Come già accennavo in qualche post precedente le novità musicali di questi ultimi mesi (e dei prossimi) sono decisamente interessanti, a dir poco. Nonostante siano molte le voci che bollano la musica di questi tempi come poco significativa se non addirittura labile, impalpabile ed evanescente. Io, invece, sono convinto che c'è sempre qualcosa che resterà nel tempo, magari ci vorranno mesi o anni ma sono molti i dischi che crescono sul terreno indipendente, o giù di lì, che potranno lasciare le loro note anche ai posteri. Be' forse bisogna scavare un po' nel sottosuolo, tra le innumerevoli uscite (decisamente troppe) per pescare il jolly, ma la storia del rock non finisce con London Calling, Unknown Pleasures o Led Zeppelin IV, se si preferisce. Il panorama musicale del 2015 è vivo e vegeto, almeno per quanto riguarda la musica indipendente, su (quasi) tutto ciò che è mainstream non mi esprimo, dato che non è il mio habitat naturale.
Di certo, però, la grandissima quantità di offerta e il modo di consumare musica di questi ultimi anni non aiutano affatto a far spiccare il balzo alle nuove band di buona qualità: c'è troppa carne al fuoco e poco tempo a disposizione per gli ascoltatori. Ora la musica è diventata un prodotto usa-e-getta nell'immenso fast food di internet; si scarica (a volte illegalmente, ancora?), si accumulano enormi quantità di file solo per bulimia e spesso (molto spesso) a un disco vengono concessi solo pochi secondi di ascolto veloce e distratto. Io adesso preferisco dedicare più tempo (per quanto possibile) a pochi dischi selezionati e magari tralasciare la quantità. L'accatastamento di immense pile di file grigi e anonimi negli hard disc non serve assolutamente a nulla, se non a occupare spazio, appunto.
Se un disco è valido non resta da fare altro che acquistarlo, se non da le "giuste vibrazioni" è meglio invece lasciarlo li e non premere il tasto download anche se è gratis.
Qui sotto c'è una piccola lista di novità musicali, alcune già disponibili negli scaffali dei negozi reali e virtuali, per altri c'è da attendere qualche mese. Tra questi, probabilmente, ci potrà essere il disco dell'anno 2015 o, perlomeno, dell'ottima musica in grado di allietare gli ultimi mesi di quest'anno disgraziato.
The Devil & The Universe - Benedicere
Il primo in lista è sicuramente "Benedicere", il terzo disco della band austriaca The Devil & The Universe in uscita per la Rustblade Records il prossimo dicembre. A mio modesto parere si tratta di uno dei progetti più interessanti partoriti nella vecchia Europa negli ultimi tempi e il nuovo album è per me uno degli "oggetti" più attesi dell'anno.
Ne riparleremo presto. Intanto se qualcuno vuole approfondire la conoscenza di questo misterioso e affascinante progetto qui ci sono dei link utili:
Un video tratto dal precedente disco:
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Diät - Positive Energy
Un disco già disponibile sul mercato è "Positive Energy", opera prima dei berlinesi Diät, pubblicato dopo alcuni interessantissimi EP. In questi solchi è contenuto quanto di meglio può offrire il post punk in chiave 2015.
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Dystopian Society - Overturned Reality
Assolutamente da non perdere è anche il nuovo album dei Dystopian Society, vecchia conoscenza dei lettori più attenti di questo blog. Anche (e soprattutto) su questo "Overtuned Reality" la band di Firenze riesce a dare il meglio di sé, grazie a una scaletta perfetta. Il miglior dark punk-death rock che si può trovare oggi sulla piazza.
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Sievehead - Into The Blue
Questo, invece, è un disco ancora non disponibile in formato fisico (lo sarà a breve: http://evilhoodoo.bigcartel.com/product/sievehead-into-the-blue-vinyl) ma vi assicuro che "Into The Blue" dei Sievehead merita tutta l'attenzione possibile in quanto la band di Sheffield riesce a coinvolgere alla grande con la sua miscela esplosiva di post punk, garage e punk rock.
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Algiers - Algiers
Un disco più accessibile (e facile da trovare) è l'omonimo esordio degli Algiers pubblicato dalla Matador, un'incredibile cocktail a base di post punk e soul come non si era mai udito prima d'ora. Se ancora non vi hanno stregato consiglio di prestargli per qualche minuto i vostri padiglioni auricolari, bastano solo pochi secondi per capire se ne potete fare a meno oppure no.
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Black Egg - Melencolia
Il nuovo lavoro di Michel Lecamp (Ushersan) con il marchio Black Egg è un'affascinante viaggio tra le lande gelide della minimal wave più oscura, ma abbastanza varia e ricca di spunti estremamente interessanti in grado di conquistare anche chi non si ciba di sola dark wave. Il disco è disponibile presso l'etichetta Aufhname + Wiedergabe.
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Black Tower - The Secret Fire
Con i Black Tower si cambia completamente genere, questo trio di Ottawa infatti suona un "classico" Heavy Metal in stile NWOBHM (al passo con tempi odierni, però) ma lo fanno dannatamente bene. Il loro disco di debutto "The Secret Fire" è in grado di infiammare gli animi di chi ha vissuto quella stagione musicale.
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Grave Pleasures - Dreamcrash
Dopo l'eccellente album "Climax" i finlandesi Beastmilk hanno deciso di cambiare nome in Grave Pleasures, hanno perso qualche pezzo per strada (il chitarrista Johann Snell) e hanno firmato clamorosamente per la Sony- Columbia. Il primo frutto della trasformazione è l'album "Dreamcrash" fresco di stampa. La qualità della musica però è rimasta pressoché intatta con un ottimo sound derivato dal post punk e dal gothic rock, condito da un pizzico di pop, ma irrobustito da tracce rock, metal e punk.
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La Misma - Kanizadi
Con la band tutta al femminile de La Misma arriviamo a New York, anche se la lingua utilizzata per le liriche è il portoghese. In queste nove tracce si trova il più genuino punk, ruvido, grezzo e assolutamente DIY, come si ascoltava negli 80's. Una goduria. Il disco è pubblicato in europa dall'ottima etichetta inglese La Vida Es Un Mus.
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Motorhead - Bad Magic
I vecchi leoni dell'inossidabile Lemmy sono ancora qui e quando ci si mettono davvero non ce n'é per nessuno. Dopo oltre quarant'anni sono ancora in grado di dare lezioni a tutti, perché "Bad Magic" è un signor album, il migliore della band da un bel pezzo. Eppure gli ultimi dischi erano di ottimo livello con punte di assoluta eccellenza ma con questo qui il rock'n'roll al fulmicotone dei Motorhead raggiunge picchi incredibili.
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Red Dons - The Dead Hand of Tradition
I Red Dons giungono a questo nuovo album dopo svariati dischi e una lunga carriera ma con "The Dead Hand of Tradition" riescono a tirare fuori dal cilindro il coniglio più succulento della loro carriera. Il nuovo disco dalle band di Portland è un eccellente concentrato di punk rock, power pop, garage e post punk in grado di dare parecchie soddisfazioni.
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Royal Headache - High
Gli australiani Royal Headache arrivano al traguardo del secondo disco con un vero e proprio gioiello tra le mani. "High" infatti è un ottimo disco davvero, grazie a una lunga serie di grandi canzoni che si muovono tra pulsioni punk d'annata, indie rock, garage, scorie anni 60 e qualche umore soul. Una sorpresa.
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Ruins - Within
Cambiamo ancora genere con i tedeschi Ruins e il loro (ottimo) nuovo disco "Within", contenente un potentissimo concentrato Crust-Metal-Hardcore-Doom-Punk delicato come un bulldozer che ti cammina sui piedi.
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Slayer - Repentless
In questi giorni sono tornati anche i maestri del Thrash e, anche se non c'è più purtroppo il compianto Jeff Hanneman, la macchina da guerra degli Slayer è ancora in grado di mettere al tappeto buona parte delle nuove leve. A me, a dirla tutta, "Repentless" mi è piaciuto molto, anche se pare ci sia del malcontento tra i saggi recensori di spazi web ben più prestigiosi e influenti del mio piccolo blog.
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Tau Cross - Tau Cross
Per concludere queste breve (e incompleta) carrellata tra le nuove uscite di questi giorni non posso fare a meno di proporre il disco omonimo dei Tau Cross. Questa band vede la luce grazie all'incontro di Michel "Away" Langevin dei Voivod con Rob "The Baron" Miller degli Amebix. Per me è stato sufficiente sapere questo per acquistare a scatola chiusa questo vinile, non potevo fare altrimenti dato che si tratta di due tra le mie band preferite di sempre. Invece l'album è meglio di quanto mi potessi aspettare: Crust, Post punk, Metal anni 80, Punk, rock e svariate soluzioni sonore originali e apparentemente azzardate arricchiscono il piatto alla grande.
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Questo è quanto. Forse questi che ho presentato non saranno dischi per tutti ma, probabilmente, non esiste un disco per tutti. Perciò consiglio sempre di ascoltare prima di effettuare un qualsiasi acquisto e Bandcamp, SoundCloud, iTunes o anche YouTube vanno benissimo allo scopo.
In ogni caso, in questo elenco ci sono sicuramente i titolari delle prime posizioni della classifica dei migliori dischi dell'anno, e infatti molti di questi avranno più avanti uno spazio adeguato in solitario. A questi vanno aggiunti però alcuni dischi già recensiti su queste pagine quali Apathetics, Ceremony, Institute, Then Comes Silence, Terrible Feelings, Haust, FFS, Gattopardo e qualcun altro che ora mi sfugge (ma non per molto).
A presto
Stay tuned...
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