Gli Holograms sono una band post punk svedese giunta con questo "Surrender" al terzo album, che segue gli ottimi "Holograms" del 2012 e "Forever" del 2013, dischi che avevano lasciato il segno nella scena post-punk indie europea. Il nuovo album prosegue sulla stessa scia di quei suoni, tra riferimenti agli Iceage dei primi dischi, ruvide scorribande punk anni 80, un pizzico di Warsaw e gran dispiego di tutta l'artiglieria post punk che la storia ci ha tramandato. C'è da dire che a differenza degli Iceage, che hanno messo un po' di ovatta dentro gli amplificatori utilizzati per il loro terzo disco, gli Holograms con il loro terzo disco hanno mantenuto la stessa quantità di elettricità e la stessa dose di aggressività underground dei primi lavori. Le chitarre hanno ancora il controllo della situazione, la voce indolente non ha cedimenti verso il mainstream, la melodia facile o il "post punk revival", la sezione ritmica martella con fantasia come se fossimo a ancora a metà anni 80. Anche quando il ritmo cala il sinuoso andamento delle tracce segue un percorso non facile, non per tutti. Come quando attacca il violoncello della meravigliosa Oblivious. Il disco, infatti, suona piacevolmente dall'inizio alla fine, senza età e senza tempo. Tanto che continua a ruotare senza sosta nel mio impianto hi-fi. Ed è difficile liberarsene...
Altamente consigliato.
Tracklist:
01.I Begynnelsen
02.Ikaros
03.Shame
04.Any Day Now
05.Amor Fati
06.Hammarbi Hill
07.Oblivious
08.Violence
09.Simulacrum
10.Idolatry
11.The Bright Circle
2017 - Push My Buttons
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