Lasciate ogni speranza o voi che entrate

Bochesmalas

lunedì 9 marzo 2020

Il caos, la pandemia e i soliti idioti



Beh, in Italia si vedono cose che voi umani non potete neanche immaginare. Ci dobbiamo far riconoscere sempre e comunque. Non c'è nulla da fare, siamo uno strano ibrido tra il mondo evoluto e il medioevo. La maggior parte della gente pare priva della capacità di intendere e volere, un popolo di ebeti ai quali è consentito fare cose impensabili in un mondo civile. In molti sono convinti che qualsiasi legge o "suggerimento" sul comportamento da tenere, in una situazione nuova e tragica come quella che stiamo vivendo, servono solo per essere aggirati, sempre e comunque. Siamo nati per imbrogliare e fregare il prossimo e lo stato, ignorando il piccolo particolare che lo stato siamo NOI.
Si chiudono e si espandono le zone rosse e il popolo "untore" che fa? Scappa verso il sud ovviamente, con i bagagli probabilmente pieni di virus e morte, oltre che di una buona dose di codardia. C'è chi è uscito dalla zona rossa per andare a sciare, c'è anche qualche medico che pur avendo il dubbio di essere stato contagiato ha vagato per vari pronto soccorso per poter infettare, più o meno consapevolmente, più gente possibile.
Non parliamo dei cosiddetti giovani - del futuro (sti cazzi) della nostra società - che continuano ad ammassarsi per la movida irrinunciabile, incuranti dei rischi sia per loro stessi ma soprattutto per i propri parenti, dei quali evidentemente non gliene può fregare di meno.
Nelle carceri monta la rivolta e la richiesta di amnistie e indulti, come se non bastassero gli innumerevoli sconti che qui si fanno sempre ai criminali. La massa di parenti assedia assurdamente l'ingresso delle carceri per malmenare e infettare quei poveri disgraziati delle forse dell'ordine, mandati a fronteggiare le orde inferocite e la loro saliva potenzialmente infetta. Una scena degna del terzo mondo. Poi ci si lamenta se nel resto d'Europa ci vedono come dei pericolosi "untori." Non dico che bisogna sparare  o condannare a morte come in Cina, ma un minimo di ordine e di rispetto della legge, almeno in questi casi, dovrebbe essere scontato se solo si avesse una po' di senso civico. Il problema è che il nostro è un popolo fondamentalmente egoista. Si pensa solo a sé stessi o al massimo al piccolo gruppo, alla piccola tribù, di cui si fa parte. Degli altri non ci interessa, che siano cinesi o vicini di casa. Sono altri, appunto.
Con questo atteggiamento di una buona fetta della popolazione l'espansione del contagio non potrà mai essere fermata se non dopo la "strage degli innocenti" che non sono i più piccoli (per adesso risparmiati dal virus) ma bensì i più deboli, i malati e i vecchi. 
Forse qualcosa potrebbe cambiare solo se l'infezione raggiungesse un buon numero di baldi giovani che ora fanno gli spavaldi nelle nostre strade. Da un lato, ovviamente, spero che ciò non accada mai, tuttavia potrebbe essere l'unico modo per far svegliare la massa dormiente.

Amen.

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