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Bochesmalas

mercoledì 17 aprile 2019

Namibia: Opuwo e gli Himba


Dal Damaraland ci siamo spostati nel Kaokoveld (o Kaokoland) nella Namibia settentrionale dove vivono gli Himba. Questa etnia è nota per la bellezza delle donne che si presentano con una colorazione rossa delle pelle, ottenuta con un unguento a base di burro, ocra ed erbe. Oltre che per fini estetici, l'unguento serve per idratare e proteggere la cute dagli insetti. Completano il look le splendide acconciature decorate con pelle di capra, e poi monili, cavigliere, cinture e gonne di pelle. Per quanto riguarda i maschi, invece, non si riscontra al stessa cura "nell'abbigliamento" né, tantomeno, lo stesso senso estetico. Gli Himba (o Ovahimba) sono una popolazione nomade che si occupa principalmente di pastorizia, composta da circa 12.000 individui, vivono in villaggi isolati ma qualcuno anche in città (si vedono di frequente a Opuwo). 
In questa zona della Namibia oltre agli Himba s'incontrano gli Herero che dovrebbero avere la stessa radice etnica, solo che l'aspetto esteriore delle donne è completamente diverso: mentre le Himba sono semi svestite e con la pelle colorata di rosso-ocra, le donne Herero paiono provenire dall'epoca Vittoriana con tutta una serie di gonne e sottane, che le fanno apparire gigantesche, e il copricapo a forma di corno.
Comunque una visita in un villaggio Himba, possibilmente in uno di quelli non frequentato dai turisti, come fortunatamente è capitato a noi, è un'esperienza straordinaria. Sono un popolo fiero ma anche ospitale che tiene particolarmente alle proprie tradizioni. 
In questa parte del viaggio, oltre ad approfondire la conoscenza di questa splendida gente c'è stata l'occasione di toccare con mano la vera Africa, perché la cittadina di Opuwo, dove non abita nessun bianco, è completamente diversa dalle altre città della Namibia viste nel nostro giro. In questa città c'è più confusione, molta meno pulizia e ordine, molti più venditori di cazzate di ogni genere, più polvere e animali che rovistano nei rifiuti, ma non dispiace affatto. Un posto curioso meno europeo e decisamente più africano. Del resto, siamo in Africa e un luogo come Opuwo non dovrebbe essere un'eccezione...






















































































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