Dopo un lungo stop di riflessione, con un bel viaggio in mezzo e il Covid che pare incurante del "liberi tutti" di questo governo, ho deciso di riaprire il sipario su questo sgangherato blog. Non so ancora per quanto, ma per ora c'è e ci sarà ancora vita su queste pagine.
Intanto si è chiuso il discusso e discutibile mondiale autunnale in Qatar con una delle finali più belle di sempre che ha visto trionfare meritatamente l'Argentina su una Francia non pervenuta per 80 minuti, ma capace di rimettere in discussione tutto negli ultimi dieci minuti del tempo regolamentare. Per il resto si ricorderà questo mondiale per le migliaia di morti durante i lavori di costruzione di stadi e infrastrutture, per i diritti umani che non pare non interessino a nessuno (Fifa compresa), per i container dove sono stati stipati i tifosi a cifre folli, per lo spreco di energia per refrigerare gli stadi - ovviamente aperti - e per i campionati falsati da questo strano stop autunnale. Per quanto riguarda lo spettacolo quello almeno non è mancato; sono mancate invece alcune grandi squadre a cominciare dalla Germania e dal Belgio ma anche Inghilterra e Spagna che pur avevano mostrato un gran bel gioco nella fase a gironi. Hanno destato ottime impressioni invece il Giappone nella prima fase, la Croazia che comunque è finita terza, dopo il secondo posto del 2018 in Russia, e soprattutto il Marocco, la vera grande sorpresa di questo mondiale. Alla fine però ha vinto la squadra migliore, quella che ha giocato meglio, guidata da un immenso Leo Messi.
Mentre guardavamo questo stranissimo mondiale con le stufe accese, mr. Putin non ha smesso di spargere morte e distruzione in terra ucraina, accanendosi soprattutto sulle centrali elettriche, le reti idriche e le infrastrutture civili, con l'idea di uccidere di freddo, fame e sete il numero più alto possibile di civili inermi. In Iran invece (non a caso una delle nazioni più amiche del regime fascista russo) si continua a morire per strada e nelle prigioni solo perché si manifesta pacificamente.
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