Cento franchi tiratori...
Da queste parti, di solito, la politica non è di casa, nonostante riguardi da vicino (molto da vicino, pure troppo) tutti noi e la nostra vita. Ho sempre evitato di lasciarla entrare in questo posto sia perché ritengo di non avere la competenza per affrontare l’argomento, sia perché non volevo inquinare le altre cose che qui sono presenti e sia perché non la reputo così interessante. Ci sono state alcune eccezioni nel corso della vita di questo blog, oltre a qualche inevitabile riferimento sparso qua e la tra le pagine, tra un album indie rock e le immagini di un pittore surrealista. Ma in quest’ultimo periodo non si può fare a meno di affrontare l’argomento e, infatti, è la seconda volta nel giro di un mese che sento la necessità irrefrenabile di scrivere qualcosa su questo delicato tema. Non tanto perché io abbia in testa chissà quali idee e frasi illuminanti, fondamentali per la salute dello stivale o del nostro pianeta. Più che altro questo è solo uno sfogo di un cittadino frustrato che non ne può più di vedere serrande abbassate e persone appese a un cappio. Non è più possibile tacere.
L’Europa sta collassando; il capitalismo sfrenato e dopato che l’ha nutrita per decenni se la sta fagocitando, e gli stati si stanno trasformando in terribili mostri cannibali che si nutrono dei propri figli.
Qui la gente si uccide per la disperazione (la Boldrini se n’è accorta solo adesso, prima pensava che solo gli immigrati avessero dei problemi) e la disperazione uccide la gente. Non c’è lavoro ma, soprattutto, non c’è speranza. Il futuro non promette nulla di buono.
Questa sera il tragico balletto sulle punte di Bersani è finito. Lui si è dimesso, la Bindy si è dimessa. Il Pd è morto. Ci hanno proposto Prodi come il nome nuovo in grado di risollevare le sorti della patria e di mettere d’accordo tutte le nostre etnie, specie e sotto specie. Prima ancora ci avevano offerto un bell’accordo notturno sotto banco (o sotto lenzuola?) con il solito compagnetto di merende di Arcore e ci volevano propinare Marini come il toccasana per tutti i mali.
Da quando esiste la repubblica italiana non si è mai vista una sequenza di errori incredibili, fantasiosi e grotteschi come quelli messi in atto dal buon Bersani e dalla sua banda:
1.Primarie: regolamento degno dei migliori burocrati bolscevichi del secolo scorso, creato ad arte per impedire a Renzi (e al PD) di vincere; non sia mai che il partito conquisti più consensi del dovuto.
2.Campagna elettorale: sono partiti con quasi il 40% dei consensi nei sondaggi e il governo già bello è fatto, e invece grazie alla grinta e alle entusiasmanti proposte date in pasto alle poche centinaia di ascoltatori dei teatri (non delle piazze, ovviamente) il risultato è stato quello che è stato.
3.Incarico a Bersani per un governo di minoranza: cosa mai vista e impossibile da attuare; un mese di vita rubato all’Italia. Il Bersy pretendeva il voto e la fiducia del Movimento Cinque Stelle senza coinvolgerli nel governo né accogliere le loro richieste. Come se avesse vinto. E dietro le quinte continuava a corteggiare l’amico-nemico (è più vero il primo aggettivo che il secondo a dirla tutta) Berloni, con Brunetta, Alfano e Romina al seguito.
4.Proposta Finocchiaro: meglio stendere un velo pietoso.
5.Scelta di Marini: forse sarebbe stato meglio l’incarico alla Valeria anziché al Franco. Praticamente una martellata sui coglioni degli elettori e su quelli del segretario. Masochismo allo stato puro.
6.Scelta di Prodi: non essendoci più i testicoli a portata di martello, hanno deciso di calarsi le braghe e attendere con le chiappe ai quattro venti l’arrivo della nuova supposta formato Shuttle. Anzi, 100 supposte.
Ma non dovevano essere loro i politici esperti e competenti che ci avrebbero dovuto salvare da questo caos? E i “grillini” quelli incapaci e inesperti?
Ma loro, i componenti del Gran Consiglio del Partito Democratico, non ci potevano pensare a Rogotà? Non dico Gino Strada o la mitica Gabanelli, ma Rodotà non era così difficile.
Ora la base lo reclama a gran voce, ma loro continuano a non sentire, o forse, non l’hanno mai voluta sentire la base, la gente, il popolo.
Chissà chi cazzo proporranno adesso, prima che il Bersy faccia le valigie. Forse Andreotti? O davvero il conte Mascetti?
Domani (anzi oggi, dato che questo post, a dir poco atipico, verrà pubblicato sabato 20 aprile) lo sapremo.
La notte porta consiglio...
Viva l’Italia.
Infine una buona notizia: hanno catturato anche la seconda bestia responsabile dell'infame attentato alla maratona di Boston; Dzhokar Tsarnaev è stato preso, in questo caso vivo (uno stronzo in meno a piede libero in questo pianeta colmo di merda). Suo fratello Tamerian era stato ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia, mancava solo lui per completare l'allegro quadretto della famigliola cecena illuminata da Allah. Speriamo che si ricongiungano presto…
Per concludere con qualcos’altro, anche se non c’azzecca (avrebbe detto il Tonino nazionale prima dell’estinzione) questi sono i dischetti, nuovi e vecchi, che ruotano nell’apposita scatola di metallo denominata lettore cd, da queste parti, in questi giorni bui (lo so che non ve ne frega niente ma, se è per questo, presumo non v’interessino più di tanto neanche tutte le cazzate che ci sono scritte in questo post):
Crass - Stations of the Crass
Crass - Yes Sir, I Will
Bad Religion - True North
Terra Tenebrosa - The Purging
Asaf Avidan & The Mojos - The Reckoning
Metal Church - The Dark
Metal Church - Metal Church
Gallows - Gallows
Cross Stitched Eyes - Decomposition
Nick Cave and the Bad Seeds - Push the Sky Away
Antimatter - Fear of a Unique Identity
Murder By Death - In Bocca al Lupo
Murder By Death - Bitter Drink Bitter Moon
Jack White - Blunderbuss
Bella Morte - Bleed the Grey Sky Black
Los Carniceros del Norte - Santa Sangre
Boohoos - Here Comes the Hoo
Ultrasound - Play for Today
Blasé Debris - La Morte mi Troverà Vivo
Bain Wolfkind - Music for Lovers & Gangsters
Stolen Babies - There Be Squabbles Ahead
Rudimetary Peni - No More Pain
Iceage - Your’re Nothing
The Jon Spencer Blues Explosion - Meat and Bone
Darkthrone - The Underground Resistance
In Strict Confidence - Utopia
Wipers - Box Set (Is This Real? - Youth of America - Over the Edge)
Jennifer Rostock - Der Film
Jennifer Rostock - Ins Offene Messer
Iron Maiden - Somewhere in Time
D8 Dimension - Octocrura
Vanity - Occult You
Balzac - Balckout
Volbeat - Outlaw Gentlemen & shady Ladies
Australasia - Sin4tr4
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