I maestri sono tornati. A distanza di 8 anni dal precedente "Disensitise," un disco che ho consumato a forza di ascolti come pochi altri nell'ultima decade, la storica band di Stoke-On-Trent ritorna in pista con il nuovo "End of Days" pubblicato dalla Nuclear Blast.
Tra un disco e l'altro la formazione ha visto il cambio al microfono: Tony "Rat" (ex Varukers) ha lasciato il posto a JJ Janiak proveniente dalle fila dell'altra band di Bones, i Broken Bones. Le bacchette sono dal disco precedente strettamente tra le mani di Dave "Proper" Caution e Tony "Bones" Roberts e Roy "Rainy" Wainwright, come sempre dal 1977 ad oggi, si dividono rispettivamente chitarra e basso. La seconda chitarra è affidata a Tezz Roberts, anch'egli nei Broken Bones nonché fratello gemello di Bones, nonché ex membro dei Discharge delle origini.
Comunque il cambio di corde vocali non cambia il risultato finale, data la provenienza dalla band parallela-gemella del nuovo entrato; il nuovo vocalist se la cava egregiamente con la materia incandescente Discharge.
"End of Days" prosegue sulla scia dell'ottimo (e sottovalutato) predecessore e si allinea inevitabilmente anche con la produzione più recente dei Broken Bones, ma suona Discharge sino al midollo. In queste nuove 15 tracce l'alchimia sonica funziona alla meraviglia, la scarica infinita di adrenalina, i riff granitici e i ritmi vorticosi riportano il punk dove deve stare, anzi qui c'è l'essenza stessa del punk; tutto il resto non ha grande importanza.
Il nuovo disco risulta vero e credibile dalla prima nota all'ultima come pochi altri nel genere, le liriche sono pugnalate e la chitarra di Bones non è mai stata così ispirata e incontenibile da tanti anni a questa parte. È inutile segnalare una traccia piuttosto che un'altra, come sempre, un disco dei Discharge è un monolito, brutto, sporco e cattivo, che va ingerito tutto d'un fiato, in un colpo solo.
Il suono di questi solchi accontenterà di sicuro chi è cresciuto a pane e Discharge, chi vi è arrivato grazie alle citazioni, cover o magliette di Metallica, Slayer e thrasher di ogni latitudine, ma anche tutti quelli che a tempi di "Hear Nothing See Nothing Say Nothing" non erano ancora nati ma che dal punk pretendono protesta feroce, testi corrosivi e velocità ben oltre il limite consentito dalla legge.
Qui la melodia non è di casa, c'è solo brutale violenza, il più puro hardcore-punk inglese, il "classico" D-Beat creato secoli fa dai Discharge qui arricchito con generose dosi di riff thrash/speed metal.
Bentornati maestri.
Tracklist:
01.New Worl Order
02.Raped and Pillaged
03.End of Days
04.The Broken Law
05.False Flag Entertainment
06.Meet Your Maker
07.Hatebomb
08.I Can't Happen Here
09.Infected
10.Killing Yourself to Live
11.Looking at Pictures of Genocide
12.Hung Drawn and Quartered
13.Population Control
14.The Terror Alert
15.Accessories by Molotov, Pt.2
2016 - Nuclear Blast
https://www.facebook.com/Dischargeofficial/
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