Ancora non riesco a capire come abbiano fatto a sfuggire alle mie orecchie questi Frustration. Ed effettivamente è frustrante passare ore, giorni, mesi e anni a setacciare l'underground come un segugio dopato e nonostante questo impiegare una decina d'anni per scoprire una band non più giovanissima. I Frustration non sono in giro da qualche giorno sono anni che calcano la scena in quel di Parigi, ma sono giunti ai miei timpani solo adesso in occasione della pubblicazione del loro capolavoro assoluto: questo "Empires of Shame" fresco di stampa.
Devo dire subito che se è vero che si tratta del loro disco migliore è altrettanto vero che quest'album è una delle cose migliori udite nel corso di quest'annata.
La band si muove tra le ombre del post punk d'annata (Warsaw, Wire, The Fall, tanto per citare loro stessi) senza però fare la solita copia in ciclostile. I Frustration hanno personalità, inventiva e tante frecce al proprio arco. Pescano dalla new wave, dalla coldwave, dal synth punk, dagli anni 80 come dal presente e lo fanno dannatamente bene. La traccia "Arrows of Arrogance" addirittura si tinge meravigliosamente di neo folk.
Grande disco, grande band.
Tracklist:
01.Dreams, Laws, Rights and Duties
02.Just Wanna Hide
03.Excess
04.Empires of Shame
05.Arrows of Arrogance
06.Mother Earth in Rags
07.Cause You Run Away
08.Even With The Pills
09.Minimal Wife
10.No Place
2016 - Born Bad Records
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