Lasciate ogni speranza o voi che entrate

Bochesmalas

lunedì 25 luglio 2022

Cinque mesi di guerra...


Cinque mesi di guerra, 900 strutture sanitarie bombardate e distrutte intenzionalmente, i campi di grano in fiamme e lo Zar che si ruba le scorte di cereali e l'acciaio e li rivende in giro per il mondo come se niente fosse. Poi c'è stato l'accordo per liberare il grano ucraino e sfamare il mondo; tanti bei propositi, uno spiraglio nel buio della guerra, grazie soprattutto alla mediazione turca. Al mondo è bastato questo per gioire all'unisono e rinvigorire la stima verso Vladimiro, ma si sa costui è un burlone, fa gli scherzetti: come ha fatto con il segretario dell'ONU Guterres qualche tempo fa, quando dopo la visita ufficiale al Cremlino si era recato a Kiev, accompagnato dai missili russi, questa volta Vlad si è superato bombardando il porto di Odessa solo poche ore dopo l'accordo che ha illuso il terzo mondo affamato. Non c'è niente da fare; è più forte di lui. Il buontempone tanto amato in casa nostra si diverte così: finge di dare una mano e poi lancia un missile. Anche questa volta l'azione criminale è stata accompagnata dal solito grossolano giro di smentite, che piacciono tanto a molti dei nostri più autorevoli giornalisti "dubbiosi," e subito dopo, con un gran bello sfoggio di faccia di culo, rivendicata con fierezza come se niente fosse. Eh si, Vladimiro Putin è proprio un gran coglione e il mondo non ha alcuna speranza di uscirne intero.

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