Arrivati a un certo punto della vita ci dovrebbe essere una svolta; prima o poi bisognerebbe crescere, evolversi, maturare e infine diventare adulti. Ma non sempre è scontato che si abbandonino spontaneamente i giochini dell'infanzia, i calzoni corti e l'egoismo tipico dell'infanzia; non ci si vuole rendere conto che il tempo passa, anzi vola, e gli anni si accumulano sul groppone con il loro peso specifico crescente. Non basta una scrollatina per tirarli giù; non bastano né la palestra né il chirurgo per ingannare il calendario.
Eppure questa mia generazione di adulti-bambini (me compreso, ovviamente) non ne vuole sapere di crescere: continua a giocare mentre il mondo cola a picco, continua a girarsi dall'altra parte mentre gli altri soccombono, e continua a votare i soliti stronzi perché lo status quo fa comodo a tutti; tanto la colpa è sempre degli altri, dei vecchi soprattutto.
È l'apatia la principale caratteristica della mia generazione. Per il resto non c'è alcuna differenza rispetto alle nuove leve: si cazzeggia, si vandalizza il bene pubblico, si beve, si fuma, ci si droga, si gioca alla playstation e si fa casino per sentirsi un po' "ribelli". Ma a differenza dei ragazzini, che non possono votare, non possono fare niente per mandare a casa ladri e truffatori (e forse non vogliono farlo neppure loro), gli "adulti" fatalisti hanno questa possibilità; potrebbero addirittura cambiare le cose se solo lo volessero o ne fossero consapevoli.
Invece no. I pochi adulti-bambini (sempre più pochi) che decidono di abbandonare la playstation, il pc o l'ombrellone sulla spiaggia per recarsi all'urna per cambiare l'Italia e il mondo, che fanno? Votano gli stessi stronzi, logicamente, salvo qualche rara e insignificante eccezione: il P.DiRenzi, gli alfaniani o lo zombi Berluskoni. Perché gli adulti-infanti vogliono ancora giocare con la playstation e non gliene può fregare di meno se la scuola pubblica verrà smantellata, se i diritti dei lavoratori diventeranno carta straccia, se le tasse crescono rigogliose, forti e in buona salute più di noi. A questi (a noi) piace che ci sia qualcun altro a pensare al loro (nostro) posto: tanto sono solo i diritti degli altri ad andare a puttane mica i loro (nostri).
La lotta all'evasione fiscale, i diritti civili, la giustizia uguale per tutti, sono solo chimere o, più spesso, solo spot da diffondere in campagna elettorale. Tanto lo sanno tutti che il nostro è un popolo di ladri (a tutti i livelli) e nessuno si scompone più di tanto per gli scandali che infestano i nostri politicanti: probabilmente se fossimo al loro posto faremmo le stesse cose. Anzi, facciamo ancora di più: andiamo a votare gli stessi inquisiti, i condannati e gli innumerevoli individui sospetti; loro si che sono una sicurezza, loro si che sanno come si fa a rubare bene, poco poco, piano piano, come piace a noi.
Gli esodati, i mario-montati, la porno-politica, mafia capitale e tutto il PD e gli ambidestri romani inquisiti, il magna magna su Mose, Expo, Tav e nelle regioni mangiatoie non interessano quasi a nessuno. Tanto l'Europa è bella, il renzismo è trendy e i problemi sono sempre causati da qualcun altro o al massimo dal fato.
Intanto, tra una partita e l'altra alla "play", ci ritroviamo ad assistere alle grottesche e surreali immagini di centinaia di immigrati ammassati nelle stazioni o sugli scogli di Ventimiglia; persone accolte a braccia aperte finché si mangia (le cooperative ingrassano, i politici ingrassano) che poi vengono abbandonate al loro destino in modo tragicomico (più tragico che comico, a dire il vero) per le strade della civile, generosa, anti-razzista, buonista e accogliente, italietta. E nessuno dice niente.
Si vanno a prendere migliaia di persone in mare aperto (con costi assurdi tra l'altro) per poi scaricarli in mezzo alla spazzatura, senza controlli, senza alcun criterio, senza alcun diritto né dovere, senza prendere le impronte digitali perché gli immigrati non sono d'accordo. Qui finché si magna si può fare tutto quello che si vuole; non importa se si fa una figura di merda in mondo-visione, non importa se il trattato di Dublino lo abbiamo firmato noi e, soprattutto, non importa se questi disperati vengono lasciati in balia degli eventi. Cazzo, che accoglienza!
Non sarebbe stato meglio aiutarli in loco, arrestare gli scafisti e magari non bombardare la Libia di Gheddafi?
Invece no. Quando c'è da sganciare bombe nessuno si tira indietro, in quei casi nessuno è razzista: o si sta aiutando la terrificante e subdola (ma politicamente corretta) primavera araba o semplicemente servono scorte di petrolio a basso costo. Però quando c'è da aiutare le migliaia di persone in fuga da fame, guerra e miseria, anche i bombaroli più incalliti (leggi Francia) si tirano indietro. L'Italia delle Boldrini, degli Alfani e dei nazareni tutti, invece, prende tutto e tutti: tutto quanto viene imposto e ordinato da santa madre europa e tutti quelli che arrivano sui barconi sponsorizzati, siano essi profughi richiedenti asilo, sia che si tratti di persone in cerca di un futuro migliore (in Europa?!!?), ovvero i classici "clandestini" che si spostano per motivi diversi da guerra e/o regimi oppressori, ma che sono in grado di pagare anche 7-8.000 dollari per il viaggio, quando con quella cifra potrebbero campare nei loro paesi senza problemi. C'è qualcosa di strano in tutto questo, ma nessuno dice niente.
Tanto qua si "accoglie" tutti: chi ha il sacrosanto diritto di chiedere asilo come anche chi vuole solo spassarsela un po' nella decadente e lasciva Europa. Si mette tutti dentro lo stesso calderone.
In ogni caso le barche non vengono quasi mai sequestrate e tantomeno distrutte (in qualche caso vengono riconsegnate dalle nostre forze armate agli scafisti sotto la minaccia delle armi); gli scafisti spesso (molto spesso) vengono rilasciati perché giudicati in "stato di bisogno", e anche nei casi in cui vengono condannati se la ridono per qualche giorno di prigione italiana; i respingimenti anche per chi commette reati più o meno gravi sono praticamente solo virtuali.
Spesso si fa confusione: come sempre accade qui da noi si confonde chi ha veramente bisogno con i furbetti o gli infiltrati, o peggio ancora: con i criminali, i fondamentalisti o gli aspiranti terroristi, e si finisce come sempre per buttare il bambino con l'acqua sporca. Siamo distratti e accecati dal buonismo chic boldriniano. Non importa se poi li lasciamo vegetare in mezzo alla spazzatura: l'importante è "l'accoglienza" a qualunque costo.
Pensatela come volete, ma io non ritengo degno di un paese civile quello che sta accadendo oggi in Italia, mi vergogno profondamente e non capisco tutto il silenzio che dilaga in lungo e in largo nel ns. stivale. Certo qualcuno che parla c'è, ma spesso lo fa perché ha le mani in pasta con il business dell'immigrazione. In Italia ci sono "i risolutori di problemi" di professione, ma con il tempo ho imparato a diffidare di loro: qui nessuno, proprio nessuno, fa niente per niente.
È così: la mia generazione apatica ed egoista se ne frega se il popolo greco rischia l'estinzione, se c'è gente che dorme dentro la propria auto, se esistono gli esodati, se il vicino muore di fame, figuriamoci cosa gliene può fregare se migliaia di persone vengono lasciate a bivaccare nelle stazioni o rinchiuse per mesi nei favolosi centri di accoglienza.
Boh, ora vado devo giocare con la playstation. Sapete com'è, c'è un livello che non riesco a superare...
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Caro Ant, io sono fermamente convinto che quello che hai scritto sia il pensiero della stragrande maggioranza degli italiani. Ma l’ipocrisia del politically correct, collegata agli orticelli privati, impedisce loro di appoggiare qualsiasi pratica che vada contro il sistema. D’altro canto, è quella stessa sovrastruttura che chiamiamo appunto “Sistema” a promuovere e diffondere la cultura della corruzione. Nessuno fa niente per niente, è vero, ed è possibile fare TUTTO, in questo paese, legale o illegale che sia, purché generi quattrini. La tua (nostra) generazione – ma non solo, credimi: anche le precedenti hanno colpe gravissime – è quella che eleva i Jovanotti, i Fabio Fazio e falsi rivoluzionari come Michele Serra a modelli di una società più giusta, equa e multiculturale; oltre all’ignoranza, e forse più dell’ignoranza, i peccati imperdonabili degli italiani sono la pigrizia e la mediocrità, il provincialismo paesano, il “volemosebbene” paraculo di chi non ha più dignità, di chi mai l’ha avuta. Come ho scritto altrove pochi giorni fa, il più tragico errore della nostra epoca è l’aver confuso la Cultura con il multiculturalismo. La gente si compiace di conoscere a memoria “Il Cacciatore di Aquiloni” e ignora con colpevole sufficienza Leopardi o Shakespeare. Questa generozione è peggio che perduta, è inutile.
RispondiEliminaCiao carissimo Massi,
RispondiEliminaovviamente sono assolutamente d'accordo con te su tutto...
Si, il nostro paese è corrotto, confuso e incapace di intendere e volere. Ci beviamo tutto quel che passa dai nostri potentissimi media: non solo quello che proviene dagli "imparziali" giornali (finanziati dallo stato) portatori di verità assolute, ma anche quello che viene fuori dal costosissimo salotto buonista di Fazio e Gramellini e dagli innumerevoli cloni. Siamo una nazione di pecore Dolly con una discreta propensione alla cleptomania.
I prossimi passi saranno quelli del partito unico,del sindacato unico e del pensiero unico...tutto il resto è populismo, eresia e vilipendio; i cervelli non allineati al pensiero di stato verrano screditati, messi a tacere o soppressi in un modo o nell'altro.
Hai proprio ragione: questa generazione è assolutamente inutile. Io spero che le nuove, quelli che ora sono solo embrioni, riescano a fare qualcosa di meglio della nostra e delle precedenti.
ciao
Ciao Ant! Come dire... io non riesco mai a fare bilancia guardandomi alle spalle.
RispondiEliminaSarà perchè ho vissuto per spesso "ai margini" del sentire comune, del pensiero comune, da non integrato, introverso, disallineato... Non so dare un giudizio. Credo di essere cresciuto con false paure. Inculcate da professori, maestri, anche genitori. La paura del fumo, dell'alcool, del sesso...paure che hanno dostratto alcuni da questioni più profonde; arrivato alle soglie della mezza età... e che mai una sigaretta in più o una scopata in più sarebbero state peggio di vivere, oggi, governato da Renzi? So che appare un pensiero scollegato, ma per me è così.
Questa generazione non sarà inutile solo se riuscirà a crescerne un'altra un po' migliore.
Vi lascio, amici, con questo filo di speranza.
P.S. sto continuando a scartabellare il libro... diversi spunti li sto tenendo "da parte"
un saluto!
Ciao Evil!
RispondiEliminaAnche io ho vissuto molto ai margini, sai com'è: chiodo, anfibi, capelli lunghi e borchie non erano il look ideale (ed era anche molto pericoloso, tra le altre cose) alcuni decenni or sono nella più remota provincia italiana e anche adesso, nonostante gli anni sul groppone e una ripulita generale al vestiario (ma non all'interno dell'involucro) mi sento ancora assolutamente non allineato al quieto vivere italico del "ti fottiamo, ma con il sorriso sulle labbra". Penso però che il "buonismo inculatore" di questi tempi non abbia paragoni neanche con i tempi della dc di allora. Ma, del resto, ognuno ha quel che si merita ed evidentemente noi ci siamo meritati la dc e il psi prima, berlusconi dopo e Renzi-Fazio-jovanotti-alfano-boldrini adesso. In un modo o nell'altro ci stiamo evolvendo, male, ma ci stiamo evolvendo.
Spero che il tuo filo di speranza si concretizzi prima o poi.
Un saluto e in bocca al lupo per il tuo coraggioso scartabellare...