Mentre Blogger fa le bizze - è sparita buona parte del parco links di questo blog come di tanti altri, e ora mi devo rimboccare le maniche per ricomporre il puzzle - il referendum si avvicina con il suo inquietante corredo di dubbi e incertezze, falsità e menzogne di ogni sorta. La costosissima e feroce campagna del SI sta monopolizzando il palinsesto tv soprattutto in casa Rai e in primo luogo sul TG 1 con una disparità di trattamento dei due schieramenti assolutamente vomitevole. Quando va bene la differenza di tempo concesso è 80% per i Renzi's boys contro il 20% per il NO o poco più. Inoltre è ancora più spassosa la scelta dei personaggi a cui donare lo spazio: del PD renziano vengono selezionati i più telegenici e "intelligenti", per quanto riguarda l'altra parte, l'ampio schieramento del fronte del NO, quando va bene, si passa lo spezzone di Salvini contestato dalle uova e dalle teste vuote dei tizi dei centri sociali (sottolineando per bene il lancio delle uova, non le parole di Salvini) o Gasparri e Brunetta per pochi secondi.
Per quanto mi riguarda io avevo già deciso in tempi non sospetti di escludere il tasto Uno del telecomando ma c'è anche qualcun altro in casa e a volte si finisce per sentire Giorgino e tutti i vari leccaculo del nostro benamato premier non eletto da nessuno.
Per questo motivo - e per tanti altri - ho deciso di rompere il silenzio e di dare il mio modesto e insignificante contributo ala causa del NO. Perché il problema non è solo la Rai, ci sono anche i numerosissimi giornali di Renzi, il presidentissimo Napolitano e finanche il Benigni a dire cazzate a raffica, senza alcun pudore.
Fortunatamente il fronte del NO è abbastanza ampio con Cinquestelle, Lega, la Sinistra, l'ANPI, Forza Italia, Fratelli d'Italia, i costituzionalisti tutti e la parte non ancora marcia del PD. Tuttavia, nonostante il numeroso ed eterogeneo fronte d'opposizione all'infezione renziana, ho la vaga impressione che il lavaggio del cervello da parte di giornali e tv possa portare alla vittoria l'abominevole riforma costituzionale. Gli italioti hanno già dimostrato di essere particolarmente sensibili alle lusinghe del buon Matteo, vedi cosa è accaduto con il referendum sulle trivelle. Per non parlare poi delle monete che piovono in vista di votazioni di ogni genere, come i "mitici" 80 euro per i quali una larga fetta del popolino italico si è venduto anche la propria madre e il futuro dei propri figli. Ora arriva anche il ponte sullo stretto di Messina, quello stesso che aveva proposto Berlusconi, ma allora avevano riso tutti, ma se è Renzi a lanciare il progetto nessuno ha niente da obiettare. Del resto, il nostro presidente NON ELETTO sta riuscendo a realizzare il programma del Silvio dei tempi d'oro senza che nessuno protesti. Anche l'abolizione dell'art.18 è passata senza che nessun coglione di sindacalista e nessun black block senza neuroni scendesse per strada, non dico a mettere a ferro e fuoco le città come facevano con il suddetto Silvione, ma neanche a fare una piccola e pacifica manifestazione di dissenso. Evidentemente all'italiano va bene così. L'unica cosa importante è che non sia la destra o la Lega a decidere, se invece la legge-merda è concepita dal PD di Renzi (con Verdini, Monti e Alfano) che con la sinistra non c'entra più assolutamente nulla va tutto bene, anzi benissimo.
Quando poi i sondaggi calano ci pensano i TG del servizio pubblico, i grandi quotidiani nazionali, i vari Scalfari, Benigni e Napolitano, la UE, le banche, la finanza mondiale e la Merkel a correre in aiuto del PD di Renzi. Il primo passo è sempre distogliere l'attenzione dai problemi mettendo sotto i riflettori avvenimenti decisamente poco rilevanti, se non addirittura inconsistenti, come è avvenuto ad esempio con la montatura sul "caso" Raggi e su Roma a Cinquestelle, dove si è creata una scenografia monumentale dal nulla o quasi, con decine di minuti in apertura di ogni telegiornale per intere settimane, cazzate e fatti insignificanti buttati giù in modo efficace da abili sceneggiatori, approfittando di qualche ingenuo errore di gioventù.
In ogni caso i risultati pare diano ragione al renzismo: il PD risale e i Cinquestelle si appannano leggermente, giusto in tempo per il referendum. Il lavaggio del cervello funziona sempre molto bene in italia, anche perché quell'affare lì, il cervello, sono in molti a non averlo in dotazione da queste parti. Sarà colpa della tv, dei reality show, dei social network o forse di qualche tara genetica che il nostro popolo si porta appresso da tempo immemore? Non saprei. Ma all'italiano medio basta che gli dai un telefonino di ultima generazione, un grande fratello, Amici o un'altra cagata simile, il suo spazio Facebook per postare foto orrende e cazzate, una partita di calcio in tv, Vespa e Benigni e sono apposto per tutta la vita. Se poi gli regali 80 euro che magari gli riprendi il giorno dopo, tanto non se ne accorgono, allora sarebbero capaci di votare Renzi per tutta la vita.
Ricordatevi un renzi è per sempre, per tutto il resto c'è Alitalia...Io ho già i bagagli pronti (nel caso vincesse il Si).
Fate un po' come volete, io voto NO.
L'ultimo obbrobrio di casa Renzi...notate come è posto il quesito sul referendum e imparate:
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