Iniziamo subito con il chiarire che questa non è una recensione; si tratta solo di alcune impressioni sull'utilizzo di questo nuovo Superzoom made in Japan per APS-C, nello specifico il modello con attacco Fujifilm X-mount.
Il Sigma 16-300mm f/3.5-6.7 DC OS della serie Contemporary è al momento l'obiettivo per APS-C con la gamma di focali più ampia sul mercato (18,7 x) ed equivale nel formato full frame a un 24-450 mm. È leggero (615 gr) e veramente maneggevole (12 cm a 16mm, 24 cm a 300mm con il paraluce montato) da portare sempre appresso come unico obiettivo in dotazione. La differenza di peso e ingombro con l'eccellente Fujifilm XF 100-400mm f/4.5-5.6 R LM OIS WR da 1.375 gr è notevole, ma c'è da dire che lo è anche la differenza di qualità d'immagine.
Il Sigma è più o meno simile al Tamron 18-300mm f/3.5-6.3 Di III-A VC VXD sia come costi sia come ingombri ma anche come qualità dell'immagine. Il Sigma è solo più spinto nel lato wide (16mm anziché 18) costa leggermente di più (725 € contro i circa 534 € del Tamron) ma per il resto la qualità costruttiva, la maneggevolezza e la nitidezza sono più o meno sovrapponibili. Io in questi mesi ho utilizzato tutti e due gli obiettivi e devo dire che preferisco il Sigma sia per i 16mm di grandangolo che fanno sempre comodo sia per la qualità dei files ottenuti, ma è solo una questione di gusti: sono ambedue degli ottimi compromessi qualità-prezzo-ingombri-e-salvaschiena.
Come dicevo all'inizio io ho utilizzato questo Sigma su una Fujifilm APS-C, nello specifico la XT-5, e a questo proposito c'è da dire che i 40 megapixel di questa macchina sono un pò troppi per il 16-300mm Contemporary della Sigma che non riesce a risolvere al meglio questo tipo di sensore stipato di pixel fitti fitti. Sono sicuro che l'obiettivo in questione possa rendere decisamente meglio montato su una macchina da 24-26 megapixel, ma io questa ho e su questa l'ho utilizzato.
Comunque, a scanso di equivoci, devo dire che il Sigma 16-300mm montato sulla Fuji XT-5 è in grado di dare tante soddisfazioni. Non ha qualità del succitato Fujifilm XF 100-400, non risolve al meglio i 40 megapixel della XT-5, è buio (f/3.5 a 16mm e f/6.7 a 300mm) e poco definito, soprattutto negli angoli dei files. Tuttavia offre un'esperienza d'utilizzo impagabile: avere un grandangolo e un super tele nello stesso obiettivo garantisce creatività e divertimento senza pari. Un Superzoom leggero e maneggevole come questo si salda alla macchina ed è veramente difficile decidere di tirarlo via. Si aprono tanti mondi diversi con la stessa attrezzatura montata: panorami, ritratti, bird watching e quant'altro. La nitidezza al centro è buona a tutte le focali, nel lato grandangolo anche a tutta apertura per il lato tele è necessario chiudere di più il diaframma almeno a f/8 per avere una buona definizione nella zona centrale dell'immagine. Per quanto riguarda gli angoli invece non c'è molto da fare, sono sempre poco nitidi e poco utilizzabili anche chiudendo il diaframma. Comunque si può sfruttare il bokeh e la sfocatura intenzionale per mascherare il problema e salvare la foto. In ogni caso le immagini sono piacevoli e sufficientemente dettagliate per un uso amatoriale. Il divertimento è sempre assicurato.
Qui sotto ho inserito alcune immagini ottenute con l'accoppiata XT-5 - Sigma 16-300mm giusto per rendere un pò l'idea di cosa si possa fare senza troppo impegno. Tutte le immagini sono state create in JPG e non hanno ricevuto nessun tipo di trattamento in post-produzione. Sono solo il risultato di un paio di passeggiate senza troppe pretese.
Come ultime considerazioni su questo gioiellino bisogna aggiungere che offre anche buone possibilità macro alla focale di 70mm. Nella pratica non sono molto utilizzabili, in quanto bisognerebbe avvicinarsi veramente tanto al soggetto col rischio di distruggere l'eventuale insetto o comunque fare troppa ombra con l'obiettivo stesso. In ogni caso la possibilità c'è e si può provare a fare qualcosa anche in questo campo, senza troppe pretese e senza cambiare obiettivo.
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