La guerra dilaga sotto casa nostra, giusto solo pochi chilometri più ad est eppure - come da protocollo post-covid dove tutto è concesso - si festeggia il carnevale e si fa baldoria. Tuttavia questo è solo l'effetto collaterale della pandemia che ci ha reso tutti più egoisti, cinici e anche un po' stronzi. Comunque dopo due anni di morti, feriti, lockdown, stenti e sacrifici ci può anche stare; d'altronde l'empatia non è più il nostro forte, ammesso che lo sia mai stato. La cosa invece più difficile da comprendere è l'invasione mediatica di strani personaggi, professoresse e professorini porta bandiera dell'estremismo pacifista. Solo un paio di giorni fa mi è capitato di dovermi sorbire da Formigli a La7 un paio di questi strani soggetti che non sono in grado di distinguere gli aggressori dalle vittime, un po' come avvenne in passato in occidente con i nazisti e la loro guerra lampo. Tutta questa incredibile fauna colta e raffinata non solo è contraria all'invio di armi all'Ucraina invasa ma non gradisce anche il fatto stesso che questi possano difendere le proprie case, le proprie famiglie e il proprio futuro. Secondo 'sti professori e il loro strampalato concetto di pace la guerra la stanno facendo allo stesso modo tutte e due le nazioni, sia gli ucraini con i loro fuciletti che il potentissimo esercito imperiale di Putin. Ieri si è andati vicinissimi a una nuova catastrofe nucleare che avrebbe potuto mettere fine alla nostra Europetta, anche a quella dei pacifisti estremisti. Non so se una bella ondata di radiazioni sia in grado di far cambiare idea a chi vuole sacrificare l'intera nazione Ucraina in nome della pace dei codardi. In ogni caso il pericolo c'è ancora e aleggia sinistramente sul nostro mondo, a mister Putin non può fregare di meno di un paio di isotopi irrequieti che vagano sull'Europa. Per quanto riguarda i "pacifisti dei morti altrui" non ne sarei così tanto sicuro, ma probabilmente darebbero la colpa agli ucraini che non hanno abbassato le braghe davanti alle orde criminali di Putin. In questi giorni poi circola la teoria della denazificazione come la dottrina di Putin ci insegna. Si afferma che gli ucraini siano nazisti, una roba ai confini della follia con una nazione con un presidente ebreo. Tutto questo nasce da una piccola banda di neonazisti che fanno parte dell'esercito ucraino (il battaglione di volontari e mercenari stranieri denominato Azov) di certo non bella gente, ma c'è da dire che anche la Russia del compagno Putin pullula di neo-nazisti come tutto il resto d'Europa, Italia compresa. Quindi anche questa è solo una scusa dell'invasore guerrafondaio, perfetta per gli osservatori occidentali, per i professorini e qualche vignettista famoso che possono tutti girarsi dall'altra parte con la coscienza candida come le chiappe di un bimbo.
Affanculo a tutti.
FORZA UCRAINA!!!
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