"Bound To Gravity" è il primo lavoro sulla lunga distanza degli Home, un power trio austriaco formatosi nel 2009 in quel di Innsbruck. Prima di questo album avevano già pubblicato un ottimo EP omonimo, composto da quattro tracce, nel 2010. I componenti della band provengono da altre formazioni del luogo e ancora adesso svolgono attività collaterali al progetto principale: il bassista Hans-Peter Ganner con la band Sahara Surfers, il chitarrista Amadeus Mader in veste di solista e il batterista Mathias Magerle come produttore musicale (Bound To Gravity è, ovviamente, una sua produzione).
Passando al succo del discorso, è interessante sapere che le nove tracce che compongono questo bel dischetto sono state registrate praticamente in presa diretta, senza artifici e senza l'aiuto del computer e, infatti, suonano potenti e grezze come il rock dovrebbe sempre essere.
Gli Home, o meglio, Home, si muove in un territorio sonoro che va dal post-hardcore, sludge al noise rock al metal e allo stoner. Il tutto è ben amalgamato dai tre musicisti in modo personale e decisamente avvincente, tanto che tutte queste etichette hanno ben poca ragione di essere appiccicate addosso se non giusto per dare un'idea. Fondamentalmente si tratta di rock potentissimo e aggressivo che attinge da diverse influenze e se ne appropria per poi spargerle lungo la scaletta come dei preziosi semi nella terra fertile. Le piantine nate, ehm...le canzoni sono una goduria assoluta, un boccone prelibato per ogni amante del rock rumoroso e pesante, senza confini di generi o sotto-generi. Sono convinto che "Bound To Gravity" sia in grado di far rizzare le antenne a una folta schiera di ascoltatori di vario tipo. Qui c'è pane per i denti per chi ascolta metal, hard rock, noise, stoner, hardcore in tutte le sue declinazioni o semplicemente il caro vecchio rock.
Oltretutto, poi, in scaletta ci sono grandi canzoni come il veloce hardcore evoluto di Not Even Me con parti quasi thrash metal al suo interno, l'irresistibile Burlesque che mi ha fatto ritornare alla mente i grandissimi Motocaster di "Stay Loaded", o No Way Out My Friend dal forte sapore anni 90. Ma c'è di che divertirsi in tutto l'album; tutta la scaletta è un continuo susseguirsi di bordate potentissime ed esplosive: Old Hand possiede un non so che dei Voivod più progressivi e arditi, ma è la bellissima Dead City con i suoi 9 minuti abbondanti di durata ad aggiudicarsi la palma della canzone migliore in scaletta...assolutamente fantastica.
Questo splendido disco si può scaricare gratuitamente o acquistare in versione fisica (nel formato cd) dallo spazio bandcamp della band (il link lo trovate più sotto).
01.Hole
02.Next To Last
03.No Way Out, My Friend
04.No Even Me
05.Burlesque
06.Old Hand
07.Kyoto
08.Horse Cable
09.Dead City
2014 autoproduzione - Sound Zero Records
Formazione:
Hans-Peter Ganner - basso, voce
Amadeus Mader - chitarra, voce
Mathias Magerle - batteria
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