Satana, il neopaganesimo e il black metal
Siccome è opportuno rispettare la “Par condicio” dopo il post sul hardcore cristiano ora si fa un salto da quelli dell’opposizione: i signori del metallo nero, tra i fiordi norvegesi, le tentazioni del Maligno e qualche antica chiesa data alle fiamme.
Il black metal ha avuto origine da un disco dei Venom “Black Metal”, appunto, del 1982, ma quello che si è sviluppato successivamente, in Scandinavia e in Norvegia soprattutto, è un’altra cosa; una creatura oscura e feroce che poco ha a che spartire con la goliardia e il satanismo da discount del combo britannico e di quell’eccellente disco di metal-punk-thrash, innovativo e disturbante se rapportato al periodo storico in cui ha visto la luce, ma molto meno “pericoloso” del black circle norvegese.
Il metallo nero che cresce e si sviluppa nelle foreste gelide e minacciose della Norvegia, a Oslo, Bergen e in altri borghi della ricca nazione nordica, è il figlio bastardo dell’heavy metal, mai riconosciuto dal genitore.
Il suono e l’immagine erano un tutt’uno: corpse paint, metal privo di tutti gli orpelli e di ogni appeal commerciale, violento, volutamente lo-fi al limite della cacofonia, nero come la pece e ispirato alle leggende e alla mitologia del “profondo Nord”.
Satana era dietro l’angolo, ma il satanismo militante delle bande black metal è ben diverso rispetto all’elegante e "innocua" versione proposta da Anton LaVey della Chiesa di Satana, o dall’occultista inglese Aleister Crowley che ispirò numerosi gruppi musicali negli anni ’60 e ’70 (Stones, Led Zeppelin, Black Sabbath). Qui invece si fa sul serio la breve e intensa storia del black metal è scritta con il sangue di svariati omicidi e suicidi, e con il fuoco che ha distrutto un centinaio di chiese in tutta Europa.
Le frange più radicali del black circle sono ispirate da un profondo sentimento anti cristiano, da una forte componente nazionalista, e in alcuni casi, razzista (le simpatie verso movimenti di estrema destra hanno portato anche a qualche improbabile tentativo di unione tra i due mondi: quello estremamente politicizzato dei militanti nazionalsocialisti con i satanisti del black metal).
In ogni caso non tutti i gruppi che vengono etichettati come black metal sono di destra, anzi vi sono anche band che abitano sull’altra sponda politica (vedi Euronymous musicista e proprietario di Helvete, negozio di dischi di Oslo intorno al quale gravitava tutta la scena), altri a cui non interessa minimamente lo schieramento di colore (nero a parte, ovviamente) e non tutti sono ispirati da Satana; spesso infatti sono il paganesimo e la mitologia nordica ad avere maggiore rilevanza.
I gruppi e i gli album fondamentali sono qua sotto, sicuramente ne mancano tanti, ma questi sono sufficienti per un primo assaggio. Si passa dagli inizi grezzi e devastanti all'evoluzione sinfonica e raffinata o comunque più ricca:
Black Metal dei Venom
I Bathory di Quorthon:
Bathory - Blood fire death
Bathory - Under the sign of the black mark:
Belphegor - Walpurgis rites hexenwahn
Belphegor - Pestapokalypse VI
Borknagar
I Burzum di Varg Vikernes:
Burzum - Burzum/Aske
Burzum - Filosofem
Burzum - Hvis lyset tar oss
Dark Funeral - Diabolis interium
I seminali Darkthrone di Fenriz e Nocturno Culto
Darkthrone - Under a funeral moon
Darkthrone - A blaze in the northern sky
Darkthrone - Transilvanian hunger
Dissection - Strom of the light's bane
Emperor - In the nightshade eclipse
Emperor - Anthems to the welkin at dusk
Enslaved - Eld
Enslaved - Frost
Gehenna - Seen through the veil of darkness
Gorgoroth - Pentagram
Gorgoroth - Ad majorem Sathanas gloriam
Gorgoroth- Under the sign of hell
Immortal - Pure holocaust
Immortal - At the heart of winter
Immortal - Battles in the north
Limbonic Art - In abhorrence dementia
Limbonic Art - Moon in the scorpio
Marduk - Heaven shall burn
Mayhem - De mysteriis dom Sathanas
Old Man's Child - Born of the flickering
Old Man's Child - The pagan prosperity
Ragnarok - Arising realm
Satyricon - The shadowthrone
Satyricon - Dark medieval times
Satyricon - Nemesis divina
Taake - Nattestid
Ulver - Bergtatt
Ulver - Nattens madrigal
Waitan - Lawless darkness
Dalla Norvegia il virus del metallo nero si è poi diffuso in tutto il mondo (tutta la Scandinavia, ma anche Germania, Francia, Italia, USA, Inghilterra...)
C'è da dire che a discapito degli argomenti, e del genere in sé, in molti casi non è mancato il successo commerciale di discreta portata (Burzum, Satyricon, Immortal); in qualche occasione anche di grossa portata mondiale:
Cradle of Filth - Dusk and her embrace, l'album scelto...
Dimmu Borgir - Enthrone darkness triumphant
Il libro per addentrarsi nei misteri del Black:
Lords of Chaos - La storia insanguinata del metal satanico - Tsunami edizioni
Satyricon - King
Per approfondire:
Ottimo post, complimenti
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