C'erano una volta le bombe intelligenti, quelle che provavano a non buttare giù scuole e ospedali, quelle che cercavano o anche solo facevano finta di non fare troppe vittime civili. Invece la brutale aggressione di Putin e delle sue truppe prevede principalmente le strage di civili inermi per fiaccare la resistenza degli ucraini. Le bombe degli invasori finiscono sistematicamente sui condomini, sulle scuole, sugli ospedali e sui corridoi umanitari che si stanno trasformando in autentiche trappole per i disperati in fuga. A Mariupol l'ospedale civile è stato conquistato dai russi e i malati e il personale sono tenuti prigionieri all'interno; sono stati bombardati anche gli ospedali oncologici e quelli destinati alla maternità. Oltre a tutto questo ci sono anche i primi giornalisti caduti al fronte e non è ancora chiaro se siano stati abbattuti intenzionalmente dall'esercito invasore. Intanto dopo 20 giorni di questa allucinante guerra la situazione è ancora molto aperta, tra tentativi di vario genere di negoziazione e mediazione con USA e Cina da una parte e l'intervento turco dall'altra. La Russia per ora non cede. Putin vuole annientare tutta l'Ucraina, togliergli lo sbocco al mare, fagocitare intere regioni come ai saldi di primavera, smilitarizzare la nazione e renderla una sorta di mega nazione zombie con un fantoccio al governo al posto di Zelensky. In molti in Europa e in Occidente sperano che Zelensky ceda e lasci smembrare la sua nazione pur di non rischiare una guerra più ampia che possa coinvolgere altre nazioni. Di certo c'è la sinistra ombra della guerra nucleare, il rischio della terza - e forse ultima - guerra mondiale, ma è tragico e crudele assistere inermi alla strage degli innocenti. Le sanzioni aiutano e di certo la Russia è sempre più isolata, povera e forse instabile, le armi occidentali aiutano ancora di più, eppure tutto ciò non basterà probabilmente a fermare le orde criminali inviate dal Cremlino. Ora sono in arrivo sul fronte i tagliagole prezzolati dalla Siria e i battaglioni ceceni esperti in massacri di civili. Migliaia di mercenari senza scrupoli che dovrebbero occuparsi delle grandi città per distruggere tutto quello che è ancora vivo, ammesso che rimanga qualcosa ancora da uccidere.
Comunque vada a finire l'orgoglio e la dignità del popolo ucraino e del suo eroico presidente resteranno nella storia. La resistenza dell'Ucraina è e sarà una lezione per tutti e invece dall'altra parte, prima o poi, il signor Putin dovrà rispondere delle sue azioni e forse anche le nostre coscienze...
Forza Ucraina!
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