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Bochesmalas

domenica 2 febbraio 2025

Dinamo Sassari, ci siamo sbagliati: la svolta non c'è

 


Pochi minuti fa ero qui a celebrare la "svolta" dell'era Bulleri con le vittorie su Bologna e Le Portel nonché il rientro di Sokolowski e il clamoroso ritorno di Thomas. Invece no. Invece la Dinamo Sassari va a perdere - per la seconda volta in questa stagione - contro una Scafati, ultima in classifica, reduce da 6 sconfitte consecutive, per 98 a 82, e forse perde nuovamente Sokolowski che dopo i suoi primi due punti dopo un'eternità in infermeria esce e non rientra più dopo aver messo male un piede. Si salvano solo Bibbins, Cappelletti e Halilovic e forse, in parte, Gazi per la grinta e Tambone per qualche punto pesante. Per il resto nulla: sempre sotto nel punteggio, sempre a rincorrere più e più volte con il -2 sempre preso e mai risolto; un coito interrotto all'infinito e una Scafati che è parsa una corazzata invincibile, non l'ultima in classifica. Peccato, sarà per un'altra volta o un altro campionato. Spero con tutto il cuore di sbagliarmi, ma sembra che la stagione finisca qui: 14 punti, undicesimo posto, quattro punti dalla zona retrocessione...

Dinamo Sassari e la svolta: Bulleri, Thomas e il rientro di Sokolowski

 


Dopo un lungo periodo di alti e bassi, prestazioni deludenti e PalaSerradimigni con sempre più spazi vuoti, a Sassari si volta pagina. Finalmente.
Via Markovic che non è riuscito a imprimere nella capoccia dei giocatori il suo gioco, se non saltuariamente (vedi la serie di 4 vittorie su 5 di dicembre 2024, iniziata con Trieste e conclusa con la vittoria esterna di Cremona) subentra il vice Massimo Bulleri come head coach. Una volta sfumati definitivamente nell'ordine: la Champions League, la Final Eight e la Fiba Europe Cup, resta solo il campionato e l'obiettivo Playoff.
Con "Bullo" ai comandi sono arrivati gioco e risultati come la clamorosa vittoria contro Bologna e la vittoria - inutile, purtroppo - contro i francesi di Le Portel, nonostante i ranghi ridotti e la panchina talmente corta da sembrare uno sgabello. Forse è un po' presto per parlare di svolta vera e propria, tuttavia l'impressione di queste prime partite a guida Bulleri è che finalmente ci sia un gioco e soprattutto che sia tornata la voglia di lottare e si è anche rivisto il mitico orgoglio Dinamo. Sinora il nuovo head coach non ha potuto contare su tanti giocatori ma pare che ora sia nuovamente disponibile il polacco Sokolowski dopo un secolo di stop e forse anche Renfro, oltre che al pieno recupero del nuovo acquisto Gazi. Però la notizia più clamorosa, il colpo di scena più fragoroso, è il ritorno di Rashawn Thomas grande atleta assoluto protagonista della vittoria in Fiba Europe Cup nel 2019 nonché della serie epica di 22 vittorie di fila con Pozzecco alla guida e della finale scudetto contro Venezia. Non resta che attendere che sia disponibile per rientrare in campo a Sassari.
Tra pochi minuti c'è in programma la terza di ritorno contro Scafati in trasferta (Dazn ore 16.00). Forza Dinamo!

lunedì 27 gennaio 2025

27 Gennaio 2025 Giorno della Memoria

 


Ancora una volta, e più di prima, è assolutamente necessario ricordare quanto è accaduto a milioni di ebrei per mano dei nazi-fascisti con la complicità dei tantissimi collaborazionisti nonché degli innumerevoli indifferenti, gli stessi che, ancora adesso, si voltano dall'altra parte quando vedono atti di violenza o qualche persona esanime sul marciapiede. Non c'era empatia allora come non ce n'è adesso. 
Di questi tempi in Italia, in Europa e in buona parte del mondo, oltre che negli stati islamici, si assiste a un ritorno in grande stile dell'antisemitismo e del razzismo. L'unica differenza è che ora riguarda solo in minima parte la destra (se non tra gli estremisti filo nazisti, che sono comunque in numero esiguo nel mondo). Adesso l'antisemitismo e il vero razzismo albergano tra le pieghe della sinistra più radicale (e non solo) nei centri sociali, nei collettivi studenteschi e in gran parte delle nostre università. Anche le "femministe" non ne sono immuni. In questo momento un ipotetico ritorno delle "leggi razziali" di mussoliniana memoria incontrerebbe il favore di una larghissima fetta di popolo, forse ancora di più che durante il Ventennio. Adesso agli ebrei si vuole impedire di sfilare durante le manifestazioni del 25 aprile, di partecipare a una fiera del libro o anche in qualsiasi altra fiera o mercato. Come allora, secondo i nuovi fascio-comunisti razzisti 2.0, si vuole impedire agli ebrei di partecipare a qualsiasi manifestazione pubblica. Temo che non si tarderà ad assistere nuovamente ad assalti squadristi, perché già adesso dichiararsi ebreo o portare qualche segno riconducibile in qualche modo a quella religione comporta grandi rischi per la propria incolumità. Rispetto al periodo del fascismo cambia solo il colore delle bandiere, l'animo dei nuovi razzisti è lo stesso di prima.
Oltretutto da quel maledetto 7 ottobre 2023 in poi non c'è mai stato nessun segno di solidarietà nei confronti di quei morti o degli ostaggi nelle mani dei nostri amici fondamentalisti di Hamas, tantomeno nei confronti di quanto è avvenuto con la Shoah. Purtroppo il passato non ci ha insegnato niente, si tende sempre a dimenticare, soprattutto quello che non ci piace. Poi, con il tempo, subentrano inevitabilmente le varie modifiche della realtà ad uso e consumo personale e i negazionisti sono particolarmente esperti in questo campo. La storia è terreno di caccia per ogni imbecille armato del proprio vessillo; in un attimo viene trasfigurata e corrotta dai virus che ogni ideologia si porta dietro. E tutti gli ismi da questo punto di vista, come da altri, non aiutano affatto. 
Le giovani generazioni del resto sono molto sensibili agli ismi di ogni tipo, è trendy essere estremista come anche essere razzista verso gli ebrei, anche quelli che si reputano anti-fascisti e anti-razzisti, ma l'anti razzismo riguarda solo i musulmani. Non ci sono grandi speranze che il Giorno della Memoria, e il genocidio che vuole ricordare, facciano breccia tra le anime perdute dei giovani nel 2025.

Fortunatamente qualche povero ostaggio ancora nelle mani delle bestie di Hamas sta iniziando ad essere liberato, con il contagocce, ma almeno qualcuno sta rivedendo la luce. Speriamo che i pochi rimasti ancora in vita vengano liberati al più presto perché tutto questo tempo nelle mani di quegli esseri incappucciati con il corano in una mano e il machete nell'altra deve essere stata un'esperienza non troppo dissimile a quanto avveniva nelle stanze della Gestapo o nei laboratori del dottor Mengele. E lo si è visto nel massacro del 7 ottobre dove i nostri amici hanno squartato donne, bruciato vivi bambini e torturato e ucciso e stuprato tutto quello che trovavano.
C’è anche chi vorrebbe che si ricordino le vittime di Gaza in questa giornata. C’è chi vuole equiparare la Shoah con quanto avvenuto nella striscia, ma nessuno di questi vuole vedere le differenze: il Giorno della Memoria è stato istituito per ricordare oltre 6 milioni di ebrei trucidati in quanto ebrei, persone che non avevano fatto nulla, neanche lanciato una pietra verso i loro persecutori. A Gaza la situazione si è creata da ben altri presupposti: il 7 ottobre sono partiti oltre 5 missili verso Israele po c’è stata la strage di oltre mille persone che se stavano tranquilli a casa propria o nel rave a ballare. Se non ci fosse stato quell’attacco bestiale e gli ostaggi tenuti prigionieri nelle case dei palestinesi non sarebbe successo niente. La differenza è enorme. Quarantamila vittime contro sei milioni, alla fine dei conti.

Un'ultima considerazione: non so se qualcuno lo ha notato (io penso di no) ma il giorno della liberazione delle prime tre ragazze, la settimana scorsa a Gaza, la folla immensa festante e allegra era composta, oltre che dagli incappucciati con i kalasnikov in mano, solo da uomini. Migliaia di uomini festanti e inneggianti ad Allah e alla sua grandezza. Le donne chissà dove erano rinchiuse. Evidentemente le nostre femministe e gli antagonisti questi particolari non li vedono o non li vogliono vedere. Tutto ciò che fanno gli amici Palestinesi è sempre giustificabile, ed è cosa buona e giusta, Allah compreso.



giovedì 16 gennaio 2025

14 anni di antblog

 

L'annus horribilis per questo blog (e non solo) finalmente è finito. Il 2024 è stato l'anno più scarso in assoluto per numeri e interesse dimostrato dal pubblico per quanto riguarda questo dinosauro in vita dal lontanissimo 2011 (praticamente dalla preistoria o giù di lì). Quattordici anni di esistenza di una diario digitale come questo sono decisamente troppi e si vede; antblog è invecchiato molto e male. Il destino che è previsto nel futuro di queste pagine porta inevitabilmente all’estinzione. È solo questione di tempo. Intanto diamo qualche numero ma non troppi questa volta. D’altronde non si possono frantumare le palle del prossimo per quattordici anni consecutivi…






Le visualizzazioni sino ad oggi, 16 gennaio 2025, alle ore 12.00:

2.916.784

Così suddivise nel corso dei 14 anni di vita di questo blog:

2011: 141.175

2012: 411.393

2013: 227.782

2014: 220.348

2015: 207.583

2016: 278.441

2017: 282.256

2018: 241.666

2019: 155.086

2020: 151.176

2021: 163.693

2022: 191.096

2023: 133.730

2024: 107.377


I post più visti tra quelli pubblicati nel corso del 2024:


1) Le migliori fotocamere del 2023 - https://bochesmalas.blogspot.com/2024/01/le-migliori-fotocamere-del-2023.html - 3.373 visite






3) Fujifilm X100VI - https://bochesmalas.blogspot.com/2024/05/fujifilm-x100vi.html - 2.435 visite


4) Lo strano caso della Fuji X100VI - https://bochesmalas.blogspot.com/2024/03/lo-strano-caso-della-fuji-x100vi.html - 2.005 visite



5) Le nuove Fuji in arrivo - https://bochesmalas.blogspot.com/2024/02/in-arrivo-le-nuove-fujifilm-x100vi-e-x.html - 920 visite.

Si cambia. In buona sostanza questo magro 2024 è stato anche l'anno della svolta: dopo la musica alternativa, l'arte e i racconti, ma anche il basket e la "politica" quest'anno la fotografia, intesa più che come arte come tecnica per realizzarla o ancora meglio come mezzi tecnici per ottenerla, ha conquistato le prime 5 posizioni della classifica. Quest'anno l'esiguo pubblico che ha sbirciato su queste pagine ha lasciato da parte chitarre, pennelli e penna per dilettarsi con i diaframmi, i tempi o gli ISO. Clic.

Tuttavia come è accaduto negli ultimi anni di vita (e/o agonia) di questo blog i più visti nel corso dell'anno appena concluso non sono questi 5, eccetto il primo classificato, sono stati tre vecchi post che nel corso del tempo hanno raggiunto numeri importanti e ben diversi da questi pubblicati quest'anno. Siamo abbondantemente oltre la decina di migliaia di visualizzazioni a partire dal momento della pubblicazione. Infatti uno di questi tre (l'ultimo post) è anche il primo in classifica tra gli articoli più visti in assoluto nella storia di questo blog. Nel corso del 2024 il primo dei tre ha superato le 3.000 visite e gli altri due hanno superato quota 2.500 e infatti sono risaliti in classifica generale rispettivamente in ottava e nona posizione. Le "spore" quest'anno hanno scavalcato per la prima volta la "zuppa."







Amen