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Bochesmalas

martedì 17 dicembre 2013

Deicide - In the Minds of Evil



I Deicide degli ultimi anni non avevano impressionato più di tanto, nonostante  il cambio delle due asce e qualche buono spunto come in The Stench of Redemption con Santolla alla chitarra. Ma i fasti del magnifico trittico “Deicide” “Legion” e “Once Upon the Cross” con le chitarre dei fratelli Hoffman, sembravano sino a qualche tempo fa assolutamente irraggiungibili e quasi solo un ricordo vago e offuscato.  Invece adesso, dopo i timidi segni di ripresa con l’album precedente, si sono ripresentati nuovamente nel campo di battaglia con la macchina da guerra di Glen Benton che ha ripreso a fare male come ai tempi di Once Upon the Cross, ed è proprio quel disco (il capolavoro assoluto dei Deicide e uno dei 5-6 album di metal estremo più belli di sempre, per chi scrive) il punto di riferimento di questo nuovo lavoro. Il fido Steve Asheim, a fianco di Benton da sempre, svolge un lavoro mostruoso dietro le pelli e le chitarre dell’ex Cannibal Corpse Jack Owen e di Kevin Quirion ruggiscono e aggrediscono come la materia richiede ma, soprattutto, In the Minds of Evil è un gran bel disco Death Metal. Probabilmente avrebbe meritato di essere racchiuso in un involucro meno brutto; una copertina sullo stile di quella di “Til Death Do Us Apart” con il dipinto di Hans Baldung Grien, per esempio, avrebbe dato qualche soddisfazione in più alle pupille, ma questi sono particolari (quasi) di secondaria importanza e bisogna accontentarsi di quello che c’è.
In 36 minuti i quattro di Tampa infilano 11 tracce brevi e coincise che vanno dritto al sodo senza cali di tensione, se non, forse, verso la conclusione del viaggio, nelle ultime due fermate.
La partenza è affidata alla terremotante titletrack che per qualche istante, prima di pigiare il piede sull’acceleratore, da l’impressione di provenire da un disco dei White Zombie; Segue la cavalcata death della rocciosa e potente Thou Begone e il riff assassino di Godkill, aggressiva e virulenta, in grado di far destare anche i morti.
La sequenza dei brani lascia senza fiato come con il riff thrash e le accelerazioni brusche di Beyond Salvation, la bomba rinchiusa in Between the Flesh and the Void o l’entusiasmante Even the Gods Can Bleed.
È tutto un susseguirsi di feroci accelerazioni, malefici rallentamenti e la voce brutale di Benton a ribadire il suo amore per la chiesa e le religioni.


Un gradito ritorno.


Tracklist:

01.In the Minds of Evil
02.Thou Begone
03.Godkill
04.Beyond Salvation
05.Misery of One
06.Between the Flesh and the Void
07.Even the Gods Can Bleed
08.Trample the Cross
09.Banished by Evil
10.Kill the Light of Christ
11.End the Wrath of God

2013 - Century Media







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