Il primo album degli Institute era uno degli oggetti più attesi dell'anno per quanto mi riguarda; ora finalmente si è materializzato grazie alla mitica Sacred Bones Records. "Catharsis" mantiene le promesse coltivate e nutrite con i precedenti lavori a breve durata: il demo del 2013, il 7 pollici "Giddy Boys" e l'ep in formato 12 pollici "Salt" pubblicati entrambi nel 2014.
La band di Austin (Texas) offre ancora una volta quanto di meglio si può sentire in ambito punk-post punk di questi tempi con un scaletta perfetta composta da 10 tracce sporche, grezze, ruvide e potenti, assolutamente irresistibili.
Le coordinate sonore sono da ricercare nel vecchio anarcho-punk dei Crass e Crisis, nel post punk più ruvido dei primi dischi dei Wire e Fall, nel punk del 77, ma non mancano riferimenti al kraut rock, ai Velvet Underground e la proto-punk, come anche accenni psichedelici e un'attitudine garage punk. Giusto per dare qualche vago riferimento, perché gli Institute di personalità ne hanno da vendere.
Questo non è un disco facile; per intenderci non ci sono riferimenti ai joy Division o al pop-post punk revival degli Editors, White Lies e affini: qui il punk impregna ogni solco, i testi non sono melanconici o poetici: sono incazzati, politicizzati e abrasivi come le note che li accompagnano. Insomma niente che può fare gola alle classifiche, gli Institute non hanno il vestito buono adatto alle riviste patinate, qui c'è solo ottima musica fieramente underground. Del resto un brano come il contorto e nevrotico "Christian Right" che si sviluppa in 8 minuti e passa non possiede nessuna caratteristica adatta per apparire carino e piacevole alle masse.
Qualora non si fosse ben capito: "Catharsis" è un album fantastico...
Tracklist:
01.Perpetual Ebb
02.Admit I'm Shit
03.I Am Living Death
04.Cheerlessness
05.Interlude
06.Untitled
07.Leathernecks
08.Cheaptime Morals
09.No Billowing Winds
10.Christian Right
2015 - Sacred Bones Records
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