La Dinamo di quest'anno, brutta e inguardabile in molte occasioni e bella e impossibile in altre, continua a stupire nel bene e nel male. Bisogna rassegnarsi questa è una stagione da montagne russe con picchi inaspettati (la gara con Milano e quella di stasera contro Stettino su tutte) e crolli clamorosi. Dopo una serie di colpi di scena, infortuni, acciacchi vari e qualche mistero (quello riguardante il ritrovato Whittaker) ora però la situazione sembra assestarsi. Domenica ci sono stati i rientri di Diop e di Whittaker e dopo il tremendo -45 di Brescia e due botte da 110 punti consecutive (AEK e Brescia) c'era stata la confortante vittoria contro Brindisi che ha riacceso il campionato portando la Dinamo a quota 10 punti, non più così lontana dalla Final Eight, e soprattutto stasera contro i polacchi di Stettino la squadra del grande Bucchi si è presa la differenza canestri, ha vinto con autorità e si è guadagnata l'ultimo biglietto per i play-in di Basketball Champions League. Finisce 97-81 ma al di là degli ottimi numeri (50% da tre, 55% da due, Tyree con 26 punti, 6 assist e 27 di valutazione, Gombauld 15 punti, Chara 14 punti) si è vista una difesa strepitosa, un'energia inaspettata sulle palle vaganti con un gran numero di recuperi. Tutti - e forse è la prima volta - sono stati sul pezzo, sulla stessa pagina, a cominciare dall'ex "mistero" Whittaker, proseguendo dal solito indomabile Diop, e poi Cappelletti, Gentile, Kruslin e Treier, sino all'ottimo McKinnie. Finalmente si vede una squadra vera e compatta e non solo le solite prime punte guidate dall'inarrestabile Tyree, sempre più esplosivo, o dai pilastri dell'area Gombauld o Diop. E la Dinamo Sassari ritorna clamorosamente in corsa...
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