Le miniere, dopo aver creato lavoro, ricchezza (per pochi) e malattie e lutti (per molti) stanno chiudendo come tapparelle sotto il sole cocente dell'estate. Alcune sono inattive da tempo; sono state abbandonate dalle opulente e ingorde multinazionali che hanno preferito spostarsi in luoghi economicamente più vantaggiosi, dove il lavoro costa di meno e si possono sfruttare meglio gli operai. Loro, le multinazionali, spesso, molto spesso, prima di fare le valigie, non si sono occupate minimamente della bonifica dei luoghi che hanno sfruttato, ma questa è un'altra storia, l'ennesima brutta storia italiana.
Nel Sulcis-Iglesiente ce ne sono tante di queste ferite aperte. Alcune di queste, però, possono rappresentare un'occasione di riscatto per questo martoriato territorio.
Porto Flavia è un interessante sito minerario che sbocca sul mare, di fronte all'isolotto "Pan di Zucchero," un grande scoglio di pietra calcare, anch'esso sfruttato a suo tempo per l'estrazione di minerale. Lo sbocco diretto sul mare garantiva, attraverso due gallerie, un sistema di nastri trasportatori e un'innovativo braccio mobile, lo scarico dei minerali direttamente nella stiva delle navi.
Il sito si trova presso la località balneare di Masua, nel territorio del comune di Iglesias. Qui si può abbinare un po' di cultura con il relax della spiaggia e dello splendido mare.
Si può visitare accompagnati da una guida esperta (i minatori che qui ci lavoravano). Il tutto è gestito dall'IGEA che si occupa della gestione e valorizzazione del vecchio sito minerario.
La miniera di Montevecchio si trova nei territori comunali di Guspini e Arbus e fa parte del progetto Geo Parks patrocinato dall'UNESCO. Il sito si trova su un'altipiano, raggiungibile da una tortuosa stradina panoramica, a 10 chilometri da Guspini in direzione nord-ovest.
Anche qui si possono fare visite guidate che comprendono il piccolo museo, lo splendido palazzo della direzione (nel centro abitato del paesino Gennas, più noto come "Montevecchio" frazione di Guspini) e le vecchie abitazioni dei minatori. Come Porto Flavia fa parte degli otto siti che costituiscono il Parco Geominerario della Sardegna.
Articolo molto interessante. Sono stato in ferie in Sardegna nel 2008 e nel 2009. Da Bosa sono sceso nell'oristantese, poi nell'iglesiente... fino ad arrivare a Barumini per visitare un sito archeologico. Terra meravigliosa, spiagge oltre ogni immaginazione e cibo strepitoso... questo patrimonio viene devastato dagli interessi delle multinazionali, complice anche una pesante ignoranza di fondo da una parte della gente del posto. Peccato.
RispondiEliminaSono assolutamente d'accordo sulla "terra meravigliosa," non per niente ci sono nato e ci vivo!
RispondiEliminaForse non hai tutti i torti anche per quanto riguarda le altre considerazioni, ma le multinazionali quando vogliono una cosa se la prendono, non c'è niente da fare. Laggiù, nel Sulcis-Iglesiente, come in tantissime altre parti d'Italia, hanno fatto shopping alla grande, hanno sfruttato il territorio e le persone e se ne sono andate. Tutto questo con la complicità dello stato italiano, ovviamente...
Grazie per il tuo commento.
P.S.:Comunque, più che l'ignoranza, che nel periodo della "colonizzazione" non era molto diversa dal resto del centro e sud Italia, i problemi di quel territorio sono sempre stati la disoccupazione, la fame e la miseria (oltre a qualche individuo di insani principi morali, come ci sono un po' dappertutto). In questo habitat chi propone lavoro, di qualsiasi tipo e qualità, con o senza garanzie di sicurezza e diritti per i lavoratori, trova terreno fertile.
RispondiEliminaIn ogni caso è da quelle parti che c'è stato il primo sciopero italiano... :)
Giustamente l'ignoranza pone le sue radici dove c'è fame e miseria e fidati che anche da noi a Milano è pieno di gentaglia, sedicente arricchita, che in realtà è ignorante come una capra (con tutto il rispetto per la bestia). Preferirei evitare di parlare di scioperi e politica, perché farei un post lungo quanto la Divina Commedia, fidati ;)
RispondiEliminaSi, sono d'accordo con te…Meglio evitare il discorso su politica, sindacati e scioperi si rischia l'orchite. :)
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