Dopo l'ennesimo disastro in campionato (a Reggio Emilia) finalmente si cambia la regia del quintetto sassarese: fa le valigie il discusso e discontinuo Stanley Whittaker Jr e arriva Brandon Jefferson per provare a salvare la nave che affonda. Dopo tutta una serie di disastri e solo qualche buona prestazione la società ha deciso di mettere le mani nel portafoglio e l'instancabile Federico Pasquini ha messo a segno un altro bel colpo prelevando dalle remote terre cinesi l'americano Jefferson, play 32enne texano, che ha buoni numeri in carriera e soprattutto la fama di essere un leader e anche un combattente, peculiarità che sono clamorosamente mancate al suo predecessore. E visto che in più di un'occasione la banda di Bucchi ha dimostrato di non avere la forza né il carattere per combattere sino al 40° minuto o per vendere cara la pelle anche contro i più forti, sia in campionato sia in Europa, sembrerebbe proprio l'acquisto che ci voleva. Almeno sulla carta il piccolo americano (175 cm) sembra arrivare al posto giusto e al momento giusto, dato che la Dinamo è ancora in corsa in BCL e il campionato non è ancora compromesso del tutto. In ogni caso, mancando solo due partite alla fine del girone d'andata, pare improbabile ormai che si riesca a raggiungere un posto nelle Final Eight ma il resto, compreso l'obiettivo Playoff, potrebbe essere ancora alla portata dei biancoblù. Non resta che aspettare. Sabato 30 dicembre (ore 19.30 a Sassari, in streaming su DAZN) c'è la grande rivale Venezia degli ex Spissu e Brooks, sulla carta la Reyer pare di un altro pianeta, ma è l'occasione giusta per voltare pagina o se non altro provarci. Jefferson sarà in campo anche se bisogna vedere per quanti minuti dato è appena arrivato, gli altri ci sono tutti, l'unico in dubbio è Gombauld a causa di un'infezione virale, e poi ci sarà sicuramente il pubblico, il grande pubblico di Sassari.
Forza Dinamo!
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