antblog: Emilie Autumn - Fight Like A Girl

sabato 3 novembre 2012

Emilie Autumn - Fight Like A Girl

Il circo delle folli meraviglie di Emilie Autumn ha riaperto il tendone con sommo gaudio di orde di famelici giovani seguaci gothic-industrial vittoriani. Il biglietto, come sempre, vale lo spettacolo, non c’è il rischio di pentirsene, nonostante la crisi economica e le numerose offerte del mercato. Anzi l’unico rischio che si può correre è quello d’innamorarsi del conturbante e surreale teatrino della violinista americana, perché anche questo nuovo “Fight Like A Girl” offre succulente caramelle assortite in grado di soddisfare i gusti di una platea eterogenea. Tra i pizzi e merletti del disco si possono gustare chicche dark industrial come la tenebrosa Scavenger o il fascinoso e oscuro electro pop di Take The Pill e il synth pop - EBM del gioiellino Time For Tea. Ma, come dicevo, ce n’è per tutti i gusti nel teatro di Emilie: la title track è melodica e un po’ ruffiana, electro pop, più pop che electro a dire il vero, ma riesce a infilarsi dentro la scatola cranica senza incontrare resistenza né ostacoli di alcun tipo; il cabaret da operetta di Girls Girls Girls è un altro gustoso bocconcino e i tamburi marziali di One Foot In Front Of The Other che accompagnano l’uscita di scena fanno venire voglia di fare subito il bis.

Qui dentro c’è elettronica, pop, archi e strumenti classici, cabaret, qualche sfumatura dark, ma non è affatto un disco difficile, anzi, probabilmente è l’album più accessibile della sua discografia (forse insieme con “Enchant” del 2002, se i neuroni non m’ingannano) ammesso che non vi dispiacciano i musical, il cabaret e i “manicomi per ragazze vittoriane ribelli.”

In conclusione, Fight Like A Girl (forse si poteva fare di meglio per la scelta del titolo) è un ottimo disco, anche se non raggiunge i fasti del suo capolavoro assoluto Opheliac.