Dopo una lunga pausa di riflessione, digestione (e relativa congestione) finalmente sono riuscito a pubblicare la prima parte di "Rumori dal Sottosuolo" versione 2015.
Questa piccola rubrica, come sempre, appare all'improvviso, come un fantasma, quando le note maturano e i fori sonici sbocciano dopo innumerevoli ascolti e abbuffate di nuova musica.
Come sempre provo a lanciare nel web alcune chicche underground pescate nell'immenso calderone della musica alternativa in piccolo formato: 7 pollici, Ep, cassette, demo, flexi e mp3. Non so se il risultato finale è all'altezza delle aspettative e se sia in grado di offrire un minimo di soddisfazione ai timpani distratti (e perennemente occupati da tonnellate di suoni di ogni genere) degli ascoltatori, ma ci provo lo stesso.
A volte penso di lanciare un sasso nel vuoto. E il web è effettivamente un immenso spazio talmente ricolmo di suoni, immagini, blog e social di ogni tipo, da essere così denso e ricco di offerte in modo talmente esagerato che è praticamente impossibile districarsi al suo interno. Rischia di diventare un buco nero: il troppo che straripa muta facilmente nel nulla, o al massimo, in qualche secondo di visibilità.
A prescindere da tutto ciò, dal tempo a disposizione di ciascuno di noi per ascoltare o solo sentire nuova musica e nuove band, questi piccoli gioielli sonori che trovate più sotto a me sono piaciuti parecchio e, perciò, suggerisco (per quanto possa valere un mio "consiglio") a chi ha qualche minuto a disposizione di ascoltarli. Poi fate voi...l'importante è partecipare.
D'altronde non posso pretendere che ci siano molti occhi (e soprattutto orecchie) dall'altra parte del monitor; il ferragosto incombente e le spiagge-carnaio con i loro suoni (e frastuoni) e i loro fiumi di sudore vi/ci attendono.
Dicevo, se c'è qualcuno non ancora ricoperto di creme e sudore, i dischi di questa prima puntata del 2015 sono di: Black Bug, Cold Waste, Burnt Hair, Flowers & Fire, Haldol, Metro Cult, Owls, Shadow Age e Vexx.
Per quanto mi riguarda si tratta di un assaggio del meglio della musica indipendente, disponibile in questo momento, a queste latitudini e in questi formati, decisamente più compatti, fruibili e snelli di un album.
Altri ep son già comparsi in questa prima parte dell'anno in questo blog sotto forma di recensioni (e altri ne seguiranno). Sempre con la possibilità di ascoltare qualcosa...di solito con il player di bandcamp annesso. Se volete ripescarli sono sempre a disposizione nell'archivio blog per differenziare gli ascolti. Qui ho inserito solo dischi ancora non trattati su queste pagine.
Buon ascolto. Ora vado anch'io a sciacquarmi le natiche nel bagnasciuga.
Rumori dal Sottosuolo è sempre una risorsa ed un "impegno" importante.
RispondiEliminaNell'ultimo periodo ho ascoltato alt, indie, post... in giro su Bandcamp e simili. Non si può mettere in dubbio la sincerità di tanti gruppi, i sound grezzi e diretti che propongono (sotto prodotti, certo, ma fa parte del gioco) eppure mi chiedo: quante canzoni, se non memorabili, almeno importanti ci sono in queste carrellate? Canzoni che ti restano attaccate addosso, che si devono poi riascoltare più e più volte. Ce ne saranno, certo. Ma in che proporzione rispetto al resto? Cioè il dubbio è: non sarà che tutta questa massa di musica la si ascolta velocemente, si passa subito all'ascolto successivo e finisce per essere un po' usa e getta, più di consumo rispetto magari a quel mainstream a cui tanti si oppongono?
Il pubblico a cui si rivolgono tanti gruppi alternativi è davvero così attento, fedele e anch'esso alternativo, o è anch'esso un pubblico un po' usa e getta?
Non so, a volte questi dubbi mi vengono. Mi sembra musica talmente fuori dai comuni canali di distribuzione (per scelta... ma anche per oggettiva non vendibilità...) che pare un po' "sprecata".
Ciao!
Un saluto!
...noi ci si sentirà poi anche per altro...
Ciao Evil,
RispondiEliminaCome darti torto...il linea di massima è proprio così come dici tu: non è facile trovare canzoni memorabili in ogni uscita indipendente, almeno non come vent'anni fa (o trenta).
Ma devo dire che qualche pezzo da novanta si trova ancora in qualche album. Così su due piedi mi vengono in mente Apathetics, Hurula, Dark Blue o Terrible Feelingd. Ma sono tante le canzoni che ruotano ininterrottamente nel mio stereo, anche tra le nuove leve, anche tra i più oscuri gruppi underground e tra le uscite ultra limitate.Forse riesco a pescarle cosi in quantità a causa degli ascolti intensivi (almeno 4 o 5 per ogni disco, non un ascolto "usa e getta" quindi) per preparare le recensioni o forse sono io che "mi accontento di poco".
In ogni caso anche in questa playlist ci sono alcune chicche gustose.
Comunque il tuo commento apre (anzi spalanca) una porta su una discussione che merita ben altro spazio. L'argomento andrebbe approfondito.
Grazie Evil,
Ciao