Lasciate ogni speranza o voi che entrate

Bochesmalas

domenica 29 marzo 2020

Covid-19, l'emergenza e gli antivirus


Mentre la strage continua, il comportamento di certi personaggi come la Merkel, Lagarde e la Von Der Leyen ci dimostra come il genere umano non sia proprio la specie migliore che abbia mai messo piede in questo mondo infame. L'esempio che stanno dando in questi giorni agli altri esseri viventi non è particolarmente edificante, sta facendo ricredere anche il mio cane sul discorso della scala evolutiva e della gerarchia tra le varie specie. Ora mi aspetto da parte sua qualche tentativo di golpe e la cosa che più mi preoccupa è che non avrebbe tutti i torti.
All'europa (e sottolineo europa con la e minuscola) non bastano i 10.000 morti italiani, gli oltre 6.500 della Spagna e l'incremento esponenziale dei casi e decessi in tutti i paesi, Belgio, Olanda e Germania compresi, per capire che l'emergenza sia sanitaria sia economica riguarda tutti, non solo noi.
Comunque, dispiace per loro, ma quando anche in certi paesi ci saranno i nostri stessi numeri forse qualcuno cambierà idea. Probabilmente sarà troppo tardi per molta gente o addirittura per intere generazioni o paesi interi.

Ma non è di questo che vorrei parlare oggi. Per qualche attimo però vorrei non pensare al dramma di avere questa europa e questo mondo. Ormai sappiamo che per Covid-19 non c'è una cura, si sta sperimentando qualcosa ma come per tutti i virus è estremamente difficile trovare le armi giuste; l'unica speranza può essere il vaccino e le misure di contenimento adottate da tempo in Italia e ora, con un bel po' di ritardo, anche in molti altri paesi.
Vorrei invece parlare degli "antivirus" che abbiamo a disposizione per non perdere la ragione e sopportare questa pesantissima situazione. Qui in occidente e nei paesi più ricchi abbiamo la "fortuna" di poter ingannare la mente con diversi presidi di "distrazione di massa" utilissimi per la sopravvivenza: internet, giornali, libri, musica, cinema, arte, giochi virtuali e reali. In altri luoghi, come in India o in Africa dove la bestia ha rotto gli argini non è la stesa cosa. Oltre a non avere un sistema sanitario adeguato non hanno nessun altra arma dentro casa (ammesso di avercela una casa) e neanche i mezzi per sopravvivere in condizioni normali figuriamoci ora. Altro che i presunti bisognosi che assaltano i market in Sicilia.
Se da noi la quarantena, seppur tremenda, può essere possibile grazie ai suddetti presidi ma anche al grado di benessere raggiunto e al pane quotidiano, in Nepal, Laos o nello Yemen non è la stessa cosa. Si aggiungono bombe sulle macerie. Non parliamo delle zone dove la guerra - quella con le armi da sparo - è ancora in casa, come il succitato Yemen o la Siria. Lì il virus "spara sulla Croce Rossa" come si suol dire. Un disastro inimmaginabile.
La pandemia ormai segnerà per sempre questo mondo, altro che i 30.000 morti dei dati ufficiali di questi giorni. Probabilmente anche i dati cinesi sono stati ritoccati e impacchettati per i media mondiali. C'è chi parla di almeno 40.000 morti solo a Wuhan, dieci volte tanto i numeri ufficiali. Per il resto sarà impossibile quantificare il numero dei decessi e dei casi in Africa o in molti paesi asiatici. Come è anche molto probabile che pure il dato italiano vada rivisto verso l'alto, stando a quanto stanno affermando in questi giorni alcuni sindaci del nord e diversi impresari di pompe funebri. E se si può definire impreciso il dato italiano figuriamoci quello tedesco con 50.000 positivi e soli "360" morti, utili forse solo per tenere in piedi il baraccone europeo tenuto per le redini dalla signora Merkel.
Comunque ragazzi, se siete in grado di poterlo fare usate gli antivirus. I libri, la musica, il cinema, l'attività fisica (per quanto possibile), il fai da te e la creatività possono far passare in modo meno pesante la clausura forzata. Non parcheggiate il cervello.







Antivirus:


La Fondazione Dinamo in collaborazione con il Banco di Sardegna e La Nuova Sardegna ha lanciato da diversi giorni la campagna "Sosteniamo gli ospedali sardi" per raccogliere fondi per l'acquisto di materiale sanitario da destinare alle trincee dei nostri ospedali.
Si può donare tramite bonifico alla Fondazione Dinamo, Iban: IT41J 01015 17200 0000 70314705 causale “Emergenza Covid-19 donazione” (BIC BPMOIT22XXX) oppure, in modo molto semplice, tramite il sito di e-commerce della Dinamo Sassari: http://www.dinamostore.it/ 
Sinora sono stati raccolti oltre 425.000 € ma l'emergenza non è ancora finita, ragazzi.


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È d'obbligo di questi tempi segnalare anche l'iban della Protezione Civile: IT84 Z030 6905 0201 0000 0066 387  - Emergenza Coronavirus

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L'Unione fa la forza, la raccolta fondi del gruppo Unione Sarda per gli ospedali della Sardegna, raccolti già 462.000 €.

Iban: IT80D0101504800000070727252 - Causale: donazione lunionefalaforza

 

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Lega Basket:


L'articolo dove si parla dei danni collaterali di signor Covid-19 con le parole di Stefano Sardara (Presidente della Dinamo-Banco di Sardegna) e dei vari scenari per il campionato LBA:


Nei primi 10 giorni di aprile si saprà che fine farà il campionato di basket di serie A 2019-2020.

Le dichiarazioni del presidente della LBA, Umberto Gandini:




sabato 28 marzo 2020

SARS-CoV-2


Prosegue il tour mondiale di Covid-19, lasciando una scia di morte e distruzione mai vista né immaginata, neanche dalla più fervida fantasia dei migliori autori di science fiction. Per qualche giorno ho cercato di stare lontano da numeri inquietanti e file di bare ma, devo ammettere, che è assolutamente impossibile. La clausura giustamente imposta dalle autorità tra un turno di lavoro e l'altro non da alcun scampo. Non c'è possibilità di cercare distrazioni di qualsiasi genere - musica - cinema - sport "d'epoca" - video games - senza ripiombare in discorsi sul Covid e i suoi discepoli o  su uno speciale TG a tema. Non abbiamo scampo.
Il 25 marzo sono stati 3.491 i nuovi casi accertati e 683 i morti. Il 26 marzo 4.492 nuovi contagiati, 712 i caduti, ma anche 999 guariti. Ieri, il 27 marzo 2020, ci sono stati 4.401 nuovi positivi che portano a un totale di 86.498 contagiati, 589 guariti per un totale di 10.950 scampati alla falce di Covid-19, e 969 morti che portano il totale dei decessi a 9.134. Nonostante questo pare che la curva si stia appiattendo e quindi si inizi a vedere un timido segnale positivo rispetto alle misure d'emergenza prese dal nostro governo, e copiate anche da altre nazioni, pur con colpevole ritardo.
I morti di questi giorni sono pazienti che hanno contratto l'infezione circa 14 giorni fa, prima o poi quindi si dovrebbe vedere un calo. Cosa quanto mai auspicabile dato che l'età media dei ricoverati inizia ad abbassarsi, come anche quella dei morti (ieri è deceduta una ragazza di 16 anni in Francia).

Nel resto del mondo non se la passano molto meglio, soprattutto in Spagna e Stati Uniti, mentre l'epidemia dilaga ormai anche in Africa.
Eppure nonostante tutto questo l'europetta del kaiser Angelina Merkel, con la complicità di Olanda e Finlandia, non vede non sente e non parla. Le proposte del gruppo di nazioni guidato da Italia, Spagna e Francia sono state stoppate dalla padrona dell'Europa con un sonoro Nein! Pare che l'intenzione sia di pulircisi il culo con i nostri Coronabond e di farsi sputare il sangue con gli interessi sullo stesso modello di quanto fatto alla Grecia anni fa.
Tuttavia non c'è solo il problema di questo inutile carrozzone condotto da Angelina a far scatenare la nausea e la rotazione perpetua dello scroto, anche da altre parti si registrano azioni e affermazioni sconcertanti, a cominciare da casa nostra. Prima di tutti chi turba di più è sempre il solito "corpo estraneo in seno alla maggioranza" il buon Renzi, che oltre a invocare Draghi (forse anche principesse, castelli e scudieri) in perfetta sintonia con l'opposizione, chiede a gran voce anche l'apertura di scuole e negozi! Nonostante tutto il suo impegno però riescono a fare ancora peggio di lui i leader del centro-destra soprattutto quelli dell'asse portante Salvini-Meloni (un po' meno i berlusconiani, ad essere sinceri) con una serie di dichiarazioni sconcertanti sia all'interno del nostro parlamento sia nei soliti talk show. Altro che unione d'intenti per superare l'emergenza, qui la campagna elettorale non ha soluzioni di continuo. È perenne.
C'è da aggiungere anche che molti cittadini non si comportano molto meglio, a partire dagli assaltatori di market al sud (istigati e pilotati dalle mafie), qualche giornalista che propone aperture di biblioteche e librerie e i molti cittadini che si recano tutti i giorni al market per compare un panino oggi e l'affettato domani. In tanti, tantissimi, non hanno capito un cazzo.
È sicuramente vero che l'attuale chiusura di tutto quello che ha una serratura ha causato la perdita del lavoro e di danari a tanta gente. È altrettanto vero che chi lavorava in nero - come chi viveva di espedienti - ora potrebbe avere ulteriori grandi problemi economici, ma io non credo che quelli che fanno anche 2 ore di fila per uno scontrino di 2-3 euro siano tutti poveri e bisognosi. Anche perché 3 lattine di birra o una bottiglia di aranciata non mi sembrano generi di prima necessità. Ci sono personaggi che vanno tutti i giorni a farsi la fila giusto per aggirare in qualche modo il divieto di uscire.

E  sarà ancora lunga, purtroppo.