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Bochesmalas

domenica 2 ottobre 2011

Le atrocità del dottor Moreau, gli alieni e i viaggi nel tempo: H.G. Wells





Per “colpa” di Herbert George Wells nasce la fantascienza moderna. I suoi racconti e le sue idee fantasiose erano talmente avanti rispetto al tempo in cui scrisse (fine 800 sino alla Seconda Guerra Mondiale) da risultare attuali ancora oggi. Il cinema, dai primi del Novecento sino a oggi, ha tratto ispirazione a più riprese dai suoi scritti, con alterne fortune: alcuni suoi romanzi hanno trovato nuova vita davanti alle cineprese, qualche altro ha perso buona parte del fascino una volta adattato per il grande schermo.
I suoi racconti più interessanti, quelli che ti tengono incollato alla poltrona sino ad arrivare all’ultima pagina, sono:
L’isola del dottor Moreau;
La guerra dei mondi;
La macchina del tempo;
I primi uomini sulla luna.





Tutti e quattro i racconti hanno attirato l’attenzione di registi e sceneggiatori in diversi periodi.
L’isola del dottor Moreau ha avuto un primo adattamento nel 1932, un secondo nel 1977 con Burt Lancaster e la regia di Don Taylor. Successivamente è stato ripreso nel 1996 in una versione stroncata dalla critica e dal pubblico, con Marlon Brando e la regia di John Frankenhein (titolo italiano: L’isola perduta). Secondo me, invece, è un film da riscoprire e, al di la delle aspettative più o meno disattese se si fa un confronto con il libro, si tratta di un buon film che andrebbe rivalutato.
Il racconto di Wells ha un’atmosfera inquietante che parzialmente si perde nella trasposizione cinematografica ma questo è un difetto di molti film, salvo rare eccezioni.
La storia inizia con il naufragio della Lady Vain nell’oceano Pacifico. L’unico sopravvissuto, il protagonista del romanzo, Edward Prendick viene tratto in salvo dopo alcuni giorni da un’imbarcazione adibita al trasporto di animali esotici dove fa conoscenza con il dottor Montgomery e il suo strano servitore. Il naufrago, ancora frastornato e spossato, viene costretto a seguire il medico e il carico di animali in un isola e qui avviene l’incontro con alcuni bizzarri individui e con il dottor Moreau. 
Prendick sente in continuazione spaventosi lamenti e grida, riesce a intravedere un corpo dalle fattezze umane disteso su un lettino e orribilmente mutilato, scopre delle presenze inquietanti, alcuni uomini mostruosi dalle strane forme e dai comportamenti ancora più incomprensibili. Pensa che essi siano uomini sottoposti a orrendi esperimenti da parte di Moreau e dei suoi assistenti. Cerca di fuggire e si rifugia all’interno di una caverna, dove assiste a terribili e sanguinosi rituali e infine viene catturato dai suoi “amici” medici e ricondotto nell’abitazione di Moreau. Qui viene a conoscenza degli esperimenti del folle dottore e della sua ricerca attraverso la vivisezione, i trapianti di tessuto, organi e arti, ma anche con l’uso dell’ipnosi, per “umanizzare” gli animali...










La guerra dei mondi ha trovato terreno ancora più fertile in quel di Hollywood e non solo: ha ricevuto le attenzioni del mondo dei fumetti, del teatro, della radio (il celebre adattamento radiofonico da parte di Orson Welles nel 1938).
Le trasposizioni cinematografiche di questo romanzo sono state due: una nel 1953 e la seconda nel 2005 a opera di Steven Spielberg.




La macchina del tempo ha ricevuto un primo trattamento nel 1960 (L’uomo che visse nel futuro di George Pal) e un secondo nel 2002 (The time machine di Simon Wells).





I primi uomini sulla luna già nel 1919 era diventato una pellicola, per poi essere ripreso nel 1964 (Base luna chiama terra).


Ma quasi tutta la bibliografia di Wells è degna di nota. Va citato almeno" L'uomo invisibile", anche questo libro ha "subito" le attenzioni dei cineasti, del teatro e del mondo del fumetto.








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