Lasciate ogni speranza o voi che entrate

Bochesmalas

venerdì 22 gennaio 2016

...Quello che conta è il pensiero



Ci siamo: il pensiero unico, il mitico pensée unique, sta prendendo forma e sta acquisendo sostanza e spessore in tutta Europa e in modo particolare qui nel nostro stivale. Ma non solo, si sta evolvendo in qualcosa di ancora più subdolo e infestante, corrompendo anche soggetti in buona fede e con la coscienza candida come le chiappe di un neonato.
Questo virus, come tutti i parassiti, necessita di un organismo ospite da infettare e dal quale sottrarre le sostanze vitali e l’energia necessarie per poter vivere e replicarsi. Questi organismi dai facili costumi, accondiscendenti e (inconsapevoli) complici, spesso sprovvisti di firewall e qualsiasi altro presidio atto alla difesa da aggressioni esterne, sono gli esseri umani che popolano il territorio della comunità europea e anche il suddetto stivale. Siamo noi.
Il virus qui trova terreno fertile: portafogli ancora semi pieni, tessuto adiposo in abbondanza e teste vuote, assolutamente non in grado di opporre alcuna resistenza. Da queste cellule il parassita sottrae energia che dirotta verso altri organismi pluricellulari ben più grandi ed evoluti: le banche, la finanza, i partiti e tutta la galassia che ruota intorno a questi.
in questa fase l’infezione si sviluppa e acquisisce forza e difficilmente può essere debellata o anche solo attenuata con i comuni antivirali disponibili sul mercato; occorrerebbero sistemi più drastici e risolutivi, quasi impossibili da mettere in pratica (la rivoluzione?).
Dopo aver consumato le scorte di energia da ogni singola cellula dell’organismo infettato, il virus lo abbandona, senza preoccuparsi minimamente della sua sorte, delle alterazioni organiche e funzionali causate allo stesso e delle relative complicanze. Dall’involucro vuoto del soggetto infetto si sposta agevolmente ad altri simili, che hanno avuto contatti in qualche modo con il malato; spesso parenti, amici, colleghi di lavoro o semplicemente solo concittadini; si trasmette per contatto.
Per la sua diffusione il virus utilizza sapientemente alcuni vettori: i partiti politici, la fondazioni, la UE, la tv, i giornali e soprattutto le banche, assicurazioni, l’alta e la bassa (bassissima talvolta) finanza. E qui si chiude il cerchio: gli organismi-vettore sono gli stessi soggetti che vengono nutriti dall’energia e dalla sostanze nutrienti sottratte dai pazienti infettati dal virus; l’intermediario che si dovrebbe occupare solo del trasferimento, del trasporto, dell’agente infettante, consapevolmente o no, si trasforma in parassita esso stesso, diviene il vero beneficiario degli effetti dell’epidemia, ancora di più del virus stesso.

Nel nostro caso l’inoculazione del virus avviene dolcemente, attraverso il gran lavoro svolto dalla tv di regime, dai grandi quotidiani e dal faccione sorridente del capo supremo, il quale si spaccia abilmente per il medico, quando invece trattasi del sommo untore. Ma lo spettatore, il lettore e il passante, spesso (molto spesso) non è in grado di riconoscere il male dalla cura, l’apparenza dalla sostanza, un esame endoscopico da un’inculata. Questo grazie alla preparazione scrupolosa, subdola, malefica, ma estremamente efficace da parte dei vettori dell’infezione al servizio del virus e dell’untore.
Grazie a tutto un insieme di circostanze, pilotate o no, grazie ad una rodata macchina da guerra, micidiale quanto innocua all’apparenza (giornali e tv) il virus ha sempre la meglio.
Fa parte del gioco anche il rapporto contro natura destra-sinistra, batteri e virus, gli Alfani e i Verdini con i nuovi democristiani-PD con ascendente berlusconiano in Nazareno.
Ma tutto nasce da un numero profetico, il numero UNO: uno, come il solo e unico a comandare e decidere; uno, come il numero di partiti che sopravviveranno all’epidemia; uno, come il numero di sindacati; uno, come il numero della camere rimaste nel nostro parlamento; uno, come informazione unica, standardizzata e liofilizzata; uno, come il numero massimo di neuroni consentiti per ogni singolo cittadino.

Accade così, nell’indifferenza generale, nella bambagia, mentre si sguazza negli 80 euro come novelli Paperon de Paperoni delle favelas, e si viene ipnotizzati dalle slide.
Gli insegnanti che giustamente protestavano a migliaia contro la terrificante “Buona Scuola”, i lavoratori indignati per l’abolizione di buona parte dei diritti, dell’art.18 e per le false assunzioni a tempo indeterminato, per il mancato rinnovo dei contratti, e per l’abominevole jobs act, i migliaia di cittadini truffati dalle Banche in mezza Italia e in mezzo ai boschi, e ancor di più stuprati dal decreto salvabanche…Bene tutte queste persone, quando si presenterà il momento fatidico di esprimere la propria indignazione nell’urna, come sempre si tireranno indietro e seguiranno il pensiero unico che condurrà le loro matite a fare una x sul partito unico. Ma questo non avviene per un improvviso crollo delle azioni del Q.I. in borsa, o per la migrazione della materia grigia verso chissà quali lidi; la causa di tutto questo è sempre il virus che, una volta insidiatosi nel liquido cerebrospinale, s’impossessa della centralina di controllo e di conseguenza le facoltà intellettive vengono piegate al volere del parassita.
L’ascesa del virus, come dicevo, è favorita dagli organismi-vettore che svolgono un lavoro indispensabile per la diffusione dell’infezione. L’attacco dell’armata degna del miglior Napoleone per il caso di Quarto che ha coinvolto, suo malgrado, il M5S è un esempio perfetto: tutti i giornali, tutte le tv schierate come legioni romane (o come l’esercito di Napoleone se preferite) ogni minuto di ogni santo giorno per attaccare, distruggere, denigrare.
Il caso in sé non è poi così complesso, sarebbe bastato un trafiletto di poche righe: consigliere viene espulso dal Movimento per collusione con la camorra; sindaco, seppur non indagato, viene fatto dimette per evitare dubbi e sospetti di connivenza con la camorra. Punto.
Invece no: giorni, settimane, mesi di bombardamenti a tappeto con artiglieria pesante, assalti all’arma bianca da parte della cavalleria (i politici e politicanti PD) e della fanteria (giornalisti tv e carta stampata PD, ovvero almeno il 90% dell’informazione italiana) con intere trasmissioni dedicate al caso Quarto. Ci manca solo l’intervento di Ban Ki-moon per completare il quadro e condurre il PD alle soglie del 50%, sotto l’egida delle Nazioni Unite.
D’altro canto degli 83 indagati del PD nel solo 2015 non c’è traccia alcuna né nei quotidiani né in tv, della lunga serie di indagati presenti in parlamento non ne parla nessuno, del conflitto d’interessi ancora meno.
Ma le elezioni amministrative si avvicinano e in qualche grande città il Movimento Cinque Stelle potrebbe causare qualche dispiacere alla casta, e al PD in particolare, perciò era necessario screditare e infangare per piegare i sondaggi al volere del partito unico destra-sinistra. E inoltre c’era la necessità di distogliere l’attenzione del pubblico dal disastro delle banche (e ministri connessi).
Ma, tranquilli, anche se di banche se ne parlerà sempre meno (e di Quarto sempre più) saranno molte altre la baracche mangia soldi a fare la fine di Banca Etruria e non è detto che siano solo piccoli e insignificanti istituti a finire in un mare di feci (e con essi centinaia, migliaia, di azionisti, obbligazionisti o semplici correntisti).
Anche il Monte dei Paschi, a suo tempo abbondantemente foraggiato da mastro Monti con i quattrini sottratti ai cittadini italiani, non naviga in buone acque…


Comunque vada sarà un successo. Non abbiamo gli anticorpi per fermare, o quantomeno ridurre, gli effetti dell’infezione e per adesso ci è andata ancora bene. Il prossimo passo sarà l’espianto degli organi (da vivi)…




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2 commenti:

  1. Lo so, fratello...e meno male che qualcuno che resiste c'è ancora. Ma ho l'impressione che siamo sempre più pochi.

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