi come mai nessuno finora (eccetto Israele e l'odio per gli ebrei, ovviamente) e si rimane senza parole. C'è chi da le colpe agli ucraini già dalla guerra del Donbass del 2014; c'è chi da le colpe alla Nato, agli USA, ai quattro gatti del battaglione Azov, a Zelensky; c'è chi non crede ai morti e alle stragi, finanche alla mattanza di Bucha e c'è chi non crede che questa sia addirittura una Guerra. Tutta una fiction orchestrata da Biden e dalla Nato. Nessun morto, nessuno stupro, nessun civile ucciso o ferito. La "denazificazione" affascina non solo i comunisti ma anche i nazisti stessi. In Donbass tanti stranieri e moltissimi italiani vanno a combattere tra le fila dei separatisti russofili, insieme, a braccetto, fascisti e comunisti e ancora adesso lo fanno o lo vorrebbero fare. Senza pudore. Senza vergogna. Svastiche e Falce e Martello insieme per "denazificare" il ricco Donbass. Ci sono poi giornalisti italiani che vanno solo per dare fiato alla propaganda filo-putin e far vedere solo questa faccia della medaglia, da quel lato del fronte, quello degli aggressori. La cosa di per sé non è sbagliata: è giusto documentare tutti gli aspetti di una guerra, ma l'aspetto discutibile di questa scelta di bandiera è l'inevitabile censura, se non il discredito, verso l'altra fazione, quella degli aggrediti. La propaganda ha tanti alfieri, consapevoli e inconsapevoli. A volte sembra di essere di fronte a dei folli terrapiattisti o a qualche NoVax ebete e se non fosse che ci sono migliaia di morti, soprattutto civili inermi, ci sarebbe anche da ridere.

Comunque i novelli comunisti e gli estremisti pacifisti (con la cintura esplosiva ben stretta intorno alla vita in caso di necessità, ovvero se si deve colpire l'Occidente) sono in buona compagnia nell'adorazione incondizionata di San Vladimiro e delle sue epiche gesta. Oltre al vecchio Silvione e Salvini, da sempre grandi fans dello Zar, ma che ora - con grande fatica - stanno cercando di smarcarsi, ci sono tanti soggetti discutibili: jihadisti, neo fascisti e anche i 300 parlamentari italiani che si sono nascosti in bagno quando un Presidente di una nazione sotto attacco ha parlato nel nostro triste parlamento. Una vicenda vergognosa.

Lasciando da parte le squallide faccende italiche e i nostalgici di antichi regimi che si accoppiano contro natura sotto l'icona di un Putin gaudente, le orde russe condite da sanguinarie bande di Ceceni, Siriani e da mercenari del gruppo Wagner (non molto diversi da quelli dell'Azov ucraino) continuano a mettere a ferro e fuoco l'Ucraina, comprese le zone russofone che nella propaganda putiniana avrebbero dovuto "liberare dagli oppressori." Mariupol sotto l'attacco russo da oltre 40 giorni, senza luce, gas, acqua, cibo e medicine, senza più una casa intera è ora sotto la morsa dei tagliagole jihadisti ceceni che al grido di Allah Akbar denazificano ogni rudere e ogni angolo di quella che era una città di 500.000 abitanti (russofoni per giunta). La scena di una banda di barbuti ceceni che entra in un palazzo diroccato ed esce con i mitra fumanti e con una bambina in braccio (solo una bambina, nessun altro) è, secondo me, il simbolo della tecnica di liberazione dagli "oppressori ucraini" messa in atto da queste bande criminali.

L'effetto collaterale più evidente di questa GUERRA, almeno qui in Italia invece, è un po' lo stesso della pandemia del Covid 19, ovvero il fare emergere varie sottospecie umane di cui ignoravamo l'esistenza. E non è affatto un bel vedere...

Purtroppo le scene di donne, vecchi e bambini che camminano a piedi, al freddo e senza niente, verso il confine polacco, gli ospedali sventrati, i cadaveri per le strade, la gente nascosta per settimane negli scantinati, senza acqua, cibo, medicine che poi finisce anche sotto le "giuste" bombe denazificatrici di Putin, non fanno lo stesso effetto su tutti. Non siamo tutti uguali. In molti pensano che siano fake degli ucraini e dei soliti noti (Nato e USA). Del resto non siamo mai andati sulla Luna...




domenica 3 aprile 2022

Una mattina mi sono svegliato e ho trovato l'invasor...

 


Non sempre è facile distinguere i "buoni" dai "cattivi" e tante, troppe, volte si corre il rischio di sbagliare. la Nato e in particolare gli USA - che in teoria dovrebbero far parte della categoria dei "buoni" - hanno fatto in passato tante cazzate: così su due piedi mi vengono in mente le false "armi di distruzione di massa" di Saddam, il bombardamento di Belgrado o quello in Libia per cacciare Gheddafi, per non parlare del disastro in Afghanistan. Da tutto questo, comunque, nasce la diffidenza soprattutto italiana nei confronti della Nato, dell'America e dell'Occidente in generale (che dovrebbe comprendere anche noi, se non sbaglio) a causa di tutta una serie di errori e orrori del passato ci si fida sempre di più della controparte, degli avversari. In questo mese abbondante di guerra in Europa e soprattutto in Italia si crede più alla versione dello Zar, portatore di petrolio, gas, benessere e più che altro di anti-americanismo; quindi secondo il nostro DNA più credibile e affidabile. Quello che l'opinione pubblica permette a Vladimiro non è consentito a nessun leader occidentale. Se Macron avesse invaso il Belgio ci sarebbe stato un casino, l'intera popolazione europea sarebbe andata a prenderlo sotto casa sua senza pensarci due volte. Invece al più forte rappresentante anti-Nato e anti-USA (oltre ai fondamentalisti islamici, ovviamente, che sono simpatici a molti ma non proprio a tutti, tutti) è concesso un po' di tutto. I "suoi nemici" sono i "nostri nemici" (o meglio: i loro nemici), LUI può invadere un paese libero e democratico solo perché questi avevano richiesto l'adesione alla Nato (mai concessa, né ipotizzata e assolutamente improbabile), può massacrare civili senza nessun problema e può "denazificare" chi cazzo vuole, con il benestare di tantissimi personaggi di un certo rilievo e parte del popolino, sia in Italia che in Europa. Non parlo solo degli Orsini e affini, ma anche di tanta gente normale o presunta tale. Ci sono i soliti complottisti che non credono che quello che si vede sia vero o anche che sia preconfezionato da Stati Uniti o Israele, poi ci sono gli stravaganti "pacifisti" guerrafondai (a patto che non ci sia la Nato o l'America implicati dalla presunta "giusta" parte) e chi non distingue gli aggressori dagli aggrediti. C'è chi non vuole mandare armi in Ucraina per non permettere alla resistenza di salvarsi dalle bombe russe e c'è chi non vuole mandarle per la paura dell'espansione della guerra. Intanto muoiono loro, non noi. Quindi: chi se ne frega. C'è anche chi dice che non possiamo fare a meno del gas e del petrolio russo - assolutamente fondamentali per la nostra economia - e che quindi possono morire tutti i civili ucraini perché noi dobbiamo scaldarci il culo. In ogni caso qualsiasi cosa venga detta dai russi si ritiene sia più credibile come la stronzata della "falsa" donna incinta insanguinata dopo il bombardamento russo di un ospedale di Mariupol, notizia immediatamente smentita da foto e fatti, o anche quella di queste ore della strage di civili ucraini di Bucha. Si insinua il dubbio: forse sono gli ucraini che hanno fatto fuori i "collaborazionisti" per far cadere le colpe sui poveri boy-scout russi di Putin. E in tanti - come nel succitato caso dell'attrice ferita nel reparto maternità distrutto dai russi - ci credono, eccome se ci credono. Nel nostro (loro) immaginario è più credibile la banda di criminali condotta dallo Zar che la Nato, gli USA o lo stesso Zelensky, ebreo e per giunta attore professionista. I crimini di guerra russi, le stragi di civili inermi e le bombe sui malati non sono e non possono essere veri, ci mancherebbe. È tutta una fiction per le migliaia di filo-putiniani di casa nostra. È più facile credere che il "cattivo" sia Biden o la Nato, un ex KGB e nostalgico dell'URSS non può essere colpevole, sta solo denazificando l'Ucraina, ecchecazzo!

È più facile sposare la teoria del dubbio e non schierarsi; né con la Nato né con Putin o ancora né con gli aggressori russi (ma anche ceceni e siriani) né con il presidente democraticamente eletto - con oltre il 70% dei voti - Zalensky. In questo modo si giustifica appieno il mancato interventismo e il classico lavaggio delle mani, non in versione "prevenzione anti-Covid," ma bensì come Ponzio Pilato insegna. Eppure no, non sono tutti uguali: chi difende casa propria e i propri figli non può essere portato sullo stesso livello di chi arriva da un altro paese con il fucile in mano per uccidere e rubare terra.

In ogni caso se da un lato è un bene che si possano vedere in tempo reale i terribili effetti della guerra (o meglio: dell'aggressione russa) dall'altro ci sono gli effetti collaterali che un sovradosaggio di immagini e notizie inevitabilmente può dare: ci si abitua all'orrore, alla morte e all'ultra-violenza e soprattutto c'è il rischio che si scambi tutto ciò per una fiction o un video gioco. Senza contare il gioco delle parti: le false flags e la manipolazione della realtà.

Giù il cappello di fronte al presidente Zelensky e alla resistenza del popolo ucraino. Slava Ukraïni!

Chiudete il gas!

 


Che altro bisogna ancora vedere? Quanto ancora vogliamo aspettare? Quanti morti ancora? Chiudete questo cazzo di gas di Putin!!!!!

L'osso, il pitbull e la denazificazione delle sinapsi


Eppure nessuno scende per strada. Le piazze sono vuote e quasi nessuna bandiera ucraina sventola dai nostri balconi. Sembra incredibile ma in Italia l'eco delle bombe non arriva, il sangue non si vede o non si vuole vedere e Putin continua ad essere solo un distinto signore al quale la Nato ha fatto tanti, tanti, dispetti. Purtroppo i salotti della nostra televisione sono sempre più pieni di stimatissimi coglioni giustificatori "ma la Nato, però anche gli USA e il Donbass, e i quattro neonazisti del battaglione Azov..." C'è addirittura anche chi attacca e insulta il doppiatore di Zelensky nella versione italiana (prossimamente in programma su La7) della fiction "Servitore del Popolo" solo perché si è permesso di prestare la voce al nemico di Putin. Nessuno vede i massacri, i crimini di guerra, che le mostruose orde russe stanno mettendo in atto in Ucraina. Sugli ospedali pediatrici e oncologici, sulle ambulanze, sulle scuole, sugli asili, sui civili in fila per il pane, sui soccorritori che scavano tra le macerie e sui condomini si spara intenzionalmente, mica per sbaglio. I civili vengono torturati, giustiziati, e ogni giorno vengono scoperte fosse comuni con centinaia di cadaveri. Eppure si continua a giustificare il pitbull al quale è stato sottratto l'osso, si continua a coprire di insulti Zelensky perché fa questo e non quello e soprattutto perché non si arrende e non regala il suo culo e il suo paese all'invasore così noi stiamo tranquilli e ci teniamo il gas e il petrolio russo e anche il benamato compagno Vladimir Vladimirovič Putin che amiamo così tanto. A noi piace avere amici forti, duri e decisi, e piace anche stare al caldo sui nostri comodi divani, senza pensieri. Non c'è tempo per l'empatia. Non c'è tempo da perdere con i cadaveri di bambini "denazificati" dal nostro stimatissimo Zar, che evidentemente se lo meritavano.

Fuck Off