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Bochesmalas

domenica 9 dicembre 2012

L'Avana, Cuba

San Cristobal de la Habana, o L'Havana o anche L'Avana, è la bellissima capitale dell'assurdo e incredibile regno di Fidel Castro e dei suoi discepoli (Cuba per gli amici). 
Con il clima da pinguini della Findus di questi giorni qui in Italia, la temperatura, il mare, le palme e gli strepitosi cocktail a base di Ron (rum per chi è poco avvezzo agli usi e costumi cubani) dell'Avana potrebbero essere un toccasana per le ossa e i cervelli infreddoliti.
L'Avana è ricca di storia, di splendidi edifici coloniali, meravigliose auto d'epoca tirate a lucido, musica, colori, profumi, la revolucion che si respira a ogni angolo e miriadi di contraddizioni di ogni genere. C'è di tutto e il contrario di tutto: l'odio-amore per i vicini americani e la democrazia (a Cuba si accettano solo dollari USA non di certo la moneta locale e la voglia di scappare e/o viaggiare si legge negli occhi di quasi tutti i suoi abitanti) scuole e ospedali di qualità eccellente (pare che Cuba dia il secondo paese al mondo per tasso di alfabetizzazione), poliziotti che fanno autostop perché non hanno mezzi propri e che, poi, qualche volta, sparano in fronte al ladro pescato in flagrante per non doverselo riportare a piedi in caserma (spesso distante diversi chilometri).
Un cubano che mangia un'aragosta rischia sino a otto anni di galera. Ma con il nuovo governo le cose stanno cambiando, lentamente, ma stanno cambiando. Ora anche i cubani possono viaggiare e fare altre cose che per noi sono normali e scontate. Per loro e per il loro il regime non era esattamente così sino a pochi giorni fa.
Lasciamo perdere lo squallore del turismo sessuale dove i colpevoli-sfruttatori-infami molto spesso sono italiani o europei... Eh si, noi, non di rado, "esportiamo" della gran bella gente.
In ogni caso Cuba, e L'Avana in modo particolare, meritano sicuramente una visita: qui la siesta e la fiesta sono assicurati. Occhio ai mosquitos però...































































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