The Casualties provengono da New York da dove producono musica dal lontano 1990. Questo Resistance è il nono album che hanno pubblicato e, come al solito, è una bomba hardcore punk senza compromessi. Per chi non li conoscesse il loro stile è derivato dall'hardcore punk anni 80 di scuola inglese (Chaos UK, GBH, Exploited, Blitz, Abrasive Wheels, Disorder, English Dogs e compagnia crestata) al quale hanno aggiunto una buona dose di thrash metal e qualche spunto di New York hardcore. Nella musica non si butta via nulla e suoni e mode del passato ritornano seguendo cicli variabili; alcune volte il "revival" dura solo qualche mese, soprattutto quando si tratta di mode dettate e spinte dai media che contano, in altri casi quando è la passione a spingere a rivisitare vecchie sonorità e non i dollari, come nel caso dei Casualties, il cosiddetto "revival" si evolve in qualcos'altro e dura a lungo. In America vi sono molte band che si ispirano in qualche modo ai suoni punk/hardcore inglesi degli eighties e i Casulaties, insieme ai grandissimi Total Chaos, sono solo la punta dell'iceberg.
Resistance è lontano anni luce dalle tentazioni da classifica, è un rullo compressore spacca ossa come l'hardcore deve essere sempre; una serie infinita di mazzate senza pietà.
Si parte con "My Blood, My Life. Always Forward" un feroce assalto punk metal che mette subito in chiaro cosa ci aspetta nei solchi del disco, e la successiva "Behind Barbed Wire" conferma subito le premesse con cori e tiro micidiale. La terza traccia, la title track, presenta cori Oi! e la solita buona scarica di adrenalina. Se si arriva a questo punto dell'ascolto e non si è trovato pane per le proprie orecchie si può anche riporre il dischetto nella custodia; se, invece, ci si ritrova a battere il tempo con il piede e sollevare ulteriormente il volume, i restanti brani in scaletta regaleranno un altra mezz'ora di buone vibrazioni. A questo proposito sono da segnalare Morality Police, Brick Wall Justice con qualche richiamo al NYHC, l'hardcore-metal tritaossa di Life on The Line, il punk rock cantato in spagnolo di Corazones Intoxicados, la potentissima Soul of Fire e la conclusiva Voice of the Outcast.
Un ottimo disco...
Tracklist:
01.My Blood, My Life. Always Forward
02.Behind Barbed Wire
03.Resistance
04.Modern Day Slaves
05.Warriors on the Road
06.South East Asian Rebels
07.Morality Police
08.Brick Wall Justice
09.Always Walk Alone
10.Constant Struggle
11.It's Coming Down on You
12.Life on the Line
13.No Hope
14.Corazones Intoxicados
15.Soul of Fire
16.Voice of the Outcast
Season of Mist - 2012
voto: 8
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