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lunedì 17 febbraio 2020

Venezia conquista la Coppa Italia, la Dinamo fuori ai quarti...ma va bene lo stesso


Si chiude la Zurich Connect LBA Final Eight 2020 con la vittoria della Reyer Venezia, la squadra forse meno simpatica, sicuramente meno spettacolare del campionato italiano di Serie A, ma sempre (o quasi) vincente negli ultimi anni; una macchina da guerra.
Quest'anno sembrava la volta buona per Brindisi, sicuramente la formazione più in forma, più spettacolare e divertente del momento, invece i vecchi marpioni veneti, zitti zitti, senza farsi notare troppo, le hanno portate a casa tutte e tre (nell'ordine Virtus Bologna ai quarti, Milano in Semifinale e l'ottima Brindisi nel capitolo conclusivo). C'è da dire che la finale è stata brutta da vedere se non per il carico di tensione ed emozioni, ma Venezia ci ha abituato a tutto questo da un bel pezzo; è una squadra che quando è al 100% non fa giocare gli avversari. In molti (io compreso) hanno tifato per Brindisi - anche se ci ha sbattuto fuori ai quarti - un po' perché è geneticamente più simpatica e poi perché gioca veramente bene. Ma anche in questo caso è andata male, dispiace per gli amici pugliesi, avrebbero meritato ben altra sorte.
Per quanto riguarda la Dinamo Sassari devo dire che è uscita assolutamente a testa alta dalla bellissima sfida dei quarti, nonostante un paio di elementi non pervenuti o quasi (Vitali, Coleby, ma anche in parte gli stessi Evans e Bilan, leggermente sottotono). L'orgoglio di Spissu (15 punti), Pierre (21), Gentile e un grande Jerrels (20 punti) ci hanno tenuto in partita sino alla tripla fortunosa di Martin a 20" dalla fine, dopodiché non c'è stato più nulla da fare. Ma alla squadra non si può dire nulla, ha corso e rincorso per 40 minuti, rosicchiando punti e prendendosi il pareggio in tante circostanze, finanche mettendo la freccia per il sorpasso in qualche occasione. Tuttavia con un Adrian Banks a questi livelli (37 punti) non è che ci fosse molto da fare - ne sa qualcosa anche la Fortitudo Bologna della Semifinale - poi, la giornata storta di qualche campione (vedi il bravissimo Vitali) ci può stare, fa parte del gioco. Bisogna dire che il destino è stato identico per le prime della classe, dopo i Quarti le prime 3 in classifica (Virtus, Dinamo e Brescia) sono andate subito fuori e Milano ha impiegato solo una partita in più.

Ora non resta che approfittare della pausa per la Nazionale (con Spissu e Vitali convocati) in modo che tutte le squadre ripartano dalla stessa situazione. Del resto la Dinamo a causa del riposo forzato di questo assurdo campionato a 17 squadre non vede il campo da un secolo, ma ora anche gli altri saranno costretti a raffreddare le polveri per un po'. Di certo dopo questa appassionante Final Eight la Reyer (attualmente al nono posto) ne trarrà indubbiamente nuovo entusiasmo; la Virtus forse perderà qualche certezza e magari Brindisi ci metterà un po' a ricaricare le batterie. Per l'Olimpia Milano invece non penso ci siano grossi problemi, perché è dall'inizio della stagione che fa un passo avanti e uno indietro. la Dinamo-Banco di Sardegna deve solo smaltire il riposo forzato e forse anche le scorie delle due sconfitte consecutive in campionato all'ultimo secondo (con Trento in casa e a Trieste) e sicuramente deve inserire in qualche modo "l'oggetto non identificato" Coleby, finora inconcludente.
Il campionato della Dinamo riparte sabato 29 febbraio alle 20.30 in casa contro Cantù. Mentre domani, 18 febbraio, ci sarà il sorteggio del Round of 16 di Basketball Champions League: alla Dinamo toccherà una tra San Pablo Burgos, Telekom Baskets Bonn e Nizhny Novgorod. Ci sarà tempo e occasioni per rimediare e riprendere la corsa.
Grazie lo stesso ragazzi. Forza Dinamo!






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