Per concludere il nostro ennesimo giro nel sud-est asiatico abbiamo scelto, dopo il Borneo malese, la città stato di Singapore. La differenza rispetto alla Malesia è evidente, balza subito all'occhio che qui il tenore di vita è ben diverso, ma non solo: la città è modernissima e futurista e al contempo è ricca di verde rigoglioso e curatissimo e poi qui non ci sono i limiti della religione islamica a tarpare un pò le ali. La città è libera. Certo i divieti non mancano: si può fumare solo nelle aree designate (che a differenza di quello che si dice e si legge in giro, sono molto numerose) non si può portare con sé la sigaretta elettronica e neanche i chewing-gum. La città è pulitissima e sicura come poche altre, sia di giorno sia di notte, in giro si trovano cartelli con il numero di ladri beccati in azione, cartelli che minacciano multe in caso di comportamenti violenti o di vomito post-sbornia. Non si vede un poliziotto in giro ma le telecamere abbondano e tutti rispettano la legge.
A Singapore la scelta in ambito culinario è decisamente più ricca e variegata, poi non mancano i centri commerciali che si trovano in ogni angolo e per chi vuole fare shopping c'è di che sbizzarrirsi. L'utilizzo dei mezzi pubblici è semplicissimo e di certo qui non ci si può perdere. La città è facile, bella e impossibile, e ricca di attrazioni uniche come i Gardens By The Bay o i giardini botanici, patrimonio dell'UNESCO. Da non perdere poi gli spumeggianti quartieri di China Town e Little India o l'isola di Sentosa se si preferisce un po' di relax al mare. Per dare un'idea Singapore è una via di mezzo tra Tokyo e Shangai ma ha una sua fortissima personalità...
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