Senza i “folletti” di Boston l’alternative rock oggi sarebbe qualcosa di diverso (e probabilmente meno interessante); sono stati uno dei gruppi musicali più geniali, innovativi ed entusiasmanti degli ultimi vent’anni e anche adesso, nonostante le miriadi di buone band che infestano le nostre orecchie, non si scorge niente di simile all’orizzonte.
Con soli quattro album hanno sono entrati di diritto nella ristretta cerchia di quelli che la storia (del rock) l’hanno scritta, e non l’hanno vista scorrere da dietro una finestra o letta su un giornale.
Nel 1986 Black Francis, Joey Santiago, Kim Deal e David Lovering diedero vita ai Pixies; nel 1993 staccarono la spina dagli amplificatori e nel 2004 risorsero dalle proprie ceneri (anche se pare non abbiano alcuna intenzione di scrivere nuovo materiale, purtroppo).
Il suono dei quattro del Massachusetts è un inebriante e originale indie rock, caratterizzato da momenti di dolce quiete e improvvise, rumorose accelerazioni; un vertiginoso sali scendi con melodie a rotta di collo, suoni acidi, noise, pop, garage, una spruzzata di surf e sfuriate al limite dell’hardcore punk.
Sin dall’inizio della carriera, con l’EP Come on Pilgrim, trovarono un’adeguata sistemazione in casa 4AD e il sodalizio con l’etichetta di Ivo Watts-Russell portò fortuna a tutti e due. Le copertine curatissime ed eleganti, e dalla grafica immediatamente riconoscibile (da sempre marchio di fabbrica della casa discografica britannica) si sposano alla perfezione con il noise pop dei Pixies, tanto da divenire inscindibili dalla musica e da rendere difficile da immaginare un “vestito” differente per le splendide note contenute nei dischetti.
I quattro album ufficiali sono quattro capolavori che non possono mancare in nessuna collezione di dischi, come non è da lasciarsi sfuggire una loro esibizione live; sono quel genere di cose che potrebbero anche cambiarti la vita...
Il suono dei loro lavori varia dal primo album, Surfer Rosa, (prodotto da Steve Albini) impetuoso e aggressivo al più melodico e accessibile Bossanova; con nel mezzo il più equilibrato Doolittle (forse la sintesi perfetta del Pixies sound). Il bellissimo e sottovalutatoTrompe le Monde, l’ultimo album ufficiale, riprende in parte l’irruenza del primo disco con, tuttavia, una produzione più edulcorata e una maggiore propensione alla melodia.
Dall’albero di famiglia Pixies sono nati dei rami di notevole interesse: le Breeders di Kim Deal e la prolifica carriera solista di Black Francis.
Le Breeders sono state create dalla bassista-cantante dei Pixies nel 1989, quando ancora era in vita la band madre; del nucleo originale della formazione facevano parte anche la sorella di Kim, Kelley e Tanya Donnelly (dei Throwing Muses e più avanti nei magnifici Belly, sempre in ambito 4AD).
Le Breeders hanno inciso 4 dischi e sono tutt’ora in attività, nonostante la reunion dei Pixies. I primi due album sono due splendide gemme di alternative rock, non molto dissimili rispetto alla produzione Pixies, anche se meno intricati e lievemente più spostati verso il pop.
La vastissima produzione di Francis comprende svariati ottimi album a cavallo tra rock, folk, country e pulsioni alternative, sia da solo sia con i Catholics; da fare proprio a tutti i costi almeno il primo disco, Frank Black.
La discografia dei Pixies:
Come on Pilgrim - 1987
Surfer Rosa - 1988
Doolittle - 1989
Bossanova - 1990
Trompe le Monde - 1991
Complete B-Sides - 2001
Breeders:
Pod - 1990
Last Splash - 1993
Title TK - 2002
Mountain Battles - 2008
Black Francis - Frank Black:
Frank Black - 1993
Teenager of the Year - 1994
The Cult of Ray - 1996
Frank Black and the Catholics - 1998
Pistolero - 1999
Dog in the Sand - 2001
Black Letter Days - 2002
Devil’s Workshop - 2002
Show Me Your Tears - 2003
Frank Black Francis - 2004
Honeycomb - 2005
Fast Man Raider Man - 2006
Christamass - 2006
Bluefinger - 2007
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