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Bochesmalas

domenica 11 dicembre 2011

Il ritorno dei Jane's Addiction: The Great Escape Artist


Iniziamo subito con il dire, a scanso di equivoci, dubbi e perplessità eventuali, che The Great Escape Artist è un grande disco; un album che non ti aspetti da un vecchio dinosauro dato prematuramente per defunto da ormai troppo tempo. Perry Farrell e la sua banda di "vecchietti" (o quasi...) sono tornati tra noi con una manciata di nuove canzoni  a base del loro tipico crossover tra alternative rock, new wave, pop, reminiscenze hard rock, metal, pulsioni psichedeliche e ricami post punk.
A un primo ascolto risaltano subito le splendide, melodiche e immediate Irresistible Force e Twisted Tales, più pop del solito ma con grande classe, per quanto riguarda il richiamo al nobile passato ci pensano le grintose End of the Lies e Words Right Out of My Mouth. Non manca neanche la ballata di rito: Broken People. Spiccano anche le  inedite intuizioni "quasi gothic" e molto pop di Curiosity Kills e I'll Hit You Back. In ogni caso tutto l'album viaggia su buoni livelli con un suono attuale, qualche richiamo ai bei tempi che furono, all'esperienza con i Porno For Pyros e un occhio di riguardo verso il futuro.
Probabilmente, anzi sicuramente, non siamo ai livelli di due immensi capolavori come Nothing's Shocking e Ritual De Lo Habitual ma, del resto, sarebbe folle pretendere il contrario: i tempi sono cambiati, e non si può riprodurre quella ventata di aria nuova ed eccitazione che caratterizzò quel periodo storico, è cambiato il contesto nel quale operano Farrell e soci. Sicuramente l'ingombrante passato non favorirà la diffusione e il successo commerciale di un disco come questo, critica e pubblico faranno sicuramente il raffronto con i grandi dischi del passato e un ottimo album come The Great Escape Artist rischia di languire nell'anonimato, tra le polveri degli scaffali di compact disc di negozi e centri commerciali.
Il disco suona che è una meraviglia: la chitarra di Navarro ha sempre una marcia in più rispetto alla media e riesce sempre a regalare intuizioni geniali e sprazzi di classe cristallina; Stephen Perkins è sempre uno dei più grandi batteristi della storia recente del rock. Manca il basso fantasioso del vecchio Eric Avery, ma i due sostituti (nel disco si alternano alle quattro corde Chris Chaney e David Sitek dei TV On The Radio) svolgono un lavoro egregio, donando corpo e spessore alle strutture post punk della sezione ritmica.
Perry Farrell è sempre il solito grande genio...
Tutto ciò non impedirà, purtroppo, l'inevitabile destino di questo disco che, tra solo qualche mese, si troverà a prezzi da discount.

La tracklist:

1.Underground
2.End of the Lies
3.Curiosity Kills
4.Irresistible Force (Met the Immovable Object)
5.I Hit You Back
6.Twisted Tales
7.Ultimate Reason
8.Splash a Little Water on It
9.Broken People
10.Words Right Out of My Mouth

Prodotto da Rich Costey e Perry Farrell

39:59

Capitol records - 2011

voto: 8

Formazione:

Perry Farrell - voce
Dave Navarro - chitarra, tastiere
Stephen Perkins - batteria
Chris Chaney - basso
David Sitek - basso (nelle tracce 6, 8, 10), programmi, chitarra












I grandi classici:

Nothing's Shocking - 1998



Ritual De Lo Habitual - 1990


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