Risultato finale degli ultimi 40 minuti dell'ottava di campionato LBA: venti sigarette andate in fumo, dieci birre, tre pugni sul tavolo e due sul muro con conseguente perdita di sostanza dermica, una cena andata a male e il fegato pure. Per non parlare dell'auto ingestione della borsa scrotale e tutta una serie di bestemmie degne di una scomunica a vita.
Si chiude in questo modo a Trento, Dolomiti Energia Trentino-Dinamo Banco di Sardegna, finita 71 a 62 in favore dei padroni di casa. Quarta sconfitta consecutiva in campionato. La prima era stata a Cremona e ci poteva anche stare, la seconda pure (Venezia è lassù in vetta mica per niente, e poi si era perso per un solo possesso, lottando sino alla fine). Le ultime due invece, contro due squadre che, al momento dell'incontro con la Dinamo in versione "associazione di beneficenza," si trovavano, prima l'una e poi l'altra, all'ultimo posto in classifica con una (UNA) sola vittoria, non vanno bene per niente.
A questo punto una domanda nasce spontanea: ma non era meglio la tanto disprezzata gestione Pasquini nella duplice veste di GM e Coach?
Boh, scusate ma qualche dubbio mi tormenta. La Dinamo Sassari versione Esposito partiva con ben altri presupposti, ha iniziato con un ottimo ruolino di marcia in Coppa e ancora adesso da quelle parti non va affatto male. Ma non sarà perché il livello delle squadre in Fiba Europe Cup è abbastanza basso? Infatti con l'unica formazione di buon livello incontrata finora (lo Szolnoki) la Dinamo ha faticato in modo bestiale in casa e le ha prese di brutto in Ungheria. Ora che anche lì il livello sale - e non di poco - non so come si riuscirà a proseguire.
Purtroppo, mi dispiace dirlo, ma su questa Dinamo ci avrei scommesso un rene. Mi apprestavo a chiedere ferie e a prenotare in largo anticipo la Final Eight a Firenze, come pure avevo programmato le ferie in vista dei playoff. Fortunatamente mi sono fermato in tempo, dato che io come tanti altri - evidentemente - ci siamo sbagliati; abbiamo preso un abbaglio mica da niente.
La Dinamo, dopo otto giornate di campionato, è decima, con scarse prospettive di risalire la china, in quanto le formazioni che stanno sotto paiono ben più in forma dei nostri giganti. Pistoia, Trento e Brescia mi sembra siano munite di ben altri attributi. Forse solo Reggio Emilia pare nella stessa nostra barca, eppure anche loro ci hanno battuti - come quasi tutti, del resto - anche se in questo momento sono ultimi. Non oso pensare cosa possa accadere contro Milano in casa o anche a Bologna, prossimo incontro in programma per la nona giornata.
Eppure, se lasciamo perdere il fegato bruciato, i polmoni asfaltati, il pasto a base di unghie e pelle e l'orchite di fine match, stasera contro Trento si è vista anche una buona difesa, un rabbioso tentativo di rimonta nel finale e un grande Jack Cooley, l'unico a guadagnarsi la pagnotta. Sicuramente una prestazione meno disastrosa rispetto alla gara contro Pistoia o anche in coppa in casa dello Szolnoki. Tuttavia non è bastato, non è servito a niente, se non a mettere in chiaro che la Dinamo 2018-2019 non è come pensavamo più forte di quelle così così delle ultime due stagioni: è sicuramente allo stesso livello se non peggio, probabilmente anche molto peggio.
Mi cospargo il capo di cenere, mi lacero le carni col cilicio e cammino per due giorni sui ceci, ma ho sbagliato tutto, completamente. Senza attenuanti né scuse. Previsioni toppate grossolanamente, speranze stuprate, ferie fottute.
Comunque, disgrazie personali a parte, ora l'impresa da fare è dura, durissima, se non impossibile. L'ottava posizione è lontana, lontanissima, quasi irraggiungibile, e il bello anzi il brutto è che tutto ciò è obiettivamente abbastanza meritato. Nessuno ha rubato niente in queste cinque sconfitte, forse per assurdo fa eccezione la sola Venezia alla fine. Pazienza, sarà per l'anno prossimo.
L'unica speranza è che con la pausa per le nazionali si riesca finalmente a raccogliere le idee e a giocare come si è fatto in precampionato, in buona parte della coppa e in qualche rara occasione anche in campionato. Ora che si è toccato il fondo, penso, spero e prego che la Dinamo risorga in qualche modo. Se poi magari si intervenisse sul mercato e si lanciassero dal treno in corsa due o tre elementi (non faccio nomi) non sarebbe affatto male.
Per ora non resta che lottare per la salvezza contro Torino (forse), Reggio Emilia e forse Cantù (che si trova lì solo per i noti problemi societari), altro che Final Eight o playoff.
Comunque ne approfitto per ringraziare pubblicamente Jack Cooley, come dicevo l'unico degno dello stipendio questa sera, perché è solo per merito suo che non ho lanciato il computer dalla finestra.
Scusate lo sfogo, scusate la Dinamite. Ora continuo a rosicchiarmi i testicoli, poi vado in Tibet a meditare.
In ogni caso, vada come vada, Forza Dinamo! Sempre e comunque.
P.S.: sono pronto a rimangiarmi tutto in qualsiasi occasione, ovviamente...
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