Una passeggiata tra le silenziose pietre di Lollove in un tiepido pomeriggio d’inizio autunno rigenera le cellule cerebrali (qualora siano presenti).
Silenzio...
Lollove è un piccolo e antico borgo abitato da una ventina di anime. Probabilmente è il paese più piccolo d’Italia o poco ci manca. Si trova a una quindicina di chilometri da Nuoro dal quale è facilmente raggiungibile percorrendo la SS 131 DCN in direzione Olbia sino all’uscita per Orune dove s’incontra subito lo svincolo per Lollove. In una ventina di minuti di strada ci si ritrova immersi nel silenzio dei ruderi e delle antiche case ancora fieramente in piedi, nonostante l’inesorabile logorio del tempo. Solo qualche gatto trotterella immerso nei propri pensieri sui ciottoli dei vicoli; qualche altro animale sonnecchia sulle pietre. Si viene catapultati d’improvviso indietro nel tempo, in un luogo dove si sente solo il soffio del vento, il frusciare delle foglie e il verso di qualche animale, l’odore della pietra e della campagna che abbraccia le case.
Da non perdere.
Questa volta anziché segregare in spazi diversi le foto “truccate” e quelle “naturali” le ho riunite in un unico post, dato che l’apartheid è, oramai, anacronistico. Quindi, qui sotto, coabitano serenamente immagini che hanno subito qualche iniezione di botulino o silicone e fotografie prive di OMG, direttamente “dal produttore al consumatore.”
Si ringraziano per la collaborazione: Barbara, Antonio, Tore e Nenne.
Da segnalare anche l’omonimo progetto editoriale di Lollove.com:
...Long Time Ago
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