Lasciate ogni speranza o voi che entrate

Bochesmalas

martedì 6 settembre 2016

Due passi a Praga...


Questa è la seconda puntata di questo pseudo-fotoracconto su Praga, sedici anni dopo la mia (nostra) prima apparizione sui sampietrini che rivestono le sue vie. È il momento di lasciare da parte i biglietti della metro e munirsi di scarpe comode e macchina fotografica...La città è una meraviglia. I piedi sono buoni, le scarpe anche, la macchina fotografica pure. Quello che manca (come sempre) è il fotografo, ma non è un mio problema. Casomai è vostro, dato che vi tocca vedere i risultati su questa pagina. Per quanto mi riguarda vale quanto cantava a suo tempo il Pino nazionale "Ogni scarrafone è bello a mamma soja."
Bando alle ciance però, Praga, come dicevo, è ancora di uno splendore abbagliante nonostante la marea incontenibile di turisti che la travolge oramai in ogni periodo dell'anno. Di certo l'agosto non è il momento migliore per farle visita a meno che non si abbia voglia di sentire parlare (e urlare) in italiano in ogni angolo, in ogni vicolo e in ogni locale della città. Ma bisogna accontentarsi e, se si riesce a districarsi tra la folla di connazionali rumorosi, Praga saprà ricambiare la cortesia accogliendo a braccia aperte ogni singolo visitatore.
Una passeggiata sopra i suoi ciottoli, sotto le sue guglie eleganti (e inquietanti) e nei vicoli poco illuminati riuscirà a premiare anche i più esigenti. In ogni caso è d'obbligo una visita al castello, come anche un giro in battello, un paio di scalate su una delle sue tante torri (soprattutto su quella dell'orologio), un salto al museo dedicato a Kafka, un giro a Nove Mesto dalla casa danzante a piazza San Venceslao, uno o più giri a Stare Mesto, un salto sulla collina di Petrin (in funivia o a piedi), una visita al Clementinum (dove si può ammirare la biblioteca più bella del mondo), un giro a Mala Strana e sull'isoletta di Kampa, una visita alla Casa Civica e un po' di relax in una delle sue tante birrerie o botteghe dedicate alla mescita di assenzio, se si preferisce. Tutto il resto dipende dai vostri piedi e dalle vostre scarpe... ce n'è per tutti i gusti: si può passare il tempo a dare da mangiare ai cigni lungo il fiume Moldava, si possono allietare i propri timpani assistendo a un concerto di musica classica o sacra all'interno di qualcuna delle antiche e splendide chiese. Oppure, semplicemente, basta seguire la musica che fluttua nell'aria nella piazza della Città Vecchia o sul Ponte Carlo e passare così il tempo, cazzeggiando e deliziando i sensi, magari dopo aver fatto una capatina al museo delle torture o dopo aver sorseggiato un po' di Becherovka...






























































































































Nessun commento:

Posta un commento