Lasciate ogni speranza o voi che entrate

Bochesmalas

lunedì 27 gennaio 2025

27 Gennaio 2025 Giorno della Memoria

 


Ancora una volta, e più di prima, è assolutamente necessario ricordare quanto è accaduto a milioni di ebrei per mano dei nazi-fascisti con la complicità dei tantissimi collaborazionisti nonché degli innumerevoli indifferenti, gli stessi che, ancora adesso, si voltano dall'altra parte quando vedono atti di violenza o qualche persona esanime sul marciapiede. Non c'era empatia allora come non ce n'è adesso. 
Di questi tempi in Italia, in Europa e in buona parte del mondo, oltre che negli stati islamici, si assiste a un ritorno in grande stile dell'antisemitismo e del razzismo. L'unica differenza è che ora riguarda solo in minima parte la destra (se non tra gli estremisti filo nazisti, che sono comunque in numero esiguo nel mondo). Adesso l'antisemitismo e il vero razzismo albergano tra le pieghe della sinistra più radicale (e non solo) nei centri sociali, nei collettivi studenteschi e in gran parte delle nostre università. Anche le "femministe" non ne sono immuni. In questo momento un ipotetico ritorno delle "leggi razziali" di mussoliniana memoria incontrerebbe il favore di una larghissima fetta di popolo, forse ancora di più che durante il Ventennio. Adesso agli ebrei si vuole impedire di sfilare durante le manifestazioni del 25 aprile, di partecipare a una fiera del libro o anche in qualsiasi altra fiera o mercato. Come allora, secondo i nuovi fascio-comunisti razzisti 2.0, si vuole impedire agli ebrei di partecipare a qualsiasi manifestazione pubblica. Temo che non si tarderà ad assistere nuovamente ad assalti squadristi, perché già adesso dichiararsi ebreo o portare qualche segno riconducibile in qualche modo a quella religione comporta grandi rischi per la propria incolumità. Rispetto al periodo del fascismo cambia solo il colore delle bandiere, l'animo dei nuovi razzisti è lo stesso di prima.
Oltretutto da quel maledetto 7 ottobre 2023 in poi non c'è mai stato nessun segno di solidarietà nei confronti di quei morti o degli ostaggi nelle mani dei nostri amici fondamentalisti di Hamas, tantomeno nei confronti di quanto è avvenuto con la Shoah. Purtroppo il passato non ci ha insegnato niente, si tende sempre a dimenticare, soprattutto quello che non ci piace. Poi, con il tempo, subentrano inevitabilmente le varie modifiche della realtà ad uso e consumo personale e i negazionisti sono particolarmente esperti in questo campo. La storia è terreno di caccia per ogni imbecille armato del proprio vessillo; in un attimo viene trasfigurata e corrotta dai virus che ogni ideologia si porta dietro. E tutti gli ismi da questo punto di vista, come da altri, non aiutano affatto. 
Le giovani generazioni del resto sono molto sensibili agli ismi di ogni tipo, è trendy essere estremista come anche essere razzista verso gli ebrei, anche quelli che si reputano anti-fascisti e anti-razzisti, ma l'anti razzismo riguarda solo i musulmani. Non ci sono grandi speranze che il Giorno della Memoria, e il genocidio che vuole ricordare, facciano breccia tra le anime perdute dei giovani nel 2025.

Fortunatamente qualche povero ostaggio ancora nelle mani delle bestie di Hamas sta iniziando ad essere liberato, con il contagocce, ma almeno qualcuno sta rivedendo la luce. Speriamo che i pochi rimasti ancora in vita vengano liberati al più presto perché tutto questo tempo nelle mani di quegli esseri incappucciati con il corano in una mano e il machete nell'altra deve essere stata un'esperienza non troppo dissimile a quanto avveniva nelle stanze della Gestapo o nei laboratori del dottor Mengele. E lo si è visto nel massacro del 7 ottobre dove i nostri amici hanno squartato donne, bruciato vivi bambini e torturato e ucciso e stuprato tutto quello che trovavano.
C’è anche chi vorrebbe che si ricordino le vittime di Gaza in questa giornata. C’è chi vuole equiparare la Shoah con quanto avvenuto nella striscia, ma nessuno di questi vuole vedere le differenze: il Giorno della Memoria è stato istituito per ricordare oltre 6 milioni di ebrei trucidati in quanti ebrei, persone che non avevano fatto nulla, neanche lanciato una pietra verso i loro persecutori. A Gaza la situazione si è creata da ben altri presupposti: il 7 ottobre sono partiti oltre 5 missili verso Israele po c’è stata la strage di oltre mille persone che se stavano tranquilli a casa propria o nel rave a ballare. Se non ci fosse stato quell’attacco bestiale e gli ostaggi tenuti prigionieri nelle case dei palestinesi non sarebbe successo niente. La differenza è enorme. Quarantamila vittime contro sei milioni, alla fine dei conti.

Un'ultima considerazione: non so se qualcuno lo ha notato (io penso di no) ma il giorno della liberazione delle prime tre ragazze, la settimana scorsa a Gaza, la folla immensa festante e allegra era composta, oltre che dagli incappucciati con i kalasnikov in mano, solo da uomini. Migliaia di uomini festanti e inneggianti ad Allah e alla sua grandezza. Le donne chissà dove erano rinchiuse. Evidentemente le nostre femministe e gli antagonisti questi particolari non li vedono o non li vogliono vedere. Tutto ciò che fanno gli amici Palestinesi è sempre giustificabile, ed è cosa buona e giusta, Allah compreso.



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