Si parte da Lima, la capitale, anche perché qui c'è l'unico aeroporto internazionale di tutto il Perù e, in ogni caso, è il punto di partenza migliore per iniziare un giro in questo meraviglioso paese. Oltretutto atterrando in questa megalopoli di oltre 10 milioni di abitanti si ha un approccio tranquillo e privo di effetti collaterali in quanto la città si trova sul livello del mare. Quindi si parte in modo soft, tra i banchi di nebbia animati dalla corrente dell'oceano Pacifico e la cordigliera delle Ande che chiude la valle dove riposa la città. A Lima non piove praticamente mai. Si può notare nelle sue strade l'assenza di canali di scolo, pozzetti e tombini, come anche la totale mancanza di grondaie o tetti spioventi nelle abitazioni. Non oso immaginare cosa succederebbe se cominciasse a piovere, credo che la città verrebbe sommersa dall'acqua. Comunque, considerazioni meteorologiche a parte, Lima è una bella città moderna e vivace con il suo traffico eccessivo e disordinato che ricorda un po' Delhi in India. Pullula di umanità varia e indaffarata, palazzi moderni, giardini e ville in stile americano ma è presente anche un gran bel centro storico coloniale dichiarato patrimonio mondiale dall'Unesco nel 1991. Il cuore pulsante è la bellissima Plaza de Armas, mentre la parte più ricca e moderna ha il suo epicentro nel quartiere di Miraflores. In questa zona si trova il "parco dell'amore" che pare progettato da Gaudì, c'è anche un piccolo giardino popolato da gatti che sonnecchiano sugli alberi e soprattutto si trova la porta d'accesso all'oceano, vero e proprio paradiso per i surfisti. L'acqua del Pacifico è gelida ed è impossibile fare il bagno in tutte le stagioni, ma il colpo d'occhio è decisamente piacevole.
In questa città si ha il primo approccio con la cucina locale e con la gente del Perù, si possono cambiare gli euro in una Casa de Cambio o nei numerosi bancomat, perché la nostra moneta non è accettata quasi in nessun posto a differenza del dollaro. Conviene quindi avere una buona scorta di Nuevo Sol per le piccole spese quotidiane. Il secondo step, dopo aver goduto del sole di Lima, è prendere un mezzo pubblico per iniziare la scoperta del Perù. La compagnia Cruz del Sur garantisce un ottimo servizio per gli spostamenti da una città all'altra, con pullman comodi e confortevoli muniti di servizi a bordo, schermo multimediale, snack e pasti compresi a seconda delle tratte. L'unico problema, come accennavo nel post precedente, sono le strade e gli spostamenti un po' troppo lunghi: 4 ore per i 250 km da Lima a Paracas, quasi lo stesso tempo per il tragitto da Paracas a Nasca e ben 10 ore per l'infinita tratta Nasca - Arequipa, un massacro per le natiche e il sistema circolatorio, senza nessuna sosta. Ma bisogna adeguarsi e armarsi di pazienza se si vogliono scoprire le bellezze di questo paese. E comunque con questi lunghi spostamenti si può apprezzare in pieno il territorio cangiante del Perù. È un paese ricchissimo di panorami quanto mai vari e stupefacenti, che a volte si aprono davanti agli occhi come veri e propri mondi alieni. Si passa dal deserto con le sue dune immense sinuose e morbide, ai vulcani fumanti, alle montagne verdi che paiono di velluto, ai ghiacciai sulle vette più alte e acuminate, immerse nelle nubi. Unico aspetto un po' deludente è la continua presenza di spazzatura lungo le strade. Al di fuori dei principali centri urbani (Lima, Cusco e Arequipa sono città pulitissime dove è difficile trovare un solo pezzo di carta per terra), anche in pieno deserto, ci sono fiumi di rifiuti soprattutto di plastica che paiono ferite aperte nei meravigliosi panorami peruviani. Pian piano si scopre la passione dei peruviani per le plastiche che oltre a deturpare le strade vengono utilizzate anche per decorare le case in blocchetti mai ultimate (per non pagare le tasse). Quello della plastica, sopratutto sotto forma di bottiglie usate, pare una sorta di culto pagano moderno. Spero che prima o poi riescano a risolvere questo grande problema.
Chiudo questo secondo post introduttivo sul Perù cambiando decisamente discorso, perché vorrei fare qualche cenno sulla fauna locale. In questo paese come in tutti gli altri che si adagiano sulle Ande si trovano i quattro cammelidi sudamericani: il Lama il più alto della famiglia e il più piccolo Alpaca dalla lana pregiatissima sono allevati per la lana, la carne e le pelli conciate; il Guanaco e la velocissima e minuta Vigogna sono le varianti selvatiche, si tratta di due specie protette.
Oltre a questi simpatici animali in Perù si può ancora osservare il cane nudo peruviano, specie autoctona diventata rara, un animale vivacissimo e con una temperatura molto alta che viene usato come animale da compagnia e anche per scaldare i rigidi inverni (in Perù nessuno, alberghi compresi, possiede un qualche sistema di riscaldamento) ma che ha la pelle molto delicata che va protetta dal sole cocente dell'equatore con creme e vestiti.
E ancora si trovano numerosissime specie di uccelli, tra i quali spiccano gli splendidi colibrì di vario tipo e gli avvoltoi, ma uno in particolare è forse il simbolo stesso del Perù, il maestoso Condor un animale che quando si libra in volo è capace di suscitare emozioni che da sole valgono tutto il viaggio.
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Next stop Paracas...
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