I thrashers canadesi Mortillery giungono alla seconda prova a lunga distanza, sempre in casa Napalm Records. Qui, già dalla copertina, si respira aria thrash anni 80, speed metal e punk metal come si faceva una volta. Le coordinate musicali sono da ricercarsi soprattutto in una band come i Detente (autori del bellissimo assalto punk-thrash-speed metal di Recognize No Authority nel 1986, anch'essi capitanati da una fanciulla e tutt'ora in attività, pur con una cantante nuova dopo la scomparsa della vocalist originale Dawn Crosby) o i primi Anthrax, Exodus e Metallica, ma anche Zoetrope, Death Angel, Sacrilege, Razor, Accused, Broken Bones ed English Dogs.
Rispetto al precedente "Murder Death Kill" del 2011 questo nuovo "Origin of Extinction" suona leggermente più pulito, "melodico" e ragionato. Il quintetto canadese ha smussato qualche asperità dovuta alle influenze hardcore punk, pur mantenendo l'approccio aggressivo e la velocità di esecuzione tra le caratteristiche fondamentali della propria musica.
Con questo disco viene a mancare un po' della freschezza del più grezzo predecessore e la "migliore" registrazione fa perdere qualcosa in qualità generale. In ogni caso, però, le soddisfazioni non mancano, ammesso che vi possano interessare questi suoni un po' datati, questa atmosfere e questi temi fuori tempo massimo, ma sempre intriganti e ben più interessanti di tante presunte novità.
Non sarà un disco originalissimo, loro non saranno dei geni assoluti in ambito musicale, ma Origin of Extinction è un album godibilissimo.
La voce grintosa e urlata, ma non troppo, della front woman Cara McCutchen impreziosisce piacevolmente tutte le tracce ad iniziare dall'ottima No Way Out, rabbiosa e varia, che segue lo strumentale d'apertura. Il ritmo è veloce e l'energia scorre a fiumi e le due asce svolgono benissimo il proprio compito, ben coadiuvate da una rocciosa sezione ritmica (leggermente penalizzata dalla produzione). La traccia successiva, Cease to Exist, riesce a fare ancora meglio e la temperatura del disco sale notevolmente. Altri brani interessanti in scaletta sono l'ottima F.O.A.D. (che si può sentire e vedere nel video qui sotto) e le veloci Creature Possessor e The Hunter's Liar, in quest'ultima sono presenti aperture melodiche di stampo classic metal molto azzeccate.
Chiudono il disco tre bonus tracks, tutte e tre cover: Evil Invaders dei Razor, Madhouse tratta dal seminale Spreading The Disease degli Anthrax e Angel Witch degli Angel Witch.
Si tratta di tre esecuzioni piacevoli e divertenti che, però, non aggiungono granché in fatto di qualità al disco e non sono assolutamente all'altezza degli originali, ma riescono a coinvolgere lo stesso.
In conclusione: quest'album non è sicuramente un capolavoro, ma si tratta di un buon disco che cresce con gli ascolti e continua ad ammiccare con la sua copertina verde acido-punk sino a quando ti spinge a rificcarlo tra le fauci fameliche del lettore cd.
01.Battle March
02.No Way Out
03.Cease to Exist
04.Creature Possessor
05.Seen in Death
06.Feed the Fire
07.The Hunter's Liar
08.F.O.A.D.
09.Maniac
10.Sunday Morning Slasher
Bonus tracks:
11.Evil Invaders (Razor)
12.Mad House (Anthrax)
13.Angel Witch (Angel Witch)
Napalm Records - 2013
Formazione:
Cara McCutchen - voce
Alex Scott - chitarra
Alex Gutierrez - chitarra
Miranda Gladeau - basso
Kevin Gaudet - batteria
F.O.A.D.:
Il primo disco dei Mortillery: Murder Death Kill
Complesso di emozinioni
RispondiEliminaSi, con questi si fa un salto indietro di una trentina d'anni.
RispondiEliminaGrazie per il tuo commento!