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Bochesmalas

lunedì 4 aprile 2022

La Guerra di Putin e gli effetti collaterali




 Nei salotti televisivi italici, come nei bar e nelle peggiori bettole, ci si scanna per le differenti posizioni sulla Guerra di Putin; ci sono le fazioni rivali come negli spalti di uno stadio di calcio, si dice di tutto e il contrario di tutto. È in atto una piccola squallida guerretta tra i cuscini delle comode poltrone dei vari studi TV, al caldo, con la pancia piena e la gola ben idratata, oltre a un buon compenso che non guasta mai. Tra gli altri, tra le tante persone ragionevoli - che ci sono e non sono poche, fortunatamente - c'è anche chi vuole unirsi alla "denazificazione," ci sono gli ultras delle "operazioni speciali," c'è chi vuole fare scoppiare la terza guerra mondiale, chi vorrebbe l'estinzione della specie ucraina e chi se ne frega. Beh, questi ultimi, gli indecisi i "non saprei" sono forse i peggiori, quelli più complicati da comprendere e/o giustificare. Ma, si sa, l'umanità soprattutto di questi tempi, è molto varia e in molti casi pare ci sia un'evoluzione (o meglio, un'involuzione) che sta prendendo altre strade, sempre più distanti dal genere umano. Si vanno perdendo molte delle caratteristiche peculiari della nostra specie; stanno venendo fuori altri animali, sempre bipedi e simili esteticamente a noi ma mai così distanti e diversi.

Comunque, a prescindere da tutto ciò, le stragi, i morti, gli stupri e la distruzione causate dalla "operazione speciale" di Vladimir non fanno lo stesso effetto su tutti gli spettatori. I "dubbiosi" i complottisti e i "giustificatori" sono tanti, tantissimi, un vero fiume in piena. Tuttavia il mistero più grande resta il fatto che questa terrificante GUERRA unisce clamorosamente i fascisti di casa nostra e i militanti di estrema sinistra in un malsano amplesso sotto la Z e la bandiera russa di Putin. Probabilmente solo l'odio verso Israele e l'antisemitismo sono riusciti a fare altrettanto nella storia recente. Putin fa accoppiare nazi-fascisti e nuovi e vecchi comunisti italiani come se niente fosse, quasi fosse la cosa più naturale del mondo. L'ex agente del KGB riesce ad unire i due estremi come mai nessuno finora (eccetto Israele e l'odio per gli ebrei, ovviamente) e si rimane senza parole. C'è chi da le colpe agli ucraini già dalla guerra del Donbass del 2014; c'è chi da le colpe alla Nato, agli USA, ai quattro gatti del battaglione Azov, a Zelensky; c'è chi non crede ai morti e alle stragi, finanche alla mattanza di Bucha e c'è chi non crede che questa sia addirittura una Guerra. Tutta una fiction orchestrata da Biden e dalla Nato. Nessun morto, nessuno stupro, nessun civile ucciso o ferito. La "denazificazione" affascina non solo i comunisti ma anche i nazisti stessi. In Donbass tanti stranieri e moltissimi italiani vanno a combattere tra le fila dei separatisti russofili, insieme, a braccetto, fascisti e comunisti e ancora adesso lo fanno o lo vorrebbero fare. Senza pudore. Senza vergogna. Svastiche e Falce e Martello insieme per "denazificare" il ricco Donbass. Ci sono poi giornalisti italiani che vanno solo per dare fiato alla propaganda filo-putin e far vedere solo questa faccia della medaglia, da quel lato del fronte, quello degli aggressori. La cosa di per sé non è sbagliata: è giusto documentare tutti gli aspetti di una guerra, ma l'aspetto discutibile di questa scelta di bandiera è l'inevitabile censura, se non il discredito, verso l'altra fazione, quella degli aggrediti. La propaganda ha tanti alfieri, consapevoli e inconsapevoli. A volte sembra di essere di fronte a dei folli terrapiattisti o a qualche NoVax ebete e se non fosse che ci sono migliaia di morti, soprattutto civili inermi, ci sarebbe anche da ridere.

Comunque i novelli comunisti e gli estremisti pacifisti (con la cintura esplosiva ben stretta intorno alla vita in caso di necessità, ovvero se si deve colpire l'Occidente) sono in buona compagnia nell'adorazione incondizionata di San Vladimiro e delle sue epiche gesta. Oltre al vecchio Silvione e Salvini, da sempre grandi fans dello Zar, ma che ora - con grande fatica - stanno cercando di smarcarsi, ci sono tanti soggetti discutibili: jihadisti, neo fascisti e anche i 300 parlamentari italiani che si sono nascosti in bagno quando un Presidente di una nazione sotto attacco ha parlato nel nostro triste parlamento. Una vicenda vergognosa.

Lasciando da parte le squallide faccende italiche e i nostalgici di antichi regimi che si accoppiano contro natura sotto l'icona di un Putin gaudente, le orde russe condite da sanguinarie bande di Ceceni, Siriani e da mercenari del gruppo Wagner (non molto diversi da quelli dell'Azov ucraino) continuano a mettere a ferro e fuoco l'Ucraina, comprese le zone russofone che nella propaganda putiniana avrebbero dovuto "liberare dagli oppressori." Mariupol sotto l'attacco russo da oltre 40 giorni, senza luce, gas, acqua, cibo e medicine, senza più una casa intera è ora sotto la morsa dei tagliagole jihadisti ceceni che al grido di Allah Akbar denazificano ogni rudere e ogni angolo di quella che era una città di 500.000 abitanti (russofoni per giunta). La scena di una banda di barbuti ceceni che entra in un palazzo diroccato ed esce con i mitra fumanti e con una bambina in braccio (solo una bambina, nessun altro) è, secondo me, il simbolo della tecnica di liberazione dagli "oppressori ucraini" messa in atto da queste bande criminali.

L'effetto collaterale più evidente di questa GUERRA, almeno qui in Italia invece, è un po' lo stesso della pandemia del Covid 19, ovvero il fare emergere varie sottospecie umane di cui ignoravamo l'esistenza. E non è affatto un bel vedere...

Purtroppo le scene di donne, vecchi e bambini che camminano a piedi, al freddo e senza niente, verso il confine polacco, gli ospedali sventrati, i cadaveri per le strade, la gente nascosta per settimane negli scantinati, senza acqua, cibo, medicine che poi finisce anche sotto le "giuste" bombe denazificatrici di Putin, non fanno lo stesso effetto su tutti. Non siamo tutti uguali. In molti pensano che siano fake degli ucraini e dei soliti noti (Nato e USA). Del resto non siamo mai andati sulla Luna...




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