La Russia di quel signore che lavorava per il KGB è riuscita nell'intento, almeno qui in Italia da sempre terreno fertile per ogni fandonia proveniente dall'ex Unione Sovietica: i nostri salotti caldi e sicuri si stanno trasformando in buona parte in succursali distaccate del KGB o della Stasi, il tarlo del dubbio di stato e il germe della falsificazione stanno dilagando più di Omicron. Il lavoro dietro le quinte, dopo anni di manipolazione dei social e un grandissimo hackeraggio a tutti i livelli, sta portando i suoi frutti. Le notizie e le immagini - e anche i morti - provenienti dal fronte ucraino da molti (troppi) vengono fatte passare per finzione, per una messa in scena della Nato o degli USA o di qualche regista di Hollywood. I benpensanti dei nostri succitati salotti credono sempre di più che sia tutto finto e, soprattutto, che il signor Putin non stia uccidendo nessuno e che stia solo denazificando l'Ucraina. La leggenda della denazificazione sta affascinando tutto un mondo variegato che va dall'estrema sinistra all'estrema (molto estrema) destra, da sempre filo putiniana, nonostante la suddetta "operazione speciale" in atto che dovrebbe riguardare i loro simili. È una roba che sta rinvigorendo gruppi e gruppuscoli di estremisti ma anche quelli dell'ANPI (!!??) in prima fila i questi giorni tra i fans del dubbio. Per tutta questa gente gli ucraini non stanno soffrendo né morendo e anzi si stanno uccidendo tra loro: i morti di Bucha e quelli di Kramatorsk se li hanno fatti loro, si sono tirati dei bei missili e si sono sparati tra vicini di casa, anzi sono gli stessi padri, figli e mariti a sparare su bambini, vecchi e donne in fuga. Del resto sono tutti nazisti. O no?
Il mistero di questo grande amore che mette insieme fascisti, comunisti e anche Berlusconi e la Lega non si riesce proprio a capire. Soprattutto non si riesce a capire il punto di vista di chi sta a sinistra, dato che sotto il regime di Putin non c'è libertà di stampa, non ci sono diritti per la comunità LGBT, chi manifesta viene arrestato, gli oppositori vengono avvelenati, la stampa censurata, le minoranze etniche perseguitate e le nazioni limitrofe (ma anche la Siria) vengono bombardate e rase al suolo. Qualcuno mi può spiegare la differenza tra un regime nazi-fascista e quello di Putin? Io non ne vedo. Eppure proprio lui parla di denazificazione dell'Ucraina e tutti gli corrono dietro o si prostrano adoranti ai suoi piedi. Probabilmente piace così tanto ed è così credibile solo perché è l'uomo anti-Nato, anti-USA e anti-UE per eccellenza, quindi "rispettabilissimo," l'ultimo baluardo contro l'imperialismo occidentale. Nei nostri salotti si sputa nel piatto dove si mangia, ma nessuno si sogna di andare a vivere nell'idilliaco mondo fatato di Putin. Nei nostri salotti si dubita dei morti e degli ucraini e del suo presidente ex comico, ma nessuno si sogna di andare da quelle parti a vedere con i propri occhi. Secondo questi portatori sani di pantofole le migliaia di cronisti che sono sul campo, che rischiano la vita ogni giorno, ci starebbero raccontando solo tante frottole, o peggio sarebbero pagati da forze occulte occidentali. Una roba allucinante. Di certo, sarebbe da ipocriti negarlo, la Nato, gli USA e anche la stessa UE di stronzate ne hanno combinate parecchie in passato, tra guerre preventive e guerre insensate dei primi due e il "massacro" greco dell'altra. Tuttavia schierarsi con il regime di Putin pur di fare un dispetto a questi mi sembra una follia. E poi cosa c'entrano i poveri ucraini? Perché pur di far un dispetto a mamma e papà (USA e Nato) si gioisce per l'estinzione di questo popolo, che di certo non è meno nazista di noi e soprattutto di Putin?
Evidentemente nessuno sa che San Putin da sempre manipola le notizie, falsifica i fatti e imbavaglia la stampa con tutti i metodi possibili. E ora sta riuscendo a far credere a tantissime persone che tutto quello che ci viene raccontato e fatto vedere dal fronte sia falso e manomesso. È riuscito a capovolgere abilmente la realtà e a confondere i neuroni intimoriti e deboli di migliaia di italioti. L'unico suo problema può essere il fatto che nelle città ucraine i cronisti ci sono, a casa sua invece no, perché anche quelli rimasti o quelli che stanno ritornando lì, sono sottoposti a censura. Prima o poi l'ipocrisia dilagante e la sagra del dubbio finiranno.
Intanto in Ucraina tutti i giorni vengono fuori massacri di civili, fosse comuni, stupri, torture, saccheggi e stragi senza alcun fine militare. In migliaia vengono deportati in Russia, i corridoio umanitari vengono ostacolati in ogni o modo o bombardati, i civili intrappolati sotto le macerie dei bombardamenti vengono lasciati morire. In Ucraina nessun ospedale è stato risparmiato dalle bombe. In Ucraina si muore anche se alzi bandiera bianca o scrivi che ci sono bambini in un auto o in grande teatro di Mariupol. Di quest'ultima città, una volta popolata da mezzo milione di abitanti, non si saprà mai cosa sia veramente accaduto perché sta esalando gli ultimi respiri tra le fauci fameliche degli orchi russi. Eppure secondo questi benpensanti dei salotti buoni il popolo ucraino non si deve difendere e quello che fanno non può essere chiamata resistenza, perché non ne detengono il copyright. C'è solo una parola per definire tutto ciò: vergogna. Quando sento questi personaggi io mi vergogno di essere italiano...
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