Lasciate ogni speranza o voi che entrate

Bochesmalas

giovedì 27 febbraio 2025

e venne il gatto che si mangiò il topo...


In questi tempi con il mondo in bilico, tirato da una parte da quel matto di Trump e dall'altra da tutta una schiera di folli e pericolosi criminali quali lo zar Putin, il padrone della Corea del Nord Ciccio Kim e Khamenei, ayatollah del regime medioevale dell'Iran, pare non ci sia alcuna speranza di scamparsela. Da una parte Trump con minacce di dazi all'Europa e il desiderio di strambe conquiste neo imperiali (Groenlandia, Panama, Gaza da trasformare in una nuova "riviera") nonché l'acquolina in bocca verso le ricchezze ucraine per finire di spolpare il cadavere di quel paese. Dall'altra Putin che si sfrega le mani perché, con il benestare USA e qualche migliaio di coglioni nord-coreani da mandare al macero in trincea può finalmente finire il suo lavoro. Nel mezzo di questa "ultima cena" con la tavola già imbandita i richiedenti asilo, che siano afghani o algerini, possono commettere stragi indisturbati in Germania o Francia senza che nessuno sia in grado di fermarli o rispedirli indietro anche se già segnalati come pericolosi estremisti. Sembra quasi che al momento della richiesta di asilo siano i giudici stessi a fornire loro il kit del "bravo terrorista" con tutti gli arnesi necessari per commettere una strage in nome di Allah e comunque a dare il proprio benestare. In Europa non può essere rimandato indietro nessun immigrato irregolare, che sia estremista dichiarato o no non ha alcuna importanza. E questa stessa Europa imbolsita, pigra, macchinosa e stanca, dovrebbe salvare quel che resta della martoriata Ucraina? Purtroppo per lo sfortunato - e coraggioso - popolo ucraino penso non ci sia niente da fare: le iene sono pronte a finire di spolpare la carcassa del loro paese. L'Europa non conta un cazzo e Trump ha fame.
Nell'altro fronte invece gli "amici" palestinesi continuano a torturare e uccidere gli ostaggi di quel maledetto 7 ottobre e ad inscenare quelle allucinanti e vergognose cerimonie per la consegna di cadaveri e prigionieri ancora in vita, come se fosse un film di Hollywood. Peccato che le scenografie con le bestie incappucciate con i mitra e le migliaia di uomini (solo uomini, ovviamente) festanti e inneggianti Allah, ricordano molto da vicino le atrocità dell'Isis più che una guerra partigiana, come invece la si vorrebbe far passare da molti. Eppure questa gente continua a piacere a noi europei. Si continua a tifare per loro senza esitazione né alcun dubbio. Nelle nostre piazze si scende in massa con le bandiere palestinesi al vento a prescindere da tutto. Poco importa se si tratta in buona parte di estremisti islamici, poco importa se sono capaci di torturare e uccidere bambini indifesi per poi mostrare le casse come trofei al mondo compiacente. La Palestina ci piace ancora più del nostro paese. Per la Palestina si bruciano le piazze, si picchia e si distruggono simboli ebraici. Mentre per altri popoli, altri paesi (come ad esempio l'Ucraina) non si esce neanche di casa, men che meno per i problemi di casa nostra...

Vomitate pure.

 

sabato 8 febbraio 2025

E invece, nonostante tutto, la svolta c'è...


Solo qualche giorno fa, dopo la partita contro Scafati, erano ricascate le braccia e pareva che la svolta intravista dopo le partite con Bologna in campionato e Le Portel in coppa fosse solo un'illusione fugace. Invece no, nonostante i miseri 14 punti (undicesimo posto con 7 vittorie e 12 sconfitte) la Dinamo Sassari ha dimostrato, contro Cholet nell'ultima di Fiba Europe Cup e stasera contro Milano nella quarta giornata di ritorno del campionato di Serie A, di essere viva e combattiva. Queste ultime due sono state due sconfitte, ma raramente si sono viste due sconfitte così "belle" la Dinamo è andata oltre la sfortuna (contro Milano sono usciti primi Bibbins poi Tambone con i volti coperti di sangue) e ha giocato veramente bene. Si sono rivisti orgoglio e grinta come una volta e anche le ottime prove del rientrante Sokolowski e di Thomas. La Dinamo forse non ha la qualità delle prime otto squadre di questo campionato ma in quanto a cuore, grinta e orgoglio, in questo momento, non è seconda a nessuno. La svolta Bulleri c'è. Forza Dinamo!

 

domenica 2 febbraio 2025

Dinamo Sassari, ci siamo sbagliati: la svolta non c'è

 


Pochi minuti fa ero qui a celebrare la "svolta" dell'era Bulleri con le vittorie su Bologna e Le Portel nonché il rientro di Sokolowski e il clamoroso ritorno di Thomas. Invece no. Invece la Dinamo Sassari va a perdere - per la seconda volta in questa stagione - contro una Scafati, ultima in classifica, reduce da 6 sconfitte consecutive, per 98 a 82, e forse perde nuovamente Sokolowski che dopo i suoi primi due punti dopo un'eternità in infermeria esce e non rientra più dopo aver messo male un piede. Si salvano solo Bibbins, Cappelletti e Halilovic e forse, in parte, Gazi per la grinta e Tambone per qualche punto pesante. Per il resto nulla: sempre sotto nel punteggio, sempre a rincorrere più e più volte con il -2 sempre preso e mai risolto; un coito interrotto all'infinito e una Scafati che è parsa una corazzata invincibile, non l'ultima in classifica. Peccato, sarà per un'altra volta o un altro campionato. Spero con tutto il cuore di sbagliarmi, ma sembra che la stagione finisca qui: 14 punti, undicesimo posto, quattro punti dalla zona retrocessione...

Dinamo Sassari e la svolta: Bulleri, Thomas e il rientro di Sokolowski

 


Dopo un lungo periodo di alti e bassi, prestazioni deludenti e PalaSerradimigni con sempre più spazi vuoti, a Sassari si volta pagina. Finalmente.
Via Markovic che non è riuscito a imprimere nella capoccia dei giocatori il suo gioco, se non saltuariamente (vedi la serie di 4 vittorie su 5 di dicembre 2024, iniziata con Trieste e conclusa con la vittoria esterna di Cremona) subentra il vice Massimo Bulleri come head coach. Una volta sfumati definitivamente nell'ordine: la Champions League, la Final Eight e la Fiba Europe Cup, resta solo il campionato e l'obiettivo Playoff.
Con "Bullo" ai comandi sono arrivati gioco e risultati come la clamorosa vittoria contro Bologna e la vittoria - inutile, purtroppo - contro i francesi di Le Portel, nonostante i ranghi ridotti e la panchina talmente corta da sembrare uno sgabello. Forse è un po' presto per parlare di svolta vera e propria, tuttavia l'impressione di queste prime partite a guida Bulleri è che finalmente ci sia un gioco e soprattutto che sia tornata la voglia di lottare e si è anche rivisto il mitico orgoglio Dinamo. Sinora il nuovo head coach non ha potuto contare su tanti giocatori ma pare che ora sia nuovamente disponibile il polacco Sokolowski dopo un secolo di stop e forse anche Renfro, oltre che al pieno recupero del nuovo acquisto Gazi. Però la notizia più clamorosa, il colpo di scena più fragoroso, è il ritorno di Rashawn Thomas grande atleta assoluto protagonista della vittoria in Fiba Europe Cup nel 2019 nonché della serie epica di 22 vittorie di fila con Pozzecco alla guida e della finale scudetto contro Venezia. Non resta che attendere che sia disponibile per rientrare in campo a Sassari.
Tra pochi minuti c'è in programma la terza di ritorno contro Scafati in trasferta (Dazn ore 16.00). Forza Dinamo!