Cala il sipario sulla terribile stagione 2023-2024 della Dinamo-Banco di Sardegna, probabilmente la più brutta e deludente in 14 anni di Serie A. Per la seconda volta sfuma l'obiettivo minimo della stagione, ovvero il raggiungimento dei Playoff scudetto. Oltre a questo in precedenza erano sfumati la Final Eight di Coppa Italia e la Basketball Champions League nel momento cruciale dei Play-in. C'è da dire che l'inizio di stagione e ancora prima il pre-campionato sono stati costellati da una serie infinita di infortuni e acciacchi di ogni genere con 4/5 del quintetto perennemente in infermeria, oltre a qualche acquisto sbagliato. Il risultato è stato un inizio terrificante con una vittoria e otto sconfitte tra LBA e BCL, una roba mai vista da queste parti. Poi qualcosa si è aggiustato cammin facendo con il doloroso addio a Piero Bucchi (artefice di 2 quarti posti consecutivi ai Playoff) il siluramento di Whittaker e l'arrivo del play Jefferson al suo posto. Con coach Markovic e il nuovo play ci si è dimenticati presto del terribile girone di andata e della mancata qualificazione alla Coppa Italia (un altro appuntamento classico in casa Dinamo, con due di questi trofei in bacheca) e c'è stato il clamoroso exploit del mese di marzo con il trittico di vittorie contro le prime della classe, Bologna, Brescia e Venezia, che ci aveva illuso per un possibile quinto o sesto posto. E invece no, tre orribili sconfitte consecutive contro Pesaro, Napoli e Varese dove si è visto il peggio di 14 anni di Serie A concentrato in 120 minuti. Soprattutto le due gare casalinghe con Pesaro e Varese resteranno negli annali alla voce "momenti più brutti della storia della Dinamo." Dopo queste batoste subite da una squadra già salva e già in vacanza sono dovuti intervenire il presidente Sardara e coach Markovic a strigliare i ragazzi e a chiedere scusa a tifosi, sponsor e tutto il mondo Dinamo, quindi sono arrivate due vittorie finali con Scafati e Reggio Emilia che hanno chiuso la stagione. La Dinamo finisce al 10° posto con 28 punti (14 vittorie e 16 sconfitte) gli stessi punti dell'ottava (Tortona) contro la quale però abbiamo perso due volte, all'andata e al ritorno. Comunque i 32 punti di scarto rifilati alla quinta in classifica (Reggio Emilia) hanno reso meno amaro il boccone, tanto che i tifosi che hanno giustamente accolto la squadra con un striscione non troppo benevolo alla fine hanno applaudito tutti, e sopratutto il giovane Alessandro Dore entrato per la prima volta in campo in Serie A e uscito con due triple consecutive. Adesso è il momento di dimenticare quello che è successo in questo annus horribilis e pensare alla ricostruzione. Coach Markovic dovrà partire dalle fondamenta e fare tutto daccapo, pare che restino a Sassari solo Cappelletti e Bendzius. Dispiace che vadano via soprattutto i due centri Diop e Gombauld, autori nonostante tutto di una buona annata. Il primo è richiestissimo da tempo da club importanti e sicuramente merita una piazza importante, ma il francese è stato uno dei più continui in questa stagione e in molte occasioni, come contro Varese, l'unico a non mollare. Per il resto Gandini e Kruslin sono a fine carriera, Stefano Gentile aveva già abbandonato la baracca nel momento più delicato della stagione, McKinnie si era messo a giocare solo nelle ultime partite, Charalampopoluos è andato a corrente alternata e Treier non si è visto quasi mai, come del resto Raspino. Per quanto riguarda Tyree e Jefferson, niente da dire, sì hanno avuto anche loro qualche momento buio, ma la qualità non si discute. Se fossero rimasti non sarebbe dispiaciuto a nessuno. Ciao ragazzi. Si riparte da Bendzius e Cappelletti...
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