I Les Lesbiennes giungono al traguardo del secondo album con il nuovissimo "Giorni Felici." Anche questo, come il primo disco omonimo, è un'autoproduzione, disponibile in versione digitale assolutamente gratuita presso il loro spazio bandcamp (più sotto troverete il link).
La band è composta da MM alla chitarra, programmi e basso e AB ai testi e voce; proviene dalla Sardegna (Marceddì, frazione di Terralba, in provincia di Oristano).
Il genere musicale plasmato dal duo deriva da influenze stoner, noise, indie e alternative rock in salsa italica. Ma in questi "Giorni Felici" le fonti d'ispirazione che comparivano qua e là nel precedente, ottimo, disco omonimo (Kyuss, QOTSA, Jesus Lizard) sono difficili da trovare. I Les Lesbiennes hanno affinato i loro suoni e li hanno resi ancora più personali e avvincenti.
Nel disco si alternano momenti più malinconici e riflessivi, nei quali aleggia un'ombra d'ispirazione post punk, a brani con una decisa impronta rock, potente e rumoroso.
La scelta coraggiosa di utilizzare la lingua italiana è ancora una volta riuscita, grazie alle corde vocali di AB e a testi mai banali.
La partenza è affidata all'ottima "All'occhio Alieno" (agli occhi del quale appariamo come blatte) ed è caratterizzata da ottimi riff di chitarra hard-stoner sopra un ritmo molto interessante.
La successiva "Baal" inizia in modo soffuso, virato post punk. Poi, nel suo incedere, le chitarre s'incattiviscono e l'acido scorre a fiumi.
"Caffè Arabica" possiede un ritmo più sostenuto ed è trascinata da un bel riff hard-stoner-rock.
Con la bellissima "Qualcosa da Fare" la tensione si attenua, grazie a un basso morbido e caldo e un'atmosfera malinconica, fascinosa e sognante, che pervade ogni singola nota. Sono qui presenti tracce di post punk ed eccellenti chitarre.
La seguente "Tempo per Cambiare" è psichedelica, lenta e quasi dolorosa nel suo cammino. Questa canzone satura di elettricità sprigiona un forte aroma anni 60-70, rivisto in chiave moderna e futurista.
In "Carne" il ritmo è lento e i suoni sono leggermente velati di oscurità. È sorretta da un basso fantasioso e, nel finale, offre un'accelerazione entusiasmante.
La grintosa "Cani Grandi" è aperta da schitarrate minacciose e si poggia su una sezione ritmica potente e granitica. Uno dei brani migliori del disco.
L'ottima title track prosegue sull'onda di un rock potente e aggressivo con un bel chitarrone metal e un bel carico di tensione ed elettricità. "Qui le parole non contano più niente."
La successiva "Adesso" si apre all'insegna del miglior post punk, con un'atmosfera oscura e un'intensa linea di basso sopra alle chitarre liquide d'ordinanza, sino all'esplosione di un potente riff hard e una solista acida che l'accompagnano verso il finale.
La chiusura è affidata al "Barelliere Romantico" e alle sue fantasie. Un ottimo brano che conclude degnamente un ottimo disco.
Gran bel lavoro ragazzi.
Tracklist:
01.All'occhio Alieno
02.Baal
03.Caffè Arabica
04.Qualcosa da Fare
05.Tempo per Cambiare
06.Carne
07.Cani Grandi
08.Giorni Felici
09.Adesso
10.Barelliere Romantico.
autoproduzione - 2014
Il primo disco:
Les Lesbiennes - 2013
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