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martedì 12 febbraio 2019

Vincenzo Esposito, Gianmarco Pozzecco, la Dinamo e le Final Eight

Mentre sule strade della Sardegna si cerca di "non piangere sul latte versato" Vincenzo "El Diablo" Esposito lascia il comando della panchina della Dinamo-Banco di Sardegna a un altro grande ex giocatore: Gianmarco Pozzecco. Purtroppo nel momento forse più delicato della stagione biancoblu il coach campano ha dato le dimissioni a causa di problemi personali che pare non abbiano niente a che fare con l'andamento della squadra o la società. C'è molto dispiacere nell'ambiente per un tecnico e un uomo che stava lavorando molto bene seppur tra mille difficoltà, gli innumerevoli infortuni (su tutti quello che ha chiuso la stagione del pezzo più pregiato del roster: Scott Bamforth) e un ultimo scorcio di campionato avaro di soddisfazioni. La Dinamo camaleontica ha dovuto cercare assetti e alchimie sempre diversi a causa degli infortuni e, proprio quando stava cercando di ricostruire i nuovi equilibri interni con i due nuovi innesti McGee e Carter, si ritrova ora senza il suo condottiero.

C'è la sensazione che Esposito con un pizzico di fortuna in più, senza gli stop forzati prima di Smith, poi di Bamforth, poi ancora di Pierre, di nuovo Smith e finanche il nuovo arrivato McGee, più vari altri feriti nel corso delle varie battaglie, avrebbe potuto avere più fortuna soprattutto in campionato. Perché per quanto riguarda l'andamento in Fiba Europe Cup non c'è proprio da lamentarsi fino a questo momento (12 vittorie su 14 partite finora disputate). Viceversa il discorso sul campionato è ben diverso: 10 sconfitte e sole 9 vittorie sino a oggi. Per giunta con l'aggravante del trend negativo che porta alla vigilia di queste Final Eight con tre sconfitte consecutive molto pesanti seppur estremamente diverse. Quella contro Brindisi per esempio non ha assolutamente lo stesso sapore dell'ultima contro Torino, prima di tutto perché si era in piena emergenza con una panchina cortissima, senza Smith, McGee e Pierre, e poi perché la squadra ha lottato sino alla fine trascinata da uno strepitoso Spissu che aveva concluso a quota 22. Invece contro Torino domenica scorsa la Dinamo, nonostante il rientro (positivo tra l'altro, visto che si tratta dei due giocatori che hanno giocato meglio) di Tyrus McGee e Jaime Smith, non ha giocato neanche un attimo, ha solo subito le bordate dell'Auxilium senza opporre resistenza; nel disastro generale si sono salvati solo i due americani succitati. C'è da dire che seppur sguazzando nella sfiga più torbida la Dinamo ha limitato in qualche modo i danni grazie a qualche sconfitta delle dirette concorrenti e per ora mantiene ancora l'ottavo posto in classifica (anche se in buona compagnia).

Adesso c'è Firenze e la Coppa Italia. La Dinamo Sassari si troverà a incontrare nei quarti (venerdì 15 Febbraio alle ore 18,00) la Reyer Venezia, che anche se è reduce dalla sconfitta casalinga contro Trento non è di certo l'avversaria migliore da affrontare in questo momento critico. Comunque, con due belle Coppe Italia in bacheca, la Dinamo non avrà di certo timore reverenziale e sono convinto che se la giocherà sino in fondo. Del resto non ha niente da perdere.

Due anni fa era riuscita ad arrivare in finale contro Milano partendo più o meno da una prima parte di stagione simile per certi versi. Spero solo che si riprendano dal recente torpore il gigante Jack Cooley, Polonara - che comunque ha dato qualche segno di ripresa - e il folletto Pierre dagli acciacchi. Mah,

io sono fiducioso...

Forza Dinamo!!