Sempre più in basso sino a scendere alla temperatura siderale di - 45 (con picchi di - 52). Fa freddo in casa Dinamo Sassari, molto freddo e la cosa brutta è che sembra che queste temperature gelide, e incompatibili con la vita di Serie A, siano ampiamente meritate. Dopo una serie infinita di brutte prestazioni e solo 3-4 partite buone o solo decenti (1 in coppa e il resto in campionato) ieri si è toccato il fondo. La partita più brutta della storia della Dinamo da sempre. Una roba inguardabile dove nessuno si è salvato. In parte solo il buon Gombauld con i suoi 17 punti, 3 stoppate e 6 rimbalzi, poi il giovane Pisano e l’incolpevole Raspino. Per il resto solo buio, stanchezza, teste vuote e gambe molli. Un disastro inconcepibile, mai visto né previsto. Si può anche perdere - come già è successo in più occasioni quest’anno - e a maggior ragione con la prima in classifica, ma così, senza neanche lottare, senza neanche provare a opporre resistenza. Di questo passo non si va da nessuna parte. Poi c’è il mistero Whittaker sempre più fitto e ingarbugliato. Il play con la sua non meglio precisata infezione virale è fermo da tante settimane e ieri nella disfatta di Brescia non era neanche in panchina. Si continuerà quindi senza il play titolare e senza Diop per lottare per la salvezza. A questo punto solo un miracolo o qualche intervento sul mercato può far cambiare obiettivo. Speriamo bene.
Forza Dinamo comunque e sempre!
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