antblog: Bloc Party

lunedì 10 settembre 2012

Bloc Party - Four

Il quarto disco dei Bloc Party fa qualche passo avanti rispetto alle ultime prove, abbandonando quasi completamente l'elettronica e la voglia di sperimentazioni ardite, e ne fa qualcuno indietro per tornare in qualche modo alle atmosfere del primo, bellissimo e irraggiungibile, Silent Alarm. In questo Four, pubblicato dalla French Kiss, i suoni sono secchi e decisi, molto rock con le chitarre in bella evidenza e la voce di Kele in grande spolvero. Da l'impressione di un disco scritto e suonato di getto, senza troppi aggiustamenti e imbelletti in fase di post produzione. Pare composto e confezionato per essere proposto da vivo; l'energia e il ritmo non mancano. Quelle che probabilmente latitano sono le grandi canzoni, quelle che fanno la differenza. Non che il disco sia brutto, anzi per quanto mi riguarda è sicuramente preferibile alle ultime due prove a lunga distanza e ai lavori solisti di Okereke e Lissack. Four si fa ascoltare volentieri e regala anche qualche piacevole momento come con la divertente e bizzarra "Octopus," il revival post-punk di "3x3," l'iniziale "So He Begins To Lie" o in "Real Talk." Non mancano le cagate immonde come "V.A.L.I.S." e riferimenti ad altre band come Muse, Blur e anche Beck. C'è anche qualche brano sorprendentemente non molto distante dall'hard rock come "Kettling" o "Coliseum." Altre tracce interessanti sono "The Healing," notturna e tranquilla, e la potente ed esplosiva "We Are Not Good People" poste in chiusura del disco. Esiste anche una versione deluxe con altri due brani in aggiunta alla scaletta: "Mean" e "Leaf Skeleton," non eccezionali ma abbastanza interessanti e forse anche preferibili a qualcuno dei dodici titolari.

In conclusione si tratta un buon disco che a un primo ascolto è capace anche di entusiasmare, ma ai successivi passaggi dentro lo stereo qualcosa la perde...